VJO/Pino Jodice/Emanuele Cisi – Flying over the clouds (Abeat Records)

Pirotecniche visioni incentrano un’idea di musica all’interno di scatole mai chiuse, ma piuttosto coibentate nell’interiorità di una propulsione in grado di attraversare i cieli del nostro esistere con un’eleganza e una capacità uniche nel tentativo di seminare il passato per comprendere in modo più approfondito la contemporaneità in cui viviamo. Questo lavoro d’insieme nasce attingendo, dalle capacità dei singoli, la forza per ottenere risultati egregi da diversi punti di vista. E’ uno scardinamento dell’usuale per condurre l’ascoltatore in ambienti privi di ossigeno, oltre le nuvole, dove lo spazio acquisisce il valore della famigliarità. Flying over the clouds è un viaggio con i piedi mai ancorati a terra. Un lavoro d’insieme capitanato da Pino Jodice con la Verdi Jazz Orchestra e la presenza del grande Emanuele Cisi per un compendio analogico di stupore che conduce anche i meno esperti in territori alquanto stimolanti.


Aldo di Caterino ensemble & Enrico Pieranunzi – Heroes (Abeat Records)

ALDO DI CATERINO ENSEMBLE & ENRICO PIERANUNZI - HeroesUn nome importante e unico del panorama jazz contemporaneo assieme a tre giovani e affermati musicisti a comporre una simultanea in divenire di un costrutto elegante e sospeso dove meraviglia armoniosa si fonde a scomporre e ricomporre un bagliore di veridicità nella costruzione di un amore che diventa architettura suadente da ammirare. Enrico Pieranunzi, Aldo di Caterino, Carlo Bavetta, Cesare Mangiocavallo, costruiscono una sorta di impalcatura impressionante dove tutti gli elementi in campo sono parte integrante di un qualcosa di misterioso capace di restituire all’ascoltatore una qualità altamente superiore. Sono otto i movimenti proposti. Otto tracce che giocano sul filo di un equilibrista sospeso e in bilico perenne tra realtà e immaginazione per un album mutevole e cangiante, un sospiro oltre il buio, un flusso costante di luce a ricoprire di energia colorata un’improvvisazione di bellezza e sostanza.


Mario Mariotti – La persistance du rêve (Abeat Records)

Musica fluida, contaminata che ti viene a cercare inglobando sensazioni da viaggio autunnale in grado di portarti lontano scavando nelle profondità di un interno che si nutre di luce e buio, di oscurità e brillantezza da ricercare nelle spasmodiche visioni di un domani migliore. Un centrare bersagli nella suadente e mistica atmosfera ricreata fatta di oniriche visioni e abbandoni, di caratterizzazioni che si sposano con la ricerca, con il gusto per un’eccentricità mai ingombrante, ma sicuramente degna di nota. Mario Mariotti sperimenta una colonna sonora da noir contemporaneo pur apprezzando un passato che sa consegnare basi e radici necessarie per le composizioni future. Una musica quindi che si fa emblema e diventa dialogo di strumenti, di note, di trovate musicali a riempire i vuoti del nostro continuo isolamento con un suono che fa parte di un sogno costante, una sorta di film lynchiano da cui non vorremmo mai uscire.


Giovanni Scasciamacchia Feat. Perico Sambeat, Dado Moroni, Tommaso Scannapieco – Patto armonico (Abeat Records)

Patto Armonico - CD Audio di Giovanni Scasciamacchia

Swing contemporaneo sporcato da tavolozze di colori imbrigliate all’interno di movenze jazz che stupiscono per assemblaggi e architetture vive, fatte di sostanza, di momenti ed esigenze artistiche intrise di veridicità e voglia di comunicare un progetto, di ricreare una sorta di ambiente visivo e sonoro da cui perpetuare nuovi e profondi significati. L’idea di Giovanni Scasciamacchia di dar vita ad una commistione tra musica e design è preponderante nella raccolta di intenzioni offerta e in quel bisogno artistico ricco di sogni e sfumature, di oscillazioni atemporali e di salti cosmici a riscoprire un perduto mai del tutto abbandonato. Sono dieci movimenti creativi che iniziano con Brainstorming e finiscono con Déco passando per Palette, Schizzo, Scambio creativo, Empatia, ad intrecciare una grande capacità compositiva ad un forte e spiccato senso artistico che trova, nelle complesse immagini create, un punto di raccordo con ciò che possiamo definire bellezza nella meraviglia.

 


Luca Falomi/Alessandro Turchet/Max Trabucco – Mare aperto (Abeat Records)

Meraviglioso naufragare tra i flutti della coscienza dove ogni cosa sembra avere, acquisire, un giusto posto, una giusta direzione. Mare aperto suona come colonna sonora con echi morriconiani per poi aprirsi lentamente verso le ambiziosi attese e raggiunte di una world music presente che profuma di Mediterraneo, di improvvisazione e qualità sonora ineccepibile. Un trio esplosivo incapsulato in una calma apparente narrata che conosce il senso e il mistero delle attese, degli arrivi e delle partenze, un abbandonato raccolto e ricostruito, allineato al mondo decontestualizzato per un universo cesellato ad arte e costantemente proteso, con gli occhi, al futuro. Falomi, Turchet, Trabucco sanno emozionare grazie ad una prova meditativa che scava l’abisso della nostra coscienza e pian piano segue la rotta che ci spinge, noi umani, a scoprire nuove ed entusiasmanti destinazioni. Da E vui durmiti ancora a Little lullaby for a lonely night i nostri, con l’aiuto di Maria Pia De Vito alla voce e Daniele Di Buonaventura al bandoneon, riescono a far incontrare aspirazioni e nuovi linguaggi sonori all’interno di un universo perennemente in cambiamento.


