FUMETTI- Elina Braslina – Jakob, Mimmi e i cani parlanti (Sinnos)

Titolo: Jakob, Mimmi e i cani parlanti

Autrice: Elina Braslina

Casa Editrice: Sinnos

Caratteristiche: pag.72, 20,5 x 29

Prezzo: 13 €

ISBN:9788876095160

 

 

Storie di città in decostruzione dove il futuro sembra già scritto, dove l’ineluttabile non è di certo un caso e dove la speranza sembra un miraggio lontano. Storie immersive di amicizia, di vicinanza, di condivisione. Avventure da vivere tutte d’un fiato che profumano d’estate e di speranza, profumano di meraviglia cromatica esplosiva capace di raggruppare, in un solo attimo, i bisogni esistenziali di crescita, l’odore della gioventù.

In mezzo a tutto questo ci sono dei cani. Tanti cani. Animali parlanti che vivono ad Ortica, città dal sapore d’altri tempi, dove i protagonisti bambini, Jakob e Mimmi, sono chiamati a vivere un’esperienza unica tra grattacieli in costruzione e il desiderio di fermare il malato progresso in nome di un luogo dove stare più vivibile e vicino ai bisogni reali delle persone.

Il fumetto edito in Italia da Sinnos è prima di tutto un romanzo scritto da Luize Pastore da cui è stato tratto un bellissimo film d’animazione lettone diretto da Edmunds Jansons con i disegni di Elina Braslina. Successivamente quest’ultima è riuscita a dar vita ad un’avventura grafica che ora possiamo stringere tra le mani per comprenderne risvolti e significati ammirandone i disegni del tutto personali pur mantenendo una chiara impronta est europea. Disegni capaci di creare movimento, rappresentazione del reale, momenti di coraggio e di ribellione tipici di un amore eterno, di una giovinezza sconfinata.

Elina Braslina ci trasporta in un mondo magico dove un gruppo di cani e due ragazzi riescono a dar valore a parole come tutela dell’ambiente, salvaguardia della nostra terra ricercando continuamente l’importanza di comprendere il fragile equilibrio che ci tiene appesi al filo dell’esistenza.

Un fumetto leggero, ma nel contempo in grado di veicolare contenuti. Una storia oggi più che mai necessaria capace di sottolineare il valore e l’importanza delle nostre scelte, delle nostre azioni; tra stranezze da scoprire pagina dopo pagina e il bisogno corale di dare un senso anche al più piccolo e insignificante filo d’erba.


Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.sinnos.org/prodotto/jakob-mimmi-e-i-cani-parlanti/

 

 

Ur – City of Ur (Nicety)

City Of Ur

Prog, metal, rock, psichedelia improvvisazione e contaminazione. Superbe rappresentazioni di un mondo in declino attraverso la costante ricerca, il costante bisogno di dover dare un nome a tutto ciò che vediamo, a tutto ciò che vorremo essere. Il disco degli Ur, duo composito dall’enorme talento, formato da Jacopo e Nico ci porta a scoprire gli anfratti celati di una città in rovina. Un bisogno essenziale ed esistenziale che ripercorre il nostro essere interiore per cercare di creare, di dare una spiegazione simultanea al nostro peregrinare. La combinazione di generi e di suoni rende la proposta davvero unica e vitale. Una proposta che trova nella potenza scenica e nel collasso annunciato tra le macerie il proprio punto di partenza per generare bellezza ragionata, impattante e dallo stile personale. Un disco delle meraviglie che lascia a bocca aperta. 


Inga – All’alba (SceneMusic records)

Inga - All'alba -

Disco a tratti magniloquente e pomposo, ma nel contempo leggero. Album calibrato e soppesato dove nessuna parte prende il sopravvento e dove l’esigenza di creare qualcosa di nuovo è messa in disparte per dare risalto ad una classicità sanremese, una classicità che crea una sorta di omogeneità nell’interezza proposta. Il pop elegante incontra il jazz e la formula che si ottiene è una sorta di bolla esperienziale che mescola e mette al centro la persona, il suo essere, il suo stare. Forse per il contesto ricreato, forse per il volere dare quasi maggior importanza ai musicisti che ci suonano assieme che alla stessa cantante a cui è indirizzato il progetto, questo album suona a tratti distaccato e poco sentito. Un bellissimo album in studio che probabilmente resterà tale.


