-LIBRI ILLUSTRATI- David Hockney/Martin Gayford/Rose Blake – Alla scoperta delle immagini (Babalibri)

Titolo: Alla scoperta delle immagini

Autori: David Hockney/Martin Gayford/Rose Blake

Casa Editrice: Babalibri

Caratteristiche: 21,6 x 27,9 pag. 130

Prezzo: 24,50 €

ISBN: 978 88 8362 428 5

Immagini e magia mosse insieme da un inspiegato amore per tutto ciò che può essere bello e reso ancora più ammirevole dal fatto che tutto questo possiamo osservarlo, guardarlo e custodirlo ogni giorno della nostra vita. Illustrazioni, quadri, fotografie, dipinti di un’epoca lontana che a valutarli bene sono in stretto contatto con la nostra modernità, la nostra contemporaneità, attraverso un filo presente, ma invisibile, pronto a svelare segreti custoditi da sempre, pronto a far meravigliare sia gli occhi dell’osservatore più distratto, sia quelli di chi da sempre è abituato ad ammirare.

Babalibri pubblica una piccola chicca nel panorama della letteratura per l’infanzia e non. Un libro dalle grosse dimensioni, un tomone quasi enciclopedico, bellissimo ed egregiamente illustrato dalla fotografa e disegnatrice Rose Blake, un testo che si fa linea del tempo in un excursus storico capace di trovare nodi, nessi, collegamenti e paragoni con tutto ciò che è passato e con tutto ciò che è attuale. Non possono mancare quindi le correlazioni spiegate di una Giocanda dipinta dal grande Leonardo con una foto in bianco e nero della diva Marlene Dietrich, gli ukiyo-e giapponesi e i dipinti di Vincent van Gogh o ancora i quadri  di David Hockney paragonati a quelli del fiammingo Jan van Eyck. Curioso vero?

Ma non finisce qui perché lo stesso pittore David Hockney, uno dei più influenti del ventesimo secolo, assume le connotazioni di un moderno Virgilio che accompagna l’illustratrice e l’autore e critico d’arte Martin Gayford alla scoperta di tutta questa bellezza spiegata. Una scoperta che incuriosisce il lettore per un dialogo che diventa confronto a tratti illuminante e sempre mosso da quel bisogno di conoscenza che caratterizza l’animo umano, quello più sensibile.

Alla scoperta delle immagini è un libro denso di illustrazioni, di spiegazioni e di significati, un viaggio, nel vero senso della parola, dalla preistoria alle tecnologie più moderne, dove il protagonista ad un certo punto diventa il lettore stesso che grazie al proprio bagaglio culturale crea una sorta di ponte interpretativo tra realtà e immaginato in un’evoluzione costante di forme e segni grafici che non sappiamo dove ci porteranno, ma sicuri del fatto che questo cambiamento si farà nuovo racconto per i giorni a venire. Un libro d’arte per l’arte che è stata e che sarà.


Per info e per acquistare il libro:

http://www.babalibri.it/catalogo/libro/alla-scoperta-delle-immagini

 

Gioacchino Costa – Sottopelle – Sottoterra (OrangeHomeRecords)

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Cantautorato vivo  e reale affacciato sulla finestra della vita a raccontare di storie e di amori perduti in una continua e sostanziale ricerca di appigli per respirare, di energia nuova per comprendere le profondità di quello che ci troviamo a vivere giorno dopo giorno. Il disco del cantautore Gioacchino Costa scava le profondità dell’animo umano incrociando gli inebrianti vapori delle osterie con un qualcosa di profondo e reale attorniato dall’essenza stessa di una musica che sembra non conoscere fine. Il musicista ligure intraprende un percorso fatto di asperità che si racconta come diario aperto e in canzoni come Anna, Lo stesso giorno, E’ tempo di te, Mancami, ci fa comprendere la complessità di una poetica che non vuole apparire, ma piuttosto diventare sostanza materica per quadri d’insieme che sono le stesse canzoni che ci troviamo ad ascoltare. Sottopelle-Sottoterra racconta di questo mondo, lo fa con un linguaggio poetico d’ampio respiro che non deluderà il pubblico abituato a classicismi fuori dal tempo. 


