Ex polvere – Essere al mondo (Resisto)

Dramma esistenziale che diventa un domandarsi nelle difficoltà quotidiane nel tentativo di creare un’immagine viva e reale da seguire, da cui partire per creare nuove mete, nuove destinazioni. Ex polvere parla di depressione, di momenti bui e incerti, racconta di luci oltre il labirinto della coscienza, di tutti quei fantasmi che attorno vivono al nostro lento migrare, parla di approdi vicini, ma sconosciuti. Essere al mondo non è semplice costatazione, ma un disco che suona cupo, nonostante la deriva indie pop. Ecco allora che si crea la dicotomia luce/oscurità, quella sensazione percepita che rende il tutto omogeneo e particolare, pur ricordando band come Ex-Otago, il nostro Ex Polvere riesce a creare una sorta di alchimia che si fa viaggio esperienziale, quasi un’anticipazione di ciò che sarà grazie ad un EP che getta le fondamenta per i sentimenti musicali che verranno.


Elisabeth Grey – I Am! Am I? (Resisto)

I Am! Am I? L'Ep di Elisabeth Grey | Recensione

Ep concentrico per la cantautrice olandese che mette il pop in primo piano nel creare una commistione di bel cantato ed energia soppesata all’interno di tracce che si lasciano ascoltare e introspettivamente accendono le catartiche intenzioni dei sogni a venire. Elisabeth Grey, musicista in continuo mutamento, riesce ad identificare i momenti bui della vita grazie ad una sostanza mai nascosta, ma snocciolata a dovere, in un disco dove i grandi e piccoli progetti di ogni giorno sono necessari per comprendere un quadro d’insieme fatto di meraviglia e strade tortuose da seguire. Ci si perde per un po’ nel labirinto ricreato e pezzi come Don’t stop the dancing, Hold on, Coming home sono utili per interiorizzare una poetica costruita attorno ai sogni che verranno. I Am! Am I? è un disco che si domanda e comunica, un album che profuma di obiettivi da raggiungere e leggerezza da inseguire.


Mater – Vear (Resisto)

Pop rock inabissato nella Terra d’Albione e capace di strizzare l’occhio oltreoceano. Un suono capace di inglobare i fasti del passato trasformandoli in qualcosa di personale che parte dall’anima e riesce ad incentrare una poetica di stampo anglofono di sicuro impatto e mai così prevedibile. Il nuovo dei Mater, Vear, è un EP di quattro pezzi che diventa una rappresentazione simultanea capace di mettere in scena le capacità intrinseche di una band rock alle prese con i sentimenti profondi e gli ostacoli della vita che inevitabilmente bisognerà affrontare. Mater è un album mai definito, non è omogeneo, ma trova nell’eterogeneità sospinta un punto di forza per creare un qualcosa di personale e riuscito. I Mater, con questa prova, riescono ad entrare negli abissi della vita grazie ad un suono potente, a tratti deflagrante. Un disco dove energia e coraggio sembrano facce della stessa medaglia.


 

Calvisi – Dentro di me (Resisto)

CALVISI: “DENTRO DI ME”, UN EP PROFONDO E SENTITO, IL BENESSERE IN UN EP  INTERO – THE MUSICWAY MAGAZINE

L’EP d’esordio di Calvisi, all’anagrafe Samuele Rizzo, racchiude un bisogno intrinseco di sputare in faccia alla realtà sentimenti in divenire che attraversano lo spazio per come lo conosciamo, ponendo l’accento sulle questioni importanti della vita, raccontando di bisogni inespressi e futuri sempre più incerti. Sono soltanto quattro pezzi che delineano però una poetica urbana che mescola rap, alternative rock e pop, in un insieme di rimandi naturali e figli di una scena che negli ultimi anni ha visto spopolare questo genere di comunicazione. Dentro di me sembra quasi un diario di vita raccontato. Uno snocciolare parentesi mai descritte in un abisso fatto di amore, di guerra, di labirinti della mente che chiedono e gridano una nuova appartenenza, un nuovo universo da poter condividere insieme. Con questo piccolo, ma prezioso album, Samuele Rizzo getta le basi per il nuovo che verrà, tra saliscendi emozionali e verità da raccontare.


Too left 2 be right – Candies (Resisto)

Candies

Caramelline indie rock che conquistano per immediatezza sonora che profuma di punk, ma con la giusta dose di sperimentazione che di certo non guasta e centra l’obiettivo di intavolare un bel discorso con la quotidianità in cui viviamo. Il dischetto dei Too left 2 be right gioca con le parole e con i suoni. Ricopre l’etere di sostanza proveniente direttamente dai primi duemila e convince grazie ad una creatività che odora di psichedelia lontana, ma proiettata nella contemporaneità. Sono dieci tracce succose e comunicative. Dieci quadretti intrisi di polvere cangiante lasciata al tempo che verrà ad indicare un futuro fatto di impegno e leggerezza, di creazioni metafisiche multiformi e perennemente in bilico tra sogno e realtà. Candies sembra un album immediato, ma nasconde al proprio interno buon gusto calibrato e soppesato nel dare risalto ai molteplici significati di un’evoluzione continua.


