Racconto corale di giorni e sensazioni che si percepiscono all’interno di un sole che fa capolino fra le persiane della vita e riscalda con una voce soul e concentrica i nostri giorni di primavera. Il disco di Sarah racchiude al proprio interno piccoli spaccati di realtà che inevitabilmente parlano vicino al cuore di chi vuole ascoltare imbracciando le sensazioni di una musica d’autore italiana che scava nella nostra quotidianità e tenta di creare una comunione importante con l’ascoltatore. Disco semplice, canzoni incisive, ma mai invadenti, pezzi che con capacità stilistica entrano e parlano da vicino dei problemi della vita grazie a una scrittura fresca, una scrittura inglobata e concentrica. Dalla title track fino a L’esigenza la nostra riesce a creare una spirale di elementi in simbiosi capaci di coniugare passato e presente, vita e desiderio di raccontare una parte nascosta, la parte che manca.
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Belladonna – No star is ever too far (Autoproduzione)
Diffusioni di rock sporcato dal pop per il nuovo dei Belladonna, disco che abbraccia in costante ricerca una bellezza che al loro sesto album sembra non tramontare mai, ma piuttosto è capace di misurare posizioni esemplificative attraverso un suono unico e dalla forte presa concentrica. La band romana abituata a prestare canzoni in numerosi colonne sonore, film e spot negli Stati Uniti si dimostra all’altezza di una nuova prova registrata completamente in presa diretta che racchiude un’angoscia esistenziale ben espressa in pezzi come Free o Astronomer of life attraversando atmosfere cinematografiche intrise di significati e passione per un qualcosa che luccica, ma a cui non riusciamo a dare un nome. I pezzi, dal forte sapore internazionale, sono l’esemplificazione di un percorso davvero interessante e dalla forte connotazione artistica per un album d’insieme che si sviluppa attraverso un flusso emozionale davvero potente e in stato di grazia.
Trauma forward – Scars (Autoproduzione)
Colonne sonore orrorifiche che si stagliano a bucare il telo di proiezione e incasellano componenti mistiche e subalterne in grado di costruire architetture cosmiche che si affacciano alla sperimentazione degli anni ’70 infischiandosene totalmente di un possibile seguito, ma intessendo, con cura maniacale, un progetto connotato da forte intenzioni e sicure soddisfazioni inglobate in sintetizzatori futuristici che prendono parte al gioco di ombre e luci che i nostri hanno saputo dipingere mettendo in campo una forte dose di capacità stilistica non vincolante e afferrando idee di avanzamento cronologico che collimano al suolo e intercettano i malumori di una società qui proiettata sotto forma di suoni e grandezze, ampiezze d’onda e nuove forme di reinterpretazione a destinare un bisogno nella conformazione atipica di questa suono capace di conquistare e interpretare un malessere generalizzato che espande le proprie ambizioni oltre i confini dell’abisso e da come risultato un punto di vista originale e vissuto nel concetto stesso di opera.
-FUMETTO- Lisa Biggi/Lorenzo Sabbatini – Liquida (‘Round Midnight Edizioni)
Titolo: Liquida
Autori: Lisa Biggi/Lorenzo Sabbatini
Casa Editrice: ‘Round Midnight Edizioni
Caratteristiche: brossura, 64 pag., colore
Prezzo: 12 €
ISBN: 9788898749195
Universo liquido di pregevole fattura inglobato nella realtà di tutti i giorni e capace di inebriare ed emozionare attraverso una ricerca visiva e testuale che racchiude al proprio interno il senso profondo di una poesia che non ha tempo, ma che piuttosto si sofferma nell’attimo in cui noi ci fondiamo con quel qualcosa a cui non sappiamo dare un nome, possiamo descriverlo solo sommariamente e solo l’istante puro dell’incertezza sa rendere l’idea di quanta meravigliosa vita ci sia nel farsi sostanza primordiale e atmosferica.
