Non voglio che Clara – Superspleen Vol.1 (Dischi Sotterranei)

Complessità in dissolvenza per evoluzioni di forma e sostanza ad abbracciare una solare impresa nel raccontare spaccati di questa e altre vite, di questo e altri dolori. Ritornano i Non voglio che Clara, ritornano con un disco che suona contemporaneo e nel contempo inafferrabile visione di un periodo che non c’è più. Il cantautorato degli esordi, lasciato quasi alle spalle, si colora di impronte pop e la band veneta dichiara apertamente un cambio di rotta che già si era iniziato a vedere e a percepire con Dei Cani poi sottolineato in L’amore fin che dura. I singoli usciti qualche tempo fa, La Croazia e Superspleen, sono solo due piccole perle di una collana più grande, intricata, a tratti misteriosa ed elaborata, sicuramente matura. Una musica che non si accontenta, ma che in qualche modo cerca di parlare di un quotidiano vivere da leggere su più piani. Marcate visioni quindi di una realtà intima che in questo disco riesce ad uscire per catturare l’attenzione grazie a maggiori accordi, a serenità che nasconde, a quiete prima della tempesta. Si perché i testi sono sempre pronti ad inglobare un pensiero più grande, lontano dall’apparenza a cui siamo abituati, lontano dal vortice del chiacchiericcio moderno. I paragoni sembrano inutili. Qui dentro c’è davvero un mondo. Si passa dalla title track iniziale per arrivare alla stessa ripresa nella finale Altrove/Peugeot, in mezzo le bellissime Epica Omerica, San Lorenzo, Il miracolo. Un album intenso che sa intrattenere e far riflettere. Cosa difficile ai giorni nostri. I Non voglio che Clara hanno trovato forse una nuova via per raccontare qualcosa o forse hanno solo trovato un po’ di luce? Qualunque sia la risposta resta il fatto che queste canzoni lasciano il segno e in tempi come questi non è poco.


-LIBRI ILLUSTRATI- Maria Teresa Andruetto/Martina Trach – Clara e l’uomo alla finestra (Uovonero)

Titolo: Clara e l’uomo alla finestra

Autori: Maria Teresa Andruetto/Martina Trach

Casa Editrice: Uovonero

Caratteristiche: pag. 48, 18×30 cm., cartonato

Prezzo: 16 €

ISBN: 9788896918845

Scelte di vita incontrastate, scelte di vita che si espongono oltre, escono dall’uscio di casa assecondando pensieri in divenire, forme di libertà da ricercare con la forza e con il coraggio. Un incontro, uno scambio, una visione di realtà capace di fondersi nelle pagine di un libro che parla di libri, di amore per la vita e di quell’immenso patrimonio che ci portiamo dentro non sempre fatto ad uso e consumo proprio, ma soprattutto creato per essere donato.

Clara e l’uomo alla finestra è un racconto Bellissimo. Si proprio con la B maiuscola. Una narrazione solare, estiva che fa dell’incontro un punto necessario e fondamentale per scoprire l’altro, valorizzando il gesto, il momento, la consuetudine che viene distrutta per lasciare posto alla vita, quella vera. Il racconto edito da Uovonero parla di Clara, di una bambina che conosce un uomo. Un uomo solitario, una persona amante dei libri, ma che non riesce ad uscire di casa, ha paura della luce, ha paura di mostrarsi per quello che è.

Realizzato dalla coppia Maria Teresa Andruetto e Martina Trach questo illustrato commovente e delicato è una somma di piccole cose che lascia spazio a illustrazioni davvero notevoli a mescolare tecniche in sfondi che ammaliano per risultato e forza interiore nell’esprimere emozioni in crescendo, emozioni che coinvolgono il lettore pagina dopo pagina. Sensazioni che aprono la porta di casa al nuovo, lasciando oltrepassare quei raggi di sole e quel profumo di freschezza, sfiorando temi importanti come quello dell’omosessualità e dell’abbandono.

