-LIBRI ILLUSTRATI- Franca Perini/Anna Pedron – L’infilatrice di lacrime(Kalandraka)

Titolo: L’infilatrice di lacrime

Autori: Franca Perini/ Anna Pedron

Casa Editrice: Kalandraka

Caratteristiche: pagine 32, 19,5×29, copertina rigida

Prezzo: 16,00 €

ISBN: 9788484644439

 

Un viaggio silenzioso nell’etereo dondolare di desideri che come foglie vengono trasportate di albero in albero, di terra in terra. Eterno vagare di ricerca che si annoda nelle eventualità della vita e riscalda, amplia le vedute, incontra mondi e non ritorna indietro, ma diventa, questo stesso vagare, incontro, bisogno essenziale, attimo di bellezza insuperabile.

L’infilatrice di lacrime è necessaria visione sentimentale che cattura emozioni a non finire e apre, pagina dopo pagina, a stati d’animo che esplodono intensificando una comunione d’intenti con lo stesso lettore. Un aurea quasi mistica pervade l’intera narrazione e gli argomenti dipinti, da un tratto leggero, sono sostanza materica che arriva nelle nostre vite perpetuando bisogni unici capaci, questi, di trovare un loro punto di svolta, un loro personale apice interiore.

La gioia, la tristezza, una collana fatta di momenti per un illustrato d’autore altamente raffinato destinato anche al pubblico adulto. Un libro indicato a tutti coloro che ricercano, anche negli istanti più bui dell’esistenza, un attimo di luce, la possibilità intrinseca di poter cogliere bellezza in ogni situazione, in ogni realtà.

Le matite di Anna Pedron rintracciano una perfezione stilistica che si sposa con una matura consapevolezza raggiunta mentre il testo didascalico di Franca Perini è essenziale nella sua movenza, nella sua incisività. Un costruire leggero tra mente e cuore, un costruire ciò che alla fine ci compone, ciò che alla fine ci rende vivi.

L’infilatrice di lacrime, edito da Kalandraka, è un libro sui buoni sentimenti. Su tutto ciò che in questo mondo frenetico e asettico è stato dimenticato. Un illustrato d’autore essenziale e asciutto nella sua forma, nella sua presentazione, ma importante e ricco di contenuto e sostanza. Un albo che si muove nell’etereo errare umano.Un libro unico fatto di piccole cose che ci rendono giganti consapevoli del nostro venire al mondo.


Per info e per acquistare il libro:

http://www.kalandraka.com/it/collezioni/raccolta-nome/particolare-del-libro/ver/linfilatrice-di-lacrime/

 

Max Zanotti – A un passo (VREC)

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Disco di una bellezza rara quello nuovo, solista, di Max Zanotti. Album pregno di lirismo necessario e poesia da assaporare attraverso l’oscurità dove l’affondo diventa necessario per comprendere stati mentali, stati viscerali, bisogni sempre accesi di ricercare una luce interiore, un posto del mondo da occupare. A un passo è un sentiero inerpicato sulla roccia che attraverso suoni western darkeggianti ritrova un camminatore che non ha paura di attraversare e affrontare la tenebra. Max Zanotti riesce nell’impresa di mescolare il migliore Mark Lanegan al nostro Stella Burns e i Dead cat in a bag in una riuscita visione che stupisce e immagina, ampliando le vedute, ampliando un orizzonte privo di confini. Pezzi necessari come In una goccia di veleno, Love me blind, Non ho visto niente, Ti salvo l’anima si fanno percorso e si attestano come essenzialità da riscoprire per un insieme di pezzi, di questi tempi, necessario.


Seta – Venere Tascabile (VREC)

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Nuovo disco per la band veronese Seta che trasforma il rock d’oltreoceano in qualcosa di sintetizzato ed elettronico che scoppia quando meno te lo aspetti e intraprende una visione d’insieme all’interno di tonici elementi caratterizzati da movenze che parlano da vicino di una vita che si trasforma, di una vita che ci rende partecipi di un qualcosa che possiamo condividere. La scelta e la calibrazione dei suoni affidati a Megahertz, collaboratore di Morgan, intavolano discussioni di vitale importanza immagazzinando sensazioni che si affacciano nel nostro interiore modo di vivere. Ciò che ne esce è un disco ben suonato, un album che attraverso le peripezie reali, trasforma l’inutile in un qualcosa di concreto. Nove tracce che vedono anche la partecipazione di Omar Pedrini nella cover dei Timoria Piove ad indicare una precisa direzione, un preciso modo di essere, una necessità che diventa sensazione espressa, bisogno ininterrotto di comunicare.