Liquida è un concentrato d’amore e i disegni di Lorenzo Sabbatini sono un qualcosa di speciale, sono acquarelli di pregevole fattura che colpiscono per scelte di colore dal blu virato al verde, passando per accenni di viola e di grigi in un’esperienza che si fa prima di tutto sensoriale, quasi palpabile nella propria interezza e che si accosta nel ricreare passaggi ultraterreni di pensieri introspettivi che riescono a far vibrare le corde del cuore, toccando il lettore, portandolo dentro ad un mondo fatto d’acqua e in successione rapida e fluttuante perderlo negli abissi della memoria e del momento quasi a ridare spazio e concretezza ad un lavoro fatto prima di tutto di sensazioni racchiuso esso stesso nella bellezza del trasmettere qualcosa grazie anche ai testi di Lisa Biggi che consegnano un’analisi sintetica e soppesata di stati d’animo e ricordi, nella solitudine del momento, nel canto disinvolto dello stridore della città.
La piccola casa editrice ‘Round Midnight pubblica un testo legato indissolubilmente ai nostri giorni, un fumetto breve e intenso che racconta come, nell’isolamento, la speranza può nascondersi dietro l’angolo, prendere le sembianze e le forme di un qualcosa di leggiadro, di un appuntamento che si fa danza perpetua e indimenticabile, un graphic novel che non passa di certo inosservato e che si farà rileggere indiscutibilmente ancora in quei momenti di velato abbandono per farci sembrare meno soli.
Per info e per acquistare il fumetto:
http://www.roundmidnightedizioni.it/book/liquida/
Zein – Il viaggio, il futuro & Jolanda (ALKA record label)
Disco di matrice pop che si staglia all’orizzonte rincorrendo spruzzate di elettronica non troppo delineata a far da controcanto a cori e chitarre che ben si amalgamano con questo EP d’esordio degli Zein, band romana, già fattasi notare in diversi locali della zona e che grazie a questo piccolo album mette il sigillo sulla qualità di stesura e interpretazione musicale di brani che affrontano la quotidianità attraverso una continua domanda, un continuo bisogno di chiedersi nell’occupare un destino bramoso di rivincite e di sostegno per un’identità musicale che trova nella formula poppeggiante una propria via di fuga, una sorta di interesse rock in chiave moderna che non grida le proprie intenzioni, ma piuttosto le accompagna, le fa proprie e le sostiene, le misura e le dipinge, proprio come nella bellissima cover del disco dove, tra i fiori di ciliegio, una ragazza ascolta in cuffia la propria vita scorrergli dentro, fino a cadere in un mondo idealizzato dove scomparire forse è solo l’inizio di qualcosa di nuovo.
Killer4 – Killer4 (Sliptricks Records)
Rock sfrontato che scava l’anima e getta al suolo polvere e cemento senza compressioni e compromessi, ma intessendo un’energia viscerale che si evince in questo lavoro fresco e di impatto che si connota per sonorità tipicamente americane nel ricreare un’età d’oro del rock, tra i palchi consunti e il bisogno di potenza amplificata in grado di scardinare qualsivoglia ordine precostituito e qualsivoglia preconcetto in pezzi che assaporano una creatività musicale in grado di muoversi da The Pain Inside fino a Release me per un album dal sapore convincente, un album che conquista gli affezionati di genere che possono ritrovare, attraverso questa manciata di cinque canzoni, tutto il sapore di un tempo passato, il sapore di quei momenti in cui le chitarre e il comparto ritmico erano essenziali nel garantire una formula vincente e condivisa.
Bobby Previte – Mass (RareNoiseRecords)
Stravolgimento della Missa Sancti Jacobi di Guillaume Dufay ad opera del batterista Bobby Previte e dai The Rose ensamble in una ricerca sostenuta dell’astrattismo mistico, compresso e rilasciato in lavorazioni orchestrali capaci di fendere l’aria e amalgamare i suoni costanti, duraturi, sinuosi, incrociando classica e contemporanea, passando per il tardo medioevo e il metal con le sue avanguardie d’inchiesta a colpire forme e rimodellando il conosciuto in penombre da annusare, sentire dentro, tra sprazzi di organo e mescolanze di stile, attraverso un’energia diffusa e di carattere, naturale salto temporale a far da scaglione in cadenza precisa di un concentrato vissuto, emblematico, per contrappunti che si stendono in pressofusioni e offrono all’ascoltatore un’opera precorritrice del futuro che verrà incentrando il proprio punto di forza in un desiderio non inquadrabile e lontano da ogni forma di musica nata per essere venduta.