Uovonero porta in Italia una perla preziosa del panorama dell’illustrazione internazionale. Un libro unico che con dolcezza disarmante riesce a parlare di coraggio e di visioni sempre nuove da donare alla vita. Immagini calde a avvolgenti fanno della narrazione un punto di contatto con la parte più intima di noi. Una bambina, il suo mondo e l’innocenza ad inglobare nuove realtà, nuove persone, in una malinconica visione pastello acceso di una polaroid aperta al mondo intero.


Per info e per acquistare il libro:

http://www.uovonero.com/catalogo/i-geodi/989-clara-e-l-uomo-alla-finestra

 

 

-LIBRI ILLUSTRATI- Zita Dazzi/Alice Barberini – Miracolo (Edizioni Primavera)

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Titolo: Miracolo

Autore: Zita Dazzi/Alice Barberini

Casa Editrice: Edizioni Primavera

Caratteristiche: rilegato, 40 pag., colori

Prezzo: 16,90 €

ISBN: 9788885592179

C’è tanto di quel Miracolo a Milano nel nuovo illustrato di Zita Dazzi e Alice Barberini. Ci sono le atmosfere di una città notturna che apre le porte all’immaginario collettivo e ingloba lentamente sogni, speranze e futuri incerti. Ingloba vite attraverso un racconto esemplare che diventa bolla da creare per fuggire da una realtà opprimente, valorizzando un senso, valorizzando l’intercomunicabilità dei personaggi e dando fisicità al gesto, alla narrazione, alla scelta che diventa sfida di vita.

Proprio come nel film di De Sica il protagonista è Totò, bambino senza genitori che viene accudito e cresciuto, in questo caso, dalla giovane Lolita nel quartiere la Bolla, degradata zona di Milano. Un quartiere dove la vita è difficile, tra case occupate, vita di stenti, fame e carità. Le vetrine dei negozi alla moda, delle cose impossibili, delle cose da produrre che non compreremo mai fanno da sfondo alle vicende narrate e diventano esse stesse motivo di scoperta e motivo di ricerca che porteranno il nostro protagonista a conoscere il significato delle parole curiosità e paura.

Il testo messo a decantare dall’autrice Zita Dazzi riesce ad inglobare, con capacità davvero importante, le situazioni che coinvolgono l’errare dei nostri protagonisti. Un linguaggio semplice, diretto, ma nel contempo puntuale e significativo riesce a catalizzare le emozioni del lettore invitandolo ad ammirare, sempre più da vicino, le vicende di Totò e Lolita. Dall’altra Alice Barberini, impressionante e talentuosa illustratrice, già conosciuta su queste pagine virtuali, riesce a creare un ponte tra immagine e racconto con una capacità da prima della classe. I disegni della nostra sono sempre una garanzia e lo stupore è crescente pagina dopo pagina.

Miracolo è un racconto onirico, interiore e alquanto moderno. La dicotomia tra chi possiede qualcosa e chi non possiede nulla è forte, viva, percepibile a tratti straziante. Le vicende messe su carta riescono ad avvicinare anche il lettore adulto dando un senso ancor più prezioso a questo illustrato d’autore che si concede e si spinge oltre. Un illustrato che guarda al futuro e trova nella fantasia del finale una speranza oltre la consuetudine. Un modo diverso di guardare le cose. Dalla parte dei più deboli. In direzione contraria e aggiungerei ostinata. Nell’ineluttabile groviglio di questo errare chiamato vita.