AvA – Lo squalo (Autoproduzione)

AvA LO SQUALOSuoni contagiosi e contaminati che attraversano l’impercettibile bisogno metropolitano di non appartenenza a nessun genere inerpicando i voleri di un parallelismo sempre convinto nel creare forme e sostanze nuove e vissute. Il matriarcato musicale di AvA raccoglie i propri frutti grazie ad un disco suonato davvero bene, altamente contagioso e coinvolgente. Un insieme di pezzi che mescolano rap, trap, pop, rock in una commistione sempre attenta a forme mai desuete, ma ricercate. La nostra ricorda la prontezza punk dell’esordio prozachiano e qualcosa di meno recente dei Sick Tamburo in un’estasi di parole che sono e diventano necessità. Da Ava fino alla title track la nostra si impadronisce di larghe e ampie vedute per sconfinare attraverso generi difficilmente catalogabili, per un esordio di ampio respiro e sicure soddisfazioni.


Simona Armenise featuring Ares Tavolazzi – Haso No Chikuseki /Lotus sedimentations (New Model Label)

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Giappone, Oriente, ponte di passaggio, passato futuro, decostruzione e costruzione, bisogno atipico di imbrigliare momenti che non torneranno attraverso un album di chitarre ed elettronica, un album sospeso a ripercorrere una via, a ripercorrere paesaggi crepuscolari di notti malinconiche e intrise di poesia. Il nuovo di Simona Armenise coadiuvata dal grande Ares Tavolazzi racchiude un sentimento composto e mai celato per un Oriente dipinto grazie a consistenti pennellate di sperimentazioni che ricercano un proprio karma, un proprio modo si seguire la realtà attraverso l’uso dei numerosi strumenti capaci di dare significati maestosi e completi ad un insieme di tracce delicate e meditativa. Ciò che ne esce è un disco complesso che ricorda le elucubrazioni di Luigi Turra attraversano uno spazio tempo mai definito che abbraccia l’aldilà grazie ad una musica costruita, vissuta e quantomai vitale.


The Fence – Everyday (New Model Label)

album Everyday - The Fence

Primo lavoro di lunga durata per i The Fence alle prese con un disco capace di imbrigliare nella facilità del pop elementi cardine di un rock d’oltremanica e d’oltreoceano in grado di partecipare attivamente alla creazione di mondi incorporati all’interno di altri mondi. Everyday è un disco che suona immediato e interiormente condiviso, un album capace di creare immagini che vanno oltre una poesia metropolitana e nell’oscurità mescolano luce, mescolano bagliori ed escono da tinte darkeggianti per creare un insieme musicale che ricerca una propria via da seguire, una propria strada da percorrere. Prodotto nella sua complessità da Tommaso Mantelli Everyday si sposta egregiamente attraverso numerosi territori. Ciò che ne esce è un album che trova, nella maturità stilistica, sensazioni da catturare ascolto su ascolto per soddisfazioni in divenire.


Kafka sulla spiaggia – La storia Una storia (Octopus Records)

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Racconti di vita cesellati e inglobati all’interno di una realtà che costringe e amplifica le visioni, sudate, ingabbiate, rigettate al suolo e ancora comprese. Il nuovo dei Kafka sulla spiaggia esplode all’interno di confini pop, non disdegnando un rock poetico che diventa catarsi di vicissitudini, catarsi emblematiche che raccontano e diventano bisogno strutturato di parlare, di entrare in un mondo, di vivere appieno territori inesplorati. Un album carico di parole questo, un album che assottiglia, passo dopo passo, il confine incerto di questa nostra realtà per trasformarsi perentoriamente in qualcosa di meditato e interiore. Un’introspezione che si pone in bilico, una manifestazione di eleganza che recupera il tempo passato per comprendere, con rodata capacità, bisogni sempre nuovi che sfociano in attesa, in essenzialità, in un eterno bisogno di comunicare.