-FUMETTO- Tadao Tsuge – La mia vita in barca (Coconino Press/Fandango)
Autori: Tadao Tsuge
Casa Editrice: Coconino Press/Fandango
Caratteristiche: Brossura, 17×24 cm, 325 pag, b/n
Prezzo: 20,00 €
ISBN: 9788876183072
La mia vita in barca è un romanzo mai finito, è il fare i conti con l’età che avanza, è il ricoprire generosamente le proprie aspirazioni con possibilità che vanno oltre l’immaginato, La mia vita in barca è dare un senso necessario alla propria vita prima che sia troppo tardi, in un contesto vissuto, in un ambiente dove il remare contro corrente è infinitamente necessario e dove l’atto del pescare si trasforma dall’essenza della passione allo sfondo lasciato in secondo piano, tra i rifiuti lungo il fiume che riemergono; un atto necessario che con l’aiuto dell’altro prende forma ed evolve, in una solitaria avventura dell’animo umano alla ricerca di qualcosa di innocente, di perduto, che scava le profondità marine per consegnare ai lettori una pace e una tranquillità solo lontanamente immaginate.
Questo di Tsuge è un capolavoro della letteratura, che grazie alla sete di conoscenza della Coconino Press, riesce a ritrovare luce attraverso la collana neonata Gekiga, un manga alternativo, il cosiddetto manga drammatico o maturo, uscito in Giappone a puntate sulla rivista di pesca sportiva Comic Tsuritsuri tra il 1997 e il 2001 e che qui viene raccolto per dare la possibilità agli appassionati di godere di attimi letterari che si muovono tra l’introspettivo e l’ironico, personaggi non troppo fuori dal tempo che, in base all’età di appartenenza, si scontrano con le vicissitudini del divenire, tra un negozio da mandare avanti, i debiti che aumentano sempre più e quella passione per la pesca: approccio necessario per l’inizio di una nuova avventura con il pretesto di finire un romanzo, forse mai completamente iniziato.
La delineazione dei personaggi è alquanto superba e la volutamente sobrietà del disegno, lascia all’immaginazione la possibilità di ricreare stati emozionali caratterizzati da una quiete sospinta dalle onde leggere di un fiume, vero personaggio di tutto il racconto, personaggio che si fa luogo di aspirazioni quasi oniriche in cui il divenire, lo scorrere del tempo è elemento essenziale per comprendere la profondità di questa opera: il mondo cambia attorno a noi e ci troviamo in difficoltà nel comprenderne la velocità, il senso, le dimensioni.
Il nostro Tsuda San è un eroe romantico, fuori dagli schemi delle ondate di moda imposte, un personaggio in grado di raggiungere una propria dimensione quasi con commovente drammaticità, un eroe solitario, alla ricerca di un posto migliore in cui vivere, esemplificazione di ciò che ognuno di Noi si pone nella ricerca quotidiana, un pezzo di vita a dare un senso al ricordo, in balia di forze che non sappiamo controllare e a far da sfondo un Giappone che si immola al progresso, dimenticando l’essenzialità di una barca in legno e del suo pescatore errante, in un diario intimista che abbraccia la storia passata e ne fa veicolo per questo presente evolutivo.