Per ulteriori info:

http://www.edizioniprimavera.com/

 

 

Marco Sanchioni – La pace elettrica (Autoproduzione)

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Suoni cantautorali che si fondono con una matrice rock e intessono trame che parlano di attualità, di mondo vissuto, di esigenza sempre costante di raccontare un ambiente in decadenza, un ambiente che ci riguarda e ci rende partecipi di una vita in divenire che non riusciamo a controllare. Il disco di Marco Sanchioni racchiude al proprio interno un’esigenza di mettere in musica sensazioni che inevitabilmente parlano di questa nostra quotidianità. Il voler apparire ad ogni costo, l’essere il re del social anche quando non serve, un tempo che cambia con noi, un tempo che cambia con l’essere umano, ma che in qualche modo non riusciamo a controllare che non riusciamo a far nostro, alle prese sempre con ciò che non saremo mai. La pace elettrica è un disco eterogeneo, un album che mescola diversi stili per immortalare canzoni che sono l’emblema unico di questo nostro tempo.


Our place in space – Our place in space (Autoproduzione)

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Spazialità cosmica esplorata attraverso liriche coese e attitudini rivolte all’insù a ricercare forme di vita nell’infinito elemento tra di noi, nell’infinita ricerca di un posto nel mondo da occupare. Our place in space è un progetto di Alberto Busi che vede la collaborazione artistica di Lisa Bonvicini Stermieri. Un disco composito che non si accontenta di fare il compitino, ma piuttosto riesce a incanalare esigenze del momento con un qualcosa di arcaico e lontano, con un qualcosa da riscoprire ascolto su ascolto. Il disco del nostro è un viaggio interstellare, un punto d’incontro, un’origine che esplora ed esplode, un’origine instrinseca di fattori multidimensionali che si ritrovano a ricomporre teorie dopo il big bang della nostra anima. Da Moon fino a Non ce la faccio più il nostro fa risplendere otto pezzi nello spazio che occupiamo giorno dopo giorno.


Michele Piano – Nïnde (Autoproduzione)

album Nïnde - Michele Piano

Suoni siderali che abbracciano il mutismo dell’anima e colpiscono lasciando spazio sonoro a costellazioni e imprese fantastiche di mondi lontanissimi e concentrici. Produzione in divenire per l’esordio discografico di Michele Piano. Un disco dal sapore d’altri tempi. Un album che ricerca la sostanziale materia dei sogni attraverso esigenze sempre rinnovate di creare esperienza coesa in divenire, un’esperienza che nell’intricato mondo elettronico riscopre un minimalismo d’atmosfera che non lascia di certo indifferenti. Le evoluzioni materiche del nostro decostruiscono l’ambiente circostante per creare emozioni ascolto su ascolto a richiamare il disordine precostituito, la calma prima della tempesta, la fiamma sempre accesa ardente coraggio e bisogno di verità. Nïnde è un insieme di pezzi sorprendente, un insieme mai misurato di spazialità pronta a colpire laddove solo pochi sanno arrivare.


-LIBRI ILLUSTRATI- Francesco Guccini/Serena Viola – Auschwitz (Lapis Edizioni)

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Titolo: Auschwitz

Autore: Francesco Guccini/Serena Viola

Casa Editrice: Lapis Edizioni

Caratteristiche: rilegato, 32 pag., colori

Prezzo: 14,50

ISBN: 9788878747371

 

Sono nuvole di colore che scorrono nel vento, si alzano piano e ci incantano nel vortice terribile di ciò che è stato. Sprazzi di tinte forti e amare a delineare esplosioni che fin dalla copertina danno un’idea necessaria di una canzone che diventa racconto, di un pezzo di storia del cantautorato italiano che scavalca l’arte in senso categorico e stretto e si immola a costume di noi tutti italiani, si immola a necessaria riscoperta, oggi più che mai.

Una realizzazione naturale. La famosa canzone Auschwitz detta anche La canzone del bambino nel vento di Guccini qui prende vita e per contrasto accende acquerelli mai definiti, ma piuttosto carichi di quell’essenza necessaria che ci rende partecipi di un orrore passato, ma sempre attuale, mettendo a nudo i sentimenti e perpetuando limiti e paure, in un incubo ad occhi aperti trasformato in memoria; in un incubo che attraverso il segno e le parole viene smussato per lasciare spazio alla riflessione.