JurijGami – Breve ma incenso (Cello Label)

Poppettino ben condito per la musica ad alto dosaggio emotivo del musicista cantautore comasco JurijGami che fa dell’ironia tagliente un’arma vincente per contrastare i mulini a vento di questa nostra società. Breve ma incenso è un EP conciso, ma che al proprio interno nasconde un modo di comunicare che mescola elementi acustici ad un’elettronica moderna, mescola la contemporaneità con un qualcosa che affonda le radici nella tradizione della musica d’autore italiana. JurijGami concede ampi spazi alla capacità di comunicare, a quella comunicabilità intrisa di parole e riferimenti al nostro vivere valorizzando arrangiamenti sempre diversi amalgamati ad una forte ispirazione. Da La band non si tocca fino a Flying Spaghetti Monster il nostro costruisce un piccolo mondo personale che viaggia in parallelo con il nostro, identificando aspetti che ci riguardano con un savoir-faire da vero illusionista, con una poetica metropolitana affilata e diretta. 


Cranchi – L’impresa della Salamandra (New Model Label)

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Disco composito il nuovo di Cranchi, cantautore mantovano in grado di trasformare le visioni letterarie in qualcosa di contemporaneo che non passa di certo inosservato, ma si attesta a diventare piccola summa moderna per concentrati autoriali che arrivano a lambire i grandi del passato. Impegno sociale e attuale lotta contro questa quotidianità sono gli ingredienti necessari per comprendere il quinto disco in studio del nostro poeta della pianura che tra nebbie e ricordi racconta di uomini alle prese con un’esistenza al limite. Un disco di vincitori e vinti, di passaggi sconfinati verso montagne e luoghi senza tempo dove il sopravvivere sembra essere l’unica cosa necessaria, l’unico espediente essenziale per comprendere appieno l’altro. Gli arrangiamenti basici si fanno via via complessi e donano vitalità ad una proposta davvero interessante. Un disco che si fa sorgente e porta con sé gli amori e gli umori di un’epoca lontana. L’impresa della Salamandra è in fin dei conti un inno alla vita, una sperata ricerca di qualcosa che ci permette di essere un po’ più veri, un po’ più reali. 


Pane – The River Knows (A tribute to The Doors) – (New Model Label/Dischi dell’Orsa)

Poche parole per raccontare di un disco che forse non ha bisogno di molte presentazioni. La band romana Pane rilegge in chiave acustica e dal forte e conturbante appeal, i brani più significativi della rock band per antonomasia, i The Doors. Il risultato è un disco totalmente suonato con strumenti acustici come chitarra, flauto traverso e voce ad infondere di genio una bellezza davvero fuori dal tempo che scava nelle profondità della leggenda per riportare a galla fantasmi e vissuti di un amore eterno, un amore incontrastato per ciò che poi è diventato indimenticabile. Le versioni dei pezzi sono ad alto tasso emozionale e nessun brano prevale sull’altro, anzi da Yes, the river knows fino a The end, i nostri sanno mantenere una certa tensione di fondo che permette di raggiungere grandi e soddisfacenti risultati. Bravi davvero.

Alberto Nemo – Dante Vs Nemo (New Model Label/Dimora Records)

Sedimentate le prove precedenti continua il percorso d’alto impatto emozionale di Alberto Nemo e del suo stile inconfondibile capace di toccare le corde dell’anima e riappacificare l’ascoltatore con melodie ultraterrene in grado di scardinare gli ordini e le ovvietà precostituite grazie ad un appeal sofisticato ed etereo, a tratti onirico e cangiante. Prova alquanto particolare questa volta per il cantautore veneto che incrocia nel suo cammino i canti di Dante e della sua Commedia, trasformando i significati in musica. Una musica che arriva dritta dritta al cuore e non se ne va più via. Difficile saltare i brani, difficile sceglierne uno in particolare, il risultato è magnetico e la voce in primo piano sovrasta le parti musicali, del resto sempre ottimamente arrangiate. L’ascoltatore entra d’obbligo nel mondo ricreato ad arte dal nostro grazie alla voce narrante di Marino Bellini che introduce, estrapolando pezzi di Dante, i vari brani proposti. Il risultato finale è, come sempre, un disco monumentale, elaborato, non per tutti, ma di certo soddisfacente. 