Per informazioni e per acquistare il volume:
http://www.fandangoeditore.it/shop/coconino-gekiga/la-mia-vita-in-barca/
Didols – Raccolta differenziata (Free Recording Studio)
Stili che contaminano una musica senza direzione capace però di veicolare attraverso testi diretti e senza peli sulla lingua un modo diverso di pensare, un modo diverso per tentare di capire il mondo che ci gira attorno, alla ricerca, sempre viva, di uno spazio dove poter abitare intersecando con grande capacità il pop con il reggae, lo swing con il blues, per passare facilmente al rock’n roll e alla ballata d’autore in un costante divenire prima di tutto umano che scherza con i mali della vita moderna, che si prende in giro, ma nel contempo ricerca una perfezione musicale moderna che possa essere astuta forma di riempitivo intelligente per masse sempre più sprovviste di cultura, un non sense pensato e ridicolizzato a dovere che riesce a tirare in ballo anche la telefonista erotica Lea di Leo in un pezzo esilarante e riflessivo, per una capacità, quella della band di Pordenone, di segnare le prospettive e in qualche modo di dare un direzione e un punto di vista differente alle molteplici situazioni che ci troviamo davanti, sempre con il sorriso in bocca e una vita vissuta in cui sperare.
-FUMETTO- Questa è una storia di fantasmi – Spampino (Edizioni NPE)
Titolo: Questa è una storia di fantasmi
Autori: Spampino
Casa Editrice: NPE
Caratteristiche: 165×240 mm, brossurato, 128 pp. b/n, con sedicesimi a colori
ISBN: 9788888893761
Apparizioni colorate lungo il filo della memoria per un racconto che si dipana egregiamente tra bianco e nero e spruzzate di acquarello appena abbozzate alla ricerca di un proprio stile narrativo e grafico, per un viaggio strampalato, che vive di emozioni, quelle più belle e pure, quelle che ci portiamo dentro ogni giorno attingendo direttamente ad un immaginario collettivo creato appositamente per affrontare le situazioni che la vita ci presenta e rendendoci in qualche modo in comunione spirituale e fantasmagorica con il protagonista Mariano, delineato come non mai in modo sincero e spiritoso, un protagonista che porta con sé le paure quotidiane, nascondendole alla realtà, ma rendendole vive più che mai all’interno della propria mente, in un mare di paranoie e insicurezze, in una vasca d’acqua gelida dove l’esigenza di svegliarsi per poter finalmente vivere deve fare i conti con le psicosi di una realtà troppo statica e normale; un fumetto sulle solitudini della vita a caccia dei nostri fantasmi quotidiani, a caccia di quel qualcosa che vorremo poter raccogliere, per poter vivere ancora, quel qualcosa che si chiama amore.
Jacopo Spampanato realizza una piccola opera immediata, sarcastica e spiritosa, capace di far innamorare già dalle prime pagine, una storia grafica che si muove tra i chiaro scuri dei nostri pensieri, in deliri mentali che colpiscono per lucidità e ironia, trasformando un tratto appositamente tremolante in bozze disegnate che sanno comunicare e soprattutto sanno far ridere, attingendo dal pozzo degli stereotipi horror un portfolio di personaggi che nella loro semplicità collegano la vita del protagonista al suo destino ineluttabile; un passaggio vivo e sincero nelle sfaccettature dell’animo umano, tra rimpianti e sentimenti mal celati, tra i deliri di una mente normale alle prese con le difficoltà di un mondo lontano, di un mondo che dovrebbe accogliere, ma che porta con sé l’emblema del suo celato individualismo.
Mariano viaggia di notte con la luce accesa, si scontra con il buio inesplorato, ma non riesce a fare luce dentro se stesso, Mariano è un sognatore e riesce ad avere dei bellissimi incubi onirici ad occhi aperti, Mariano parla con la propria testa e pensa con la propria bocca, Mariano è il colore dei giorni e dell’attimo da cogliere prima che sia troppo tardi, Mariano dice che le persone a volte si sentono sole e lui diciamo che preferisce essere luna, Mariano ha gli occhi dell’eroe romantico, ma il coraggio nascosto nel cassetto: Mariano è il cuore di un bambino in un corpo da adulto ecco perché questo fumetto brucia e odora della migliore adolescenza.
Per ulteriori informazioni e per acquistare il fumetto:
http://www.edizioninpe.it/product/questa-e-una-storia-di-fantasmi/
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