Vankery – New life (VREC)

VAN KERY ▻ New Life (Vinile / Pre Order LP ) - Vrec.it

Anni settanta gridati a squarciagola con un pizzico di echi legati alla decade successiva caratterizzano un’uniforme visione granitica di ciò che è stato all’interno di un compartimento stagno dove l’imprevedibilità non è di casa, ma piuttosto, il tutto, sembra quasi un omaggio, un lascito verso ciò che non c’è più. Blues, rock, strade infinite da percorrere e ritmi in prosecuzione costante regalano una nuova vita ai nostri Vankery che per l’occasione partoriscono un’idea che potrebbe sembrare desueta, ma che in verità nutre costantemente l’esistenza di numerosi estimatori. Il disco, composto da nove brani, stupisce per compattezza d’insieme, pochi orpelli e tanto sostanza interiorizzata dalla band di Catania che effettua un tuffo nel passato per regalarci un amarcord contemporaneo da vivere ascolto su ascolto. Da Runaway, singolo di apertura, fino a Let me sleep, passando per Perfect love, Chasing me, la stessa title track, i nostri sanno suonare, sanno comporre e riescono a dare modernità viva e lucida ad atmosfere a tratti non più respirabili, ma perennemente vive.


Chien Bizarre – Monsters/Mostri (Autoproduzione)

album Mostri - Chien Bizarre

Una strana chiavetta usb a contenere un impattante insieme di canzoni proposte sia in italiano che in inglese in grado di raggiungere l’esperienza di un concept che affonda le proprie radici nelle nostre paure quotidiane, nel nostro essere soli davanti al nulla che avanza. In tempi come questi i Chien Bizarre intensificano il rapporto con l’ascoltatore attraverso una musica diretta che concepisce testi che si rifanno ai classici dell’horror per come lo conosciamo e da lì partono per creare storie, avventure, immagini di un’esistenza inquieta che attraversa decadi musicali per atterrare vicino ad un futuro quanto mai più vicino e simile a noi. Cinque pezzi per lingua ad incoronare una metafora allegorica della nostra società. Cinque pezzi profondi che rivivono in questi mostri e non si fermano, ma ricercano nella malata vita quotidiana, un punto di contatto, un paesaggio, una visione d’insieme sempre attenta a scrutare l’orizzonte di questo nostro vivere.


Diecicento35 – Secondo me (Autoproduzione)

Risultati immagini per diecicento35 secondo me

Secondo album per i Diecicento35 giovane band torinese capace di coniugare poesia, stati di vivere e musica in un connubio che va oltre i preconcetti e identifica visioni e apparati all’interno di una scatola chiamata vita. Secondo me è un disco diretto che non si chiede troppo. Un album che mescola elementi del rock con quelli del pop per un risultato che risulta essere architettura pregevole tra parole e suoni in un sodalizio imprescindibile con la musica popolare italiana, ammiccando di gran lunga al radiofonico e amplificando visioni e modi di vivere attraverso costruzioni che parlano di noi. Da Bunjee Jumping passando per La fine del mondo, Polaroid, Cos’è che resta, Niente di speciale i nostri creano un ponte necessario capace di coniugare questa realtà con un futuro pieno di soddisfazioni.


Manco – Sedici:Noni (Apogeo Records)

Musica da viaggio dichiarata e sospesa all’interno di bolle iridescenti capaci di trasportare il colore del nostro mutamento, il colore del nostro venire al mondo. Nel nuovo di Manco si tende a sottolineare una realtà espressa in quotidianità afferrata. Una realtà in bilico e sospesa sopra ogni ragione d’essere e pronta a colmare il nostro senso di smarrimento con racconti che diventano necessari e completi. Un album fatto per seguire i sentieri della vita. Un insieme di canzoni che si muovono sostenute da un appeal rock sporcato dallo storico blues. Da Anime strette a Febbraio il nostro concede spazi al nuovo vento che verrà, ingabbiando la parola fine all’interno di mura indistruttibili. Sedici:Noni è una visione, una fotografia descritta e dichiarata, un fermo immagine che cattura lo sguardo e attraversa i nostri pensieri. Il nuovo album di Manco sa raccontare e sa farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, proprio quando meno te lo aspetti. 


Il DUbbio – Evoluzione (Autoproduzione)

Rarefazioni post rock che si incontrano all’interno di scatole da cui difficilmente è possibile uscire attraverso un sodalizio sonoro che attinge dal divincolato bisogno materico un punto di vista essenziale per comprendere poetica ermetica di rabbia e bisogno di rivalsa in un riscatto che dura una vita intera. Il nuovo de Il DUbbio è un agglomerato di musica strumentale con testi parlati che incrociano la metropoli, la città con qualcosa di vivo e interiore, un luogo intimo da dove poter scavare lucide impressioni che si mantengono e soprattutto sfiorano la bellezza del tempo che trascorre. Evoluzione è un proprio un cammino, una fase successiva, un rientro dall’abbandonato ricoprendo di energia nuova un disco che ha bisogno di uscire dal diario della vita grazie alle parole del pugliese Niko Lotti fautore di questo progetto importante e capace di ricoprire di terra fertile pensieri in dissolvenza continua. 