Emoji of soul – Non avere paura (Resisto)

Non avere paura

Pioggia di ricordi intrisi di emozioni e significati nell’intraprendere uno spassionato bisogno di comunicare elementi costanti e mutevoli capaci di penetrare la carne, il cuore, il nostro dentro. Gli Emoji of soul, progetto di Emanuela De Canio e Stefano Volini, riescono nel tentativo di dare voce ad una sorta di diario esistenziale che riesce a parlare di amori andati a male, di bisogno di correre oltre la contemporaneità e in simultanea creare freschezza concentrica all’interno di una musica a tratti minimale, ma sempre composta ed elegante. Suoni blues, soul, dichiaratamente pop, con elementi di funk circoscritto, sono essenziali per comprendere una poetica fatta di sogni e speranze per il futuro. Testi abbarbicati nei luoghi più oscuri della nostra anima si fanno energia vitale nel creare un disco che si muove dalla bellissima apertura affidata a Ginestre fino al finale riuscito di Sola? Ferma! per un risultato complessivo che convince e trova nella modernità un senso necessario per il nuovo costruire.


La Jovenc & Nei Shi – Gardenia/Ten contemporary songs in homage to Billie Holiday (Sonicabotanica/Resisto)

La Jovenc & Nei Shi: Gardenia - Ten Contemporary Songs In Homage To Billie Holiday - 2023 - TuttoRock Magazine

 Omaggiare nomi di un certo spessore come in questo caso Billie Holiday non è certo impresa facile da intraprendere, si rischia di cadere, di essere troppo standardizzati e banalmente retorici. La Jovenc & Nei Shi con questo disco intraprendono l’impresa di andare oltre l’immaginato mescolando le carte in tavole e trovando nella sperimentazione un punto di raccordo con il passato. Un bagliore esemplare di luce oltre l’oscurità partendo dalla gardenia, fiore tanto caro alla grande cantautrice. Un fiore di immortale profumo e bellezza che rivive grazie ad un esemplare tentativo di dare un senso alla particolarità intrinseca del suono creato. Lady Day, tra le massime esponenti del jazz e del blues che la storia ricordi, qui viene narrata attraverso l’emblematica visione d’insieme che raccoglie alcuni tra i suoi più grandi successi riammodernati e destrutturati. Dieci canzoni. Due musicisti Giovanni Dal Monte e Alessandro Petrillo. Nel mezzo una passione che si spinge oltre la consuetudine trasformando la raffinata poesia in un raccontare tracciati di vita che hanno segnato la musica per come la conosciamo.


Demagó – Anime nella pioggia (Resisto)

È disponibile il nuovo album della band Demagó “Anime della pioggia” – THE MUSICWAY MAGAZINE

Atmosfere di rock alternativo si sposano con la potenza sonora deflagrante di cavalcate epiche accompagnate da una voce incisiva che riesce nell’intento di comunicare e veicolare significati. Il nuovo album dei Demagó, band umbra con alle spalle un disco autoprodotto nel 2015, è un concentrato sonoro di intenti e passione che riesce a ristabilire una sorta di comunicazione spontanea attraversando territori inesplorati e di sicuro impatto emozionale. I pezzi si muovono tra vibranti elettricità e un noise mai del tutto esploso, ma necessario nel contribuire a creare una visione d’insieme davvero esaltante. I singoli proposti Specchio dei nostri occhi e la stessa title track sanno aprire la strada ad un insieme di pezzi che divengono eterogenei e cangianti come Agata blu, Vivi si muore o Cieli di plastica per un risultato d’insieme che ingloba quotidianità, vissuti e uno spirito che perpetua il nostro eterno migrare tra il bianco e il nero dell’animo umano.


Matrioska social club – Matrioska social club (Resisto)

Matrioska Social Club

Si va di potenza accelerata intrisa di graffiti metropolitani nel disco dei Matrioska social club. Band di sicuro interesse che si fa notare per altitudini sfiorate a ricomporre un genere a tratti decadente, ma pur sempre carico di quel bisogno naturale ed esistenziale di comunicare significati in divenire. Un mondo quindi in decomposizione viene raccontato nelle tracce proposte e l’odore acre di uno stare oltre le aspettative riesce a confondere i sensi creando pezzi legati alle illusioni di questi nostri tempi malati. Elementi di blues mastodontico e radicale si sposano con una modernità di fine anni novanta cercando di imbrigliare un proprio stile e una propria originalità nel panorama della musica rock alternativa cantata in italiano. Quello che ne esce è un lavoro genuino e di sostanza. Un album dove i conglomerati urbani sono materia essenziale per comprendere la complessità dell’animo umano.


Oil on canvas – Red (Resisto)

Sofistiche visioni ascensionali trovano nel minimalismo d’atmosfera una parte importante di vissuti da regalare sul tavolo della vita per conquistare un piccolo pezzo di cielo lasciato troppo spesso in disparte. Torna il duo trentino Oil on canvas a segnare, nel quaderno dell’esistenza, una pagina vivida fatta di pezzi che non nascondono la via dei sentimenti inglobando costruzioni che diventano punto di contatto con un qualcosa di non definito, ma maledettamente vivo e reale. Bellissima e notevole la traccia d’apertura L’amore non impone per proseguire poi con le riuscite Cuore malato, Orfeo, Nella palude, Al centro, a segnare una sorta di circolarità in un percorso fatto di momenti gravitazionali che toccano inevitabilmente gli anni ottanta e tutto ciò che nella complessità sembra trovare una propria via di fuga. Red è un buon disco d’autore. Un soffermarsi per un istante a contemplare le bellezze dell’esistenza all’interno di un caleidoscopio ricco di sfumature emozionali.