LIBRI ILLUSTRATI – Kim Fupz Aakeson/Anna Margrethe Kjaergaard – Il mio amico invisibile (Sinnos)

 

Titolo: Il mio amico invisibile

Autore: Kim Fupz Aakeson/Anna Margrethe Kjaergaard

Casa Editrice: Sinnos

Caratteristiche: 21×27,5 cm., 44 pag.

Prezzo: 15€

ISBN: 9788876095788

 

I legami indissolubili con il nostro mondo interiore si fondono per creare la magia dell’incontro interiorizzando momenti che forse non torneranno più e ricercando, nell’abitudine, quel senso delicato e misterioso delle connessioni presenti nella nostra esistenza attraverso un sentire che ci rende partecipi di un qualcosa di più grande e vivo.

L’essere bambini e quel cercare reti sociali, momenti indissolubili con il nostro io che si affaccia all’altro, concretizzando i rapporti, evolvendo, in una società malleabile, forse troppo povera di relazioni vere, mutando la nostra costruzione introspettiva per spiccare il volo e dare un senso diverso alla parola amico.

Il libro di Kim Fupz Aakeson, illustrato da Anna Margrethe Kjaergaard, racconta di Robert, bambino alle prese con la propria timidezza e con un amico immaginario chiamato Nessuno. Un viaggio di riflessione verso una nuova scuola, verso nuovi compagni che porterà il lettore ad individuare, grazie ad un’ironia sempre presente, le vicissitudini legate ad un universo da scoprire che si fa accoglienza e apertura nei confronti di chi non si conosce.

Le pagine delineate e raccontate sono necessarie e utili nel dare profondità ad una serie di vicende che ci toccano da vicino e inevitabilmente si fanno anche portatrici di uno stare che abbraccia il nostro diventare adulti. Un atto esperienziale che diventa cammino di conoscenza di sé e dell’altro attraverso le emozioni e i sentimenti nascosti nella parte più profonda di noi.

Uscito in Italia per Sinnos, questo illustrato che profuma di scommessa vinta, è un quadro vivace e sincero che riesce a narrare, con una semplicità disarmante, ma nel contempo profonda e sentita, le esplorazioni personali di un bambino che trova, nell’ascolto interiore, un punto di partenza per creare un’impalcatura solida e un’identità in via di definizione. Un libro magico che valorizza la parola sensibilità dipingendola con i colori dell’amicizia.

Per info e per acquistare il libro:

https://www.sinnos.org/prodotto/il-mio-amico-invisibile/

Chianluca – Vivere all’infinito (VREC)

Vivere all'infinito - Chianluca | Foxy Lady Ascolta

Psichedelia raccolta e racchiusa ad intensificare momenti di cantautorato che si sposano con una serie di generi che via via imprimono certezza e potenza a sonorità sghembe che però riescono a ritrovare una sorta di spazio vitale racchiuso nelle molecole temporali di questo vivere. Chianluca ci regala un album sospeso, di difficile categorizzazione, ma in grado perennemente di ricercare uno spazio vitale nelle costruzioni, nelle architetture create. Dentro ci possiamo ammirare un pop sopraffino sporcato dal rock e dal progressive per un risultato ben lontano dagli stilemi della quotidianità. Destabilizzante l’interpretazione di Emozioni di Lucio Battisti, riusciti poi i singoli Girasoli ed Eclissi di marzo per un album ricco di sfumature che non si risparmia e che riesce a trovare una sorta di pace mistica nelle numerose elucubrazioni proposte. Un lavoro certosino, questo, dove il carattere personale del nostro esce nella sua interezza scolpendo di bellezza soluzioni non sempre semplici e immediate. Un disco d’insieme originale e introspettivo.


I segreti di Hansel – Tienimi ora (VREC)

I Segreti di Hansel “Tienimi ora” - Rock Nation

Rock che non si risparmia e ricorda inevitabilmente band viscerali impresse nella mente degli ascoltatori come Marlene Kuntz e Afterhours in un sodalizio magnetico e magmatico con tutto ciò che ci circonda e con tutto ciò che stupisce ed imprime energia al mondo circostante. Il disco de I segreti di Hansel è un insieme discostante e vorticoso fatto di elementi capaci di oltrepassare la quotidianità cercando di denunciare proprio quella vita che troppo spesso ci rende schiavi e imprigionati nelle rovine della realtà. I nostri riescono, con una certa semplicità di fondo, a creare architetture in bilico tra alternative e musica d’autore per un risultato d’insieme a tratti davvero esaltante. C’è ancora qualche angolo da smussare, forse, ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta. Una musica che si dona per una complessità ricreata malleabile e sincera.


Carlo Rizzolo – Four corners (VREC)

Carlo Rizzolo - Four Corners (Radio Date: 29-02-2024)

Viaggi mentali nell’America lontana, viaggi che diventano elemento essenziale per comprendere una poetica che si affaccia alla strada raccontando di momenti, ricordi, realtà e quotidianità che non ritorneranno più. Carlo Rizzolo ci regala un album sopraffino, elegante nella sua semplicità, ma complesso perché riesce a parlare, con disinvoltura, di attimi e sensazioni, di tavolozze colorate e imbrigliate in ciò che è stato. Sono canzoni che si lasciano accarezzare. Pezzi di sostanza che ricordano il Neil Young migliore in una sorta di bolla anacronistica che brilla di luce propria. Nelle tracce proposte entusiasmano la title track d’apertura, Sitting bull, Not only a father, ma anche brani della caratura di Mother nature, I’m a dreamer, a ricercare, nel diario di vita, quella polaroid scomparsa, un inno all’attesa, un sentire dolce amaro che abbraccia l’universo intero. In Four corners suonano, tra gli altri, Davide Pezzin e Davide Repele a sottolineare l’importanza di un disco che con disinvoltura si stacca nettamente dalle mode del momento, garantendo una qualità intrinseca davvero affascinante e unica.


Thomas Frank Hopper – Paradize city (VREC)

Thomas Frank Hopper “Paradize City” - Rock Nation

Strutture sovrapponibili intensificano visioni provenienti da paesi lontani che inevitabilmente si sposano con la concezione materica di un rock sporcato dal blues diventando pian piano punto imprescindibile con il mondo circostante. Ritorna il musicista belga Thomas Frank Hopper con un album fatto di canzoni inglobate in una poetica che cerca di costruire sostanziali elementi di rimando con una scena sempre in costante evoluzione. Un rock sporco e deciso, ricco di sfumature e non banale, ma che attira pezzi, frammenti di vita, ributtandoli al suolo per cercare nuove vie di fuga. Tribe, A song for the devil, la stessa title track, Dog in an alley sono solo alcuni dei punti imprescindibili di un disco fatto di tanta sostanza e di realtà. Un album che non si risparmia e che trova, nelle fessure riscoperte, la strada da seguire, il punto di fuga necessario.