Francesco Maccianti – Songbook (Abeat Records)

Negli anfratti jazz solcati dalla memoria si intravedono spiragli luminosi in un condensato ciclico di materia che colpisce per immediatezza e ostinato desiderio di dare un senso, mutevole, alla ricerca sonora che sposa, ad occhi chiusi, il desiderio sopraffino di dare nuova evoluzione ad un percorso ricco di sfumature. Il piano di Francesco Maccianti, in questo nuovo album, si presta alle bellissime interpretazioni vocali di Claudia Tellini, Barbara Casini, Sara Battaglini e Jole Canelli, ad impreziosire il perduto con il supporto corale di Stefano Cantini al sax, Francesco Ponticelli al basso, Bernardo Guerra alla batteria e Leonardo Marcucci alla chitarra. Un disco umorale ed emozionante che non si risparmia, ma che con leggerezza sopraffina riesce ad incamerare una sorta di eleganza sempre al centro di un ostinato vivere. Songbook è un condensato di passione che valorizza l’amore per un certo tipo di suono ed un talento indiscusso che brilla al servizio degli altri. Un album completo e prezioso, questo, dove ogni elemento del quotidiano si sposa con l’avanguardia artistica di chi crede ancora nel valore della musica.


 

 

Francesca Leone & Guido Di leone – Historia do Samba (Abeat Records)

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Il Brasile e la bossa nova inspirata a pieni polmoni si sciolgono allo scorrere dei giorni intrecciando momenti sonori in stato di grazia dove, la rivisitazione di una radice fondamentale della musica, per come la conosciamo, diventa emblema portentoso nel dare alla luce un disco di immacolata bellezza dove forme passate, ma perennemente di moda, sono il risultato di un’elaborazione introspettiva che recupera l’abbandonato rifiorendo nuovamente. Historia do Samba è intriso di improvvisazione e grande capacità emozionale coadiuvata per l’occasione da una quartetto d’archi, gli Oneiros string quartet, capaci di dare un valore aggiunto ad una produzione sopraffina ed elegante nella sua completa interezza. Mostri sacri del calibro di Antonio Carlos Jobim, Gilberto Gil, Carlos Lyra, fanno parte di un disegno emozionale che comprende anche musiche da film come la bellissima Come tu mi vuoi, di Nino Rota, tratta dall’immortale La dolce vita oppure, solo per citare l’eterogeneità della proposta, troviamo presente una squisita rivisitazione de La vie en rose di Edith Piaf per un album che brilla di luce propria convincendo sin dal primo ascolto.


Michele Fazio world trio – Infinity (Abeat Records)

La ricerca sostanziale di un mondo da scoprire passa sicuramente attraverso un universo costruito attorno ai vivaci colori di una musica che non possiede confini interiori, una musica disegnata e scolpita nei sentimenti e negli anfratti celati di un posto nuovo da conquistare. Il Michele Fazio world trio che vede al fianco del compositore anche il talento indiscutibile di Aska Kaneko e Carlos Buschiniè in grado di attraversare i continenti perpetuando un suono originale che diventa commistione necessaria per comprendere un divenire che conquista. Dieci composizioni che profumano d’incanto e attraverso una magia soppesata, stringono le emozioni in un’ evoluzione mistica, romantica e suadente. Melodia quindi riproposta ad intrecciare i vissuti dei singoli componenti, a riscoprire, nella concretezza del gesto, un’infinità da colonna sonora gettata in questo mondo grazie ad una capacità unica di dare valore ad ogni singola sfumatura.


Michelangelo Decorato/Andrea Lamacchia/Marco Zanoli – Flow (ABEAT Records)

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Flusso magmatico e continuo di percezioni jazz ultraterrene che profumano di lontananza, di abbandonato, a riscoprire, attraverso l’improvvisazione, un proprio mondo in divenire. Manipolazioni digitali e sintetizzate a dovere riescono nel tentativo di dare un tocco di modernità al tutto all’interno di un ricerca/suono che fa della costruzione e della sintesi punti cardine su cui inglobare nuovi e multisfaccettati significati. In questo Flow si gioca molto sulle note pianistiche e sui tocchi di batteria preponderanti a far da contraltare. Elementi sensoriali che si mescolano danno vita ad una visione d’insieme che si respira in concentrazioni atmosferiche ricreate e mai lasciate al caso. Suoni che provengono da altri mondi, riverberati, interconnessi. Soma, Damasio, Flow, You can, Fenyman, Drift sono solo alcuni dei momenti più riusciti di un disco che deve essere respirato, nella sua totale eterogeneità.


Aldo Di Caterino – Amorè (ABEAT Records)

Musica da colonna sonora meditativa che fa pace con tutto ciò che portiamo dentro e contribuisce a dare vita a qualcosa di egregiamente commovente e impreziosito da contrappunti sonori in grado di perpetuare significati che trovano nell’amore per la musica il significato più alto del nostro stare al mondo. Il disco di Aldo Di Caterino, impreziosito dalla chitarra classica di Nando Di Modugno, occupa spazi di bellezza attraversando mondi da oriente a occidente incapsulando energia mistica a ritrovare la strada che riporta a casa. Una meraviglia da percepire, da fare nostra, ad incontrare il classico e il contemporaneo in una ricerca stilistica di gran classe ed eleganza che emoziona e non tradisce le aspettative. Nove pezzi tra musiche originali e interpretazioni di musicisti del calibro di Ralph Towner, Hermeto Pascoal, Pat Metheny,  per una poesia in musica che sfida i canoni estetici, nel tentativo, riuscito, di colorare, attraverso una personalissima visione, un mondo in divenire.