La Jovenc & Nei Shi – Gardenia/Ten contemporary songs in homage to Billie Holiday (Sonicabotanica/Resisto)

La Jovenc & Nei Shi: Gardenia - Ten Contemporary Songs In Homage To Billie Holiday - 2023 - TuttoRock Magazine

 Omaggiare nomi di un certo spessore come in questo caso Billie Holiday non è certo impresa facile da intraprendere, si rischia di cadere, di essere troppo standardizzati e banalmente retorici. La Jovenc & Nei Shi con questo disco intraprendono l’impresa di andare oltre l’immaginato mescolando le carte in tavole e trovando nella sperimentazione un punto di raccordo con il passato. Un bagliore esemplare di luce oltre l’oscurità partendo dalla gardenia, fiore tanto caro alla grande cantautrice. Un fiore di immortale profumo e bellezza che rivive grazie ad un esemplare tentativo di dare un senso alla particolarità intrinseca del suono creato. Lady Day, tra le massime esponenti del jazz e del blues che la storia ricordi, qui viene narrata attraverso l’emblematica visione d’insieme che raccoglie alcuni tra i suoi più grandi successi riammodernati e destrutturati. Dieci canzoni. Due musicisti Giovanni Dal Monte e Alessandro Petrillo. Nel mezzo una passione che si spinge oltre la consuetudine trasformando la raffinata poesia in un raccontare tracciati di vita che hanno segnato la musica per come la conosciamo.


LaJovenc – MATER (SonicaBotanica/Atmosphere)

Macchine che riscrivono partiture cosmiche di musica medioevale attraverso un progetto altamente contagioso