Auschwitz è un testo carico di una poesia del tutto terrena. La canzone di Guccini è un monito, un continuo avvertimento davanti all’illusione della vita stessa. Serena Viola ha il compito di trascriverne le immagini. Lo fa usando colori sgargianti, fagocitati, a tratti da un nero che non risparmia. Paragone immediato alla spensierata infanzia brutalmente scossa da ciò che la storia ha creato, da ciò che l’uomo ha creato e divorato.

Il profondo libro, edito da Lapis, si interroga e scuote. Lo fa più con i colori che con le parole. I primi, infatti, sono veicolo per comprendere l’essenzialità del male, simbolicamente qui raccontato attraverso la cupezza del nero. Nel finale un sole giallo farà capolino e quelle tonalità perse nell’aria ritorneranno a posarsi per dare un volto diverso al cielo. Un libro immaginifico, pieno di vita, fondamentale.


Per info e per acquistare il libro:

https://www.ibs.it/auschwitz-ediz-a-colori-libro-francesco-guccini/e/9788878747371

Sabrina Schiralli – Innamorata (Music Force)

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Generalmente ripudio gli album di cover, il mio no è sostanzialmente e assolutamente categorico, principalmente per un bisogno di perpetuare, anche nell’ascolto, l’idea personale, la scintilla nei confronti di una musica che attinge idee dal proprio cuore e non da quello di altri. Con Sabrina Schiralli è diverso. Il mio è stato amore a prima vista per un album di interpretazioni davvero leggere, eleganti e sincere. Canzoni capaci di penetrare e dare un punto diverso di bellezza, un punto di vista del tutto personale. Ad impreziosire questo disco, oltre a pezzi di Tenco, Lennon, Conte, Martino troviamo nel finale un pezzo originale della stessa Schirelli. Una canzone che sottolinea un innamoramento per la musica. Un innamoramento necessario per un suono che sembra non conoscere tempi e confini sedimentando necessaria meraviglia, necessaria essenza capace di esplodere in queste interpretazioni riscoperte.


Turn Against – Memori ( Rumagna Sgroza, Radio Punk, Tuscia Clan, True Believers, Pozzo Rosso)

album Memori - Turn Against Hc

Hardcore incorniciato a dovere che sputa al suolo elementi compositi e inafferrabili e intende dare un senso maggiore al passato e al futuro attraverso una musica suonata e gridata come non ci fosse un domani. Un totale di cinque brani, di cui due strumentali. Pezzi che corrono veloci, non si fermano. Raccontano di questa e altra polvere da recuperare per gettarla, per dimenticarla a lato della stanza. Memori è rabbia per questa società malata. E’ comunione di intenti che sfocia in un intricato rumore a ricoprire gli spazi vuoti che ci attanagliano, a ricoprire di speranze e possibilità questo nuovo futuro che ci troviamo ad affrontare. I Turn against gridano il loro vivere attraverso le magnetiche porte di metallo incastonate nella quotidianità, lo fanno con immediatezza e ruvida esigenza di completare mancanze, di raggiungere vertici e punti sempre più alti, sempre più lontani.


Giuliano Taviani e Carmelo Travia – Figli (Didyme)

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Impresa alquanto ardua quella di recensire una colonna sonora. Impresa maggiormente ardua se non si è visto nemmeno il film. La colonna sonora del film Figli di Mattia Torre che vede alla regia Giuseppe Bonito è un concentrato essenziale di varie atmosfere che si incrociano per comunicare, si incrociano rinvangando il passato e scovando all’interno di esso un punto di incontro, un punto da dove poter partire per creare nuove architetture, nuove idee, nuovi costrutti. Se a tratti sembra di ascoltare il miglior Morricone dall’altra i nostri si cimentano in una prova più attuale dove le incursioni con il passato di Django Reinhardt si fondono con le meraviglie di Yann Tiersen. Figli è una colonna sonora fresca e moderna, meditativa a tratti, ricca di spunti di riflessione e atmosfere sempre in bilico tra l’andare e il venire da questa realtà.