Road of Kicks – Before the stone (Autoproduzione)

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

Gruppo di quattro supereroi in grado di attivare cellule cerebrali attraverso la storia dello sporco e grezzo blues contaminato da riff rockettari della prima ora e quell’appeal indie che non guasta, ma che permette di dare nuova linfa vitale a produzioni moderne, ma che hanno inevitabilmente uno sguardo rivolto al passato. I Road of kicks danno vita ad un disco fragoroso, dirompente che non permette momenti di tregua, ma piuttosto ingloba la velocità del sogno e la potenza sempre eterna di una band che vede nel rock un momento di rilancio e di freschezza sempre vera. Before the stone parte dalle radici, dagli antipodi, da Little Richard, Elvis, Chuck Berry i Led Zeppelin, Hendrix fino a Johnny Cash per un suono d’insieme notevole e affiatato capace di creare un primo disco che in chiave live donerà il meglio di sé facendo entrare l’ascoltatore all’interno di un mondo inevitabilmente in collisione con questa contemporaneità. I Road of kicks mescolano le carte in tavola e trasformano l’usuale in qualcosa di eccezionale. 


Daniele Costantini – Il primo uomo sulla luna (Autoproduzione)

Risultati immagini per daniele costantini il primo uomo sulla luna

Disco che suona a 432 hz e racchiude al proprio interno un intento viscerale di raccontare al mondo la sensazione di vita che si respira senza confini, dove il nemico, visto con gli occhi di chi non vuol vedere, è soltanto parte necessaria di ognuno di noi. Il primo uomo sulla luna è anche il racconto di una speranza di cambiamento che con ironia e leggero sarcasmo si tuffa nei meandri di questa nostra realtà e ingloba poesie urbane che parlano di ultimi e di coloro che ricercano nella semplicità la chiave di volta per reagire alla superficialità di questo nostro mondo. Daniele Costantini è una voce fuori dal coro, canzoni come Un popolo unito, Adesso respira, la stessa title track sono l’esemplificazione di un progetto che ricerca nella costante sovversiva un briciolo di umanità da poter spiegare, da poter abbracciare per essere e per diventare uomini migliori. 


I Lobello – 220 (Autoproduzione)

Risultati immagini per i lobello 220

Punk rock visibilmente sopra le righe che vede il ritorno, dopo anni di pausa e silenzio, I  Lobello, super band che fa della potenza sonora e anarchica un punto di contatto con il proprio credo, con il proprio stare al mondo. 220 scorre alla velocità della luce senza risparmiare nessuno, ma anzi facendo della realtà un punto essenziale e importante da cui partire per descriverne vizi, corruzioni e cambiamenti racconti attraverso una musica che sembra non sentire il peso del tempo segnando un netto confine con tutto ciò che possiamo considerare moderno e attuale. Cinque canzoni, un singolone Giovanna e tante altre impressioni mosse da uno spirito fuori controllo come Barbara, Daniela, la canzone del ragazzo. Una musica calata nella quotidianità quella de I Lobello, un ritorno folgorante sulle strade di questo nostro vivere per una band che attraverso la difficoltà dei rapporti raccontati, trova il proprio senso presente e continuo di non appartenenza e di protesta. 


Nosexfor -Nosexfor (Autoproduzione)

Risultati immagini per nosexfor

Incontrollata voracità da Vicenza per un duo aggressivo e significativo capace di abbattere i muri della quotidianità in un sodalizio profondo con la potenza espressiva del rock degli ultimi anni. Sporcato dal blues questo stoner ambisce ad occupare un posto in prima fila nelle produzioni di genere di questi tempi, osservando attentamente la realtà e trasformandola in un qualcosa da manipolare a proprio piacimento in tessuti colorati che inaspettatamente lasciano un segno incisivo nel proprio cammino. Il singolone Pensavo fosse ok raggiunge cinquantamila visualizzazioni sul tubo e per qualità intrinseca le altre canzoni proposte non sembrano da meno. Severo Cardone e Davide Tonin regalano una prova che ha un sapore internazionale anche se cantata in italiano, una prova davvero esaltante e coinvolgente dove il passato sembra vibrare lontano come un vortice che non controlliamo, come un uragano di potente musica essenziale. 


Alibi – Alibi (Autoproduzione)

album Alibi - Alibi/musica

Rock che sembra partire dagli anni ’90 per affondare la potenza integra di un incontro in questi anni, un rock che si domanda ad incrociare istinti a profusione e bisogni altrettanto interni e percepibili. Il disco degli Alibi sembra incontrare sul proprio cammino la musica dei Timoria con quella degli Afterhours per un insieme di canzoni  che sono un cerchio concentrico sulle nostre paure, un cerchio con un inizio e una fine a raccontare un peregrinare di sogni e nostalgie mancate. Visione è il singolo di presentazione, ma pezzi come Chi sono io o Accanto a te non passano di certo inosservate, ma sono piuttosto sono un crocevia di strumentazione classica che si fa strada lungo le impervie situazioni della vita. L’omonimo disco dei nostri si rifà quindi ad una formula già sentita, ma sicuramente ben interpretata che osa un po’ di più quando deve osare e che tenta, canzone dopo canzone, di trovare un proprio senso, una propria interpretazione a tutto questo vuoto.