Giorgio Poggiani – Contro il logorio della musica moderna…(Maxy Sound)

Omaggio a tratti surreale ad uno strumento meraviglioso: l’armonica diatonica. Omaggio ai grandi che hanno fatto la canzone popolare per come la conosciamo in una visione del tutto personale di un suono semplice, ma nel contempo ricercato, un suono che riesce a penetrare dolcemente innescando nell’organismo emozioni a non finire. Il disco di Giorgio Peggiani, armonicista di fama nazionale, capace di spaziare dalla canzone popolare, al folk, passando per il rock e il blues ci regala una lezione di amore lunga una vita intera. Una lezione d’amore dove al centro troviamo un’armonica e quella necessità sempre viva di produrre elementi che unisco il passato con il presente. In questo disco ci sono quattro brani dello steso autore. Brani eterogenei capaci comunque di scavare aldilà di di ciò che è usuale. Contro il logorio della musica moderna è un disco che si ciba di vitalità e dolcezza, un album da ascoltare cercando una via di uscita da questa nostra quotidianità.


Karin Ann – Side effects of being human (3 am/Artist first)

side effects of being human - Album by Karin Ann | Spotify

Dream pop in parte sognante in grado di riportarti alla realtà attraversando confini, pareti, elementi architettonici che qui si ergono nel loro massimo splendore per poter comunicare un contenuto, un bisogno, una necessità. Il nuovo di Karin Ann, musicista slovacca molto conosciuta in patria, è un disco in grado di creare elementi che vanno a parlare di questi tempi, del nostro stare al mondo. Un album che parla di post adolescenza, di diritti, di amore. Un insieme di canzoni, se vogliamo anche complesso,  in grado di intensificare un bisogno atmosferico con elucubrazioni che ricordano Lorde, Lana Del Rey incrociando la canzone d’autore moderna e il desiderio di dichiarare sempre, a pieni polmoni, da che parte stare. Solitudine raccontata e imbrigliata, quindi,  attraverso la grinta di una musicista che ha fatto del suo essere reale il punto fondamentale di una poetica oggi più che mai necessaria.


Steven Lipsticks and his magic band – Pilot (More letters records)

Steven Lipsticks and his Magic Band: "PILOT" recensione

Velocità turbo cosmiche che implementano l’ambiente lasciando passare vuoti sostanziali attraverso un etere di illusione e rock. Velocità che si distinguono per genuinità della proposta e per il calore emanato dopo l’ascolto di questo Pilot a ricomporre l’esistenza di sprazzi di vita, di movimenti, di immedesimazione e di improvvisazione sempre in continuo mutamento. Il nuovo di Steven Lipsticks and his magic band, all’anagrafe Stefano Rossetti e la sua band immaginaria, ci porta alla scoperta di soluzione prettamente punk tascabili in anfratti di contemporaneità cercando di rilevare ogni movimento, ogni posizione e creando un miscuglio eterogeneo capace di unire i The Clash, i Ramones in un connubio a tratti sperimentale nel suo essere classico fino al midollo. Pilot è un bel disco. I suoni sono cesellati a dovere e l’immaginario evocato risulta essere efficace e del tutto personale. Bravo.


FUMETTI- Jean-Christophe Derrien / Rémi Torregrossa – 1984 (Edizioni Star Comics)

 

Titolo: 1984

Autori: Jean-Christophe Derrien / Rémi Torregrossa

Casa Editrice: Star Comics

Caratteristiche: 17 x 24 cm., colori

Prezzo: 13,90 €

 

Anfratti celati al sorgere del sole. Elementi distopici e non troppo fantascientifici si sovrappongono per dare all’unico spiraglio di luce e possibilità una rappresentazione di buio e oscurità moderna ad ottenere passaggi, ad ottenere concentrazioni di pensieri e introspezioni che portano l’attenzione sull’inesorabile e brutale significato finale da veicolare.

Quando ho letto 1984 ero a Lanzarote. Spiaggia deserta. Attorno muretti improvvisati per ripararsi dal vento. Ricordo ancora, come fosse ora, quell’amaro finale. Il tradimento e quella sensazione di ineluttabilità difronte al destino e allo scorrere degli eventi. Ricordo ancora quell’effimera felicità dei due protagonisti a rincorrere, nella speranza dell’attimo, un proprio bagliore di libertà.

La trasposizione proposta da Jean-Christophe Derrien e il disegnatore Rémi Torregrossa è una ricercata e fedelissima visione del capolavoro di Orwell qui magnificamente rappresentato grazie ad un disegno che inchioda e non lascia respiro. Un disegno che ben si sposa con la scelta di riassumere, in poche pagine, un libro pregno, intenso, mai scontato.

Le vicende di Winston Smith, seppur in una sorta di Bignami, scorrono e catturano il lettore. Punti cardine essenziali sono sottolineati, con forza, grazie ad una capacità intrinseca di dare il giusto peso, il giusto risalto a concetti essenziali per comprendere il narrato.

2+2=5, il Grande Fratello, l’assenza, un mondo in decomposizione, la dittatura e il devasto psicologico che intasa gli animi e annulla il futuro. Tematiche uniche e memorabili. Tematiche che qui vengono snocciolate creando la giusta atmosfera in una perpetua visione di un universo in decadenza, di un universo che potrebbe essere, in realtà, il nostro domani.


Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.starcomics.com/fumetto/1984

Tra gli altri – Vorrei tanto non dover guardare (We work Records)

Vorrei tanto non dover guardare

Ci sono gli spazi aperti, il rosso delle montagne al tramonto, Niccolò Fabi, la solitudine dei numeri primi, l’esistenza accesa oltre le fiammelle effimere di questo tempo. C’è la classe e l’eleganza di chi non ha nulla da perdere, ma tanto da dare. Vorrei tanto non dover guardare è l’intima poesia sotterranea di un cantautore che amplifica spazi attraverso canzoni ben delineate e introspettive. Brani che aprono il cuore nella loro semplicità e lasciano polvere di vento al nostro passaggio creando un connubio davvero importante con l’ascoltatore. Un musicista di un certo spessore, tempo fa, mi disse che quando scrivi devi saper raccontare qualcosa, far in modo che la persona che ti ascolta sia in grado, in qualche modo, di immedesimarsi in quello che dici, in quello che provi. Ascoltare Tra gli altri, all’anagrafe Marco Mattioli, è un po’ tutto questo. Un lento migrare di stagione capace di passare il confine, di condividere stati apparenti di forma e sostanza creando emozioni a profusione in una bellezza che sembra conquistare, centimetro su centimetro, il nostro essere vivi.


Radon squad – Hotel colon (Ribéss Records/Light Item)

Campionamenti da film horror che non passano di certo inosservati incapsulando tenebre e oscurità all’interno di una musica che si fa sorgente per raccontare al mondo intero il marcio che ci circonda tante volte troppo patinato, edulcorato, mercificato. Un disco che suona rap perché parla degli errori di questa quotidianità, li descrive, li denuncia, li analizza da vicino. Un album per certi versi futurista che scardina la visione dell’arte preesistente per porre l’ascoltatore all’interno di un caleidoscopio fatto e colorato con la parte più nera che siamo chiamati a trasportare. Hotel colon è disturbante e magnetico. Una produzione coraggiosa nell’era della musica usa e getta. Una produzione  capace di inabissarsi nel continuo esistere attraverso un personalissimo esempio di interpretazione della realtà. I Radon squad ci consegnano una prova coraggiosa, forse, oggi più che mai, necessaria.


LIBRI ILLUSTRATI – AA.VV. – 100 FILM Li riconoscerai tutti? – (Franco Cosimo Panini)

Titolo: 100 FILM Li riconoscerai tutti?

Autori: AA.VV.

Casa Editrice: Franco Cosimo Panini

Caratteristiche: 20,5 x 22,5 cm, 120 pag.

Prezzo: 19 €

ISBN: 9788857012711

Sopraffino lavoro di cesello ad intensificare sulla scena campi cinematografici nel raccontare, attraverso un particolare, la storia del cinema inglobata in un uso impressionante e riuscito del disegno, del colore, dell’armonia che riesce a veicolare e a perpetuare messaggi custoditi in questo nostro tempo.

Un libro gioco. Un libro per divertirsi ad indovinare i 100 film che compongono questo volume di pregio, formalmente ineccepibile e altrettanto incisivo graficamente. Cinque illustratori. Matt Needle, Chez Gertrude, Francesco Giustozzi, Dieter Braun, Nicola Barrome Forgues per un lavoro d’insieme che trova nella condivisione di spazi e atmosfere un punto importante ad implementare la scena di tutti quegli elementi che ci fanno viaggiare dentro i mondi su pellicola, i mondi che conosciamo.

Titoli molto noti si affiancano ad altri meno conosciuti e d’autore. Si passa con una certa facilità da Forrest Gump a Albergo Nord (Hotel du Nord), da Titanic o Psycho a Moonrise Kingdom in uno sciogliere lentamente l’atmosfera attraverso immagini che hanno fatto la storia del cinema. Ad impreziosire il tutto delle didascalie che rimandano ad una frase del film da indovinare, utili punti d’appoggio che consentono al lettore di entrare in questo meraviglioso labirinto fatto di grande ingegno e tanta passione per l’universo impresso su pellicola.

Edito da Franco Cosimo Panini, questo libro destinato principalmente ad un pubblico adulto, è, da un lato, un ottimo passatempo da condividere con gli amici, dall’altra è una prova che si fa sfogliare, anche a distanza di mesi, grazie ad un risultato d’insieme che unisce bellezza e stupore. Un modo unico e inusuale per mettersi in gioco, ma nel contempo la possibilità sempre viva e necessaria di poter guardare, con occhi sempre nuovi, dei pezzi di emozioni che fanno parte del nostro esistere.


Per info e per acquistare il libro:

https://www.francopaniniragazzi.it/index.php/100-film.html