Gaetano Duca – Bugiardi (ABEAT Records)

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Funk sovrapposto al pop e perennemente in bilico tra profumo di anni settanta e una contemporaneità capace di scoperchiare il tempo in cui viviamo. Gaetano Duca ci regala una prova brillante che spazia nel jazz quando deve cercare di trovare una sorta di unione con tutto ciò che può essere diverso, quando i classici suoni e i ritmi orecchiabili non bastano per comunicare nuovi significati. In questo Bugiardi c’è groove, c’è tecnica, c’è un sostegno invidiabile. Lo spazio per il superfluo è annientato per lasciare posto ad una sostanza ispirata a dovere. Si sentono echi dei Calibro 35, di polizieschi perduti in qualche videocassetta lasciata alla polvere del tempo. Si percepisce anche un’originalità mai banalizzata che si sposa con un risultato d’insieme ottenuto in grado di dar forma ad un disco davvero eccitante, fresco e ricco di sfumature invidiabili.