-FUMETTI- Eleonora Antonioni – Trame libere. Cinque storie su Lee Miller (Sinnos)

Trame libere - lee miller

Titolo: Trame libere. Cinque storie su Lee Miller

Autori: Eleonora Antonioni

Casa Editrice: Sinnos

Caratteristiche: cartonato, pag. 176, 16,5 x 23,5

Prezzo: 15,00 €

ISBN: 9788876094248

 

 

A rincorrere la vita. A rincorre il vento che si inabissa oltre la nebbia percependo luce laddove la luce non c’è. Un amore eterno. Un amore per il confronto e per la scoperta. Una spassionata ricerca gentile e determinata di un posto nel mondo da occupare. Oltre le apparenze, oltre le similitudini e l’asfissia di una società in evoluzione. Una società che apre i confini per lasciare spazio ad una vita fatta di viaggi, scoperte e visioni.

Lee Miller inesauribile amante della vita. Donna eccentrica e ricercata, ma nel contempo vigile e attenta ai cambiamenti. Fotografa, modella, fotoreporter. Una donna bellissima e attraente, carica di fascino tanto da far innamorare uomini ricchi e famosi, uomini amanti dell’arte e del bello, in un estetismo fattosi realtà. A rincorrere i giorni, a rincorrere desideri inespressi, fughe mai celate.

Eleonora Antonioni dà voce ad un’importante figura della prima metà del secolo scorso: Elizabeth Lee Miller. Una donna qui raccontata attraverso le peripezie e gli amori vissuti nelle cinque storie presentate. Un ordine cronologico che ricopre le tappe fondamentali di un’esistenza sempre in prima linea nella ricerca di un modo migliore, diverso, unico di vivere. Una fame d’amore che ricopre un divenire, una fame d’amore che diventa auto costruzione per uno spirito libero, per uno spirito in perenne bilico tra appartenenza ed evasione.

La storia raccontata, trova nelle figure di Man Ray, Aziz Eloui Bey, di Picasso, di Max Ernst, dei punti di forza su cui appoggiarsi, su cui segnare in modo indelebile un percorso fatto di ricerca e di amore per un volto femminile unico e prezioso a segnare la storia. Le tonalità del giallo, del bianco e del nero trasformano in eleganza un’eccentrica visione spassionata che attraverso un disegno ben delimitato sposa il Dadaismo, ma in parte anche una forma di Art nouveau bilanciata e tratti sbalorditiva.

Cinque storie su Lee Miller non è solo e semplicemente una biografia a fumetti. E’ piuttosto una fotografia d’amore piena di sentimento e di categorica bellezza. Un libro da leggere per apprezzare, appieno, una vita intera a rincorrere quel desiderio, a tratti inafferrabile che ci rende stupendamente liberi.


Per info e per acquistare il fumetto:

sinnos.org/prodotto/trame-libere-cinque-storie-su-lee-miller/

MARTA – Domenica (Autoproduzione)

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Nuvole d’introspezione accarezzano l’EP di MARTA, giovane cantautrice di Ferrara, capace di creare canzoni da cameretta intessendo trame di vissuti ed esperienze che esplodono in un diario di vita soffuso e a tratti magicamente incantato. Solo quattro pezzi, quattro canzoni di vita che riescono a centrare l’obiettivo di emozionare attraverso una chitarra che fonde un cantautorato jazz e soul, una musica che riesce a stabilire un equilibrio tra ciò che è poesia e ciò che invece richiama il mondo più intimo di qualsiasi ascoltatore. Domenica ad aprire le danze per passare a Come te, La festa, Sfogo per un risultato che nella malinconia del momento racchiude attimi di speranza per i giorni a venire.


Mephitis – Piccola raccolta di brani mortali (Autoproduzione)

album Mephitis Ensemble - Piccola Raccola di Brani Mortali (EP) - Mephitis Ensemble

Suoni che provengono da memorie ancestrali, suoni che interrompono lo spazio tempo e divincolano emozioni attestando spazi, attestando punti di raccolta, dichiarando apertamente un amore per l’improvvisazione che attraverso la storia diventa tangibile visione di ciò che sarà. L’ensamble Mephitis ci dona un disco formato da tracce che comunicano visioni di mondi paralleli. Un viaggio a tratti metafisico che attraverso una world music mai dichiarata incontra il jazz. Un disco sulla Valle d’Ansanto in Irpinia che trova nelle chitarre, nelle percussioni, nel sax tenore e nel contrabbasso una forma di destrutturazione dei brani che convince sin dal primo ascolto. Piccola raccolta di brani mortali è un concentrato di parallelismi e implementazione. Un album che ha del magico e che riesce, nella solidità dell’istante, a creare forme e dimensioni perennemente in bilico tra sogno e realtà.