Andy Fredman – Pieces of paper (Seahorse Recordings)

Passione che non si ferma ai confini moderni, ma piuttosto si tuffa nel passato musicale più lontano e scava nelle profondità degli anni ’60 e ’70 alla ricerca di suoni non troppo elaborati, ma di sicuro effetto per un’esigenza di buttare su carta impressioni e sensazioni di quegli anni, attraverso una convincente prova che sembra non sentire il divario di un’epoca ormai lontana. Andy Fredman all’anagrafe Andrea Cavedagna, dà alla luce un album che prima di tutto è un viaggio emozionale per chi ascolta, le canzoni non passano di certo inosservate e la cura e precisione negli arrangiamenti fa in modo di dare un senso pieno e compiuto all’intero lavoro. It’s only a cry fa da apripista per poi via via creare continuità con The show fino al finale lasciato a The hardest game per un risultato finale in bilico tra sperimentale e classico frutto di elaborazioni continue capaci di raggiungere un meritato e ricercato traguardo. 


Umberto Ti. – Alaska (Tikka Music/New Model Label)

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Delicate introspezioni giovanili affondano nei ricordi il senso egregio di un percorso mai gridato, ma piuttosto conservato al filo della memoria e intessuto di quello spirito che rassicura e contorna di immagini una velata poesia leggera, ma efficace. Prodotto nuovamente da Giuliano Dottori, il nuovo di Umberto Ti. è un insieme di canzoni che guardano all’approccio sentimentale con un vago ricordo malinconico e assottigliano le distanze parlando di amori e di introspezioni. Il freddo come filo conduttore, il freddo degli amanti nascosti in posti lontani e qui raccontato nel palpitare di una sera qualsiasi che diventa giorno quando meno te lo aspetti. La delicata visione di una pelle morbida e candida poi che si raffronta inevitabile alla realtà dell’andare via, dell’andare oltre ai nostri occhi, oltre al nostro cuore è emblema di questo disco. I suoni che ne escono sono sussurri prima di addormentarsi, sono acustiche chitarre che incrociano il folk, l’indie e il pop per un risultato davvero sottile nella sua bellezza profonda. 


Lady Maciste – LAUT Ep (Autoproduzione)

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Velocità e menefreghismo puro per questo power duo che non si chiede troppo, ma contamina di potenza il suolo e lo circonda di polvere ed energia come se fosse l’ultima volta insieme, come non ci fosse un domani. Nati dai resti degli Akemi i Lady Maciste sconfiggono ansie e paure al suono di un rock sbarazzino e ben calibrato, un suono tagliente che porta con sé gli echi di un oltreoceano ispirato e instaura una tensione emotiva proprio laddove tutto sembra essere spento. LAUT Ep si scaglia contro le mode imposte, è un grido di convinzione che stupisce e rapisce per espressività consegnata e meritatamente vissuta. Un degno inizio che a pensarci bene carica le giornate di nulla con un qualcosa di viscerale e nel contempo euforico. Bravi.

Sven Jorgensen – On/Off generation (I SCREAM ART PROJECT)

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La generazione accesa/spenta raccontata dal cantautore Sven Jorgensen è un insieme di voci in primo piano che trasformano la quotidianità vissuta in qualcosa di solitario e introspettivo, dando voce all’ineluttabilità della realtà e alla fatica necessaria per sentirsi parte di un qualcosa di più grande anche se da un lato non sempre percepito e ascoltato. La musica di questo On/Off generation è una sostanza che modella varie forme di malinconie autunnali condite da sferzate rock davvero importanti come nella splendida So glad a riaccendere la miccia poi in abbandoni destinati all’incontro come in Lost in patience e nella finale Living in a world that doesn’t exist per un breve EP sudato, dove l’amore per il cantautorato di Tom Mcrae ingloba ad arte quello di un ardente Jeff Buckley per un suono in divenire che prima di tutto si fa racconto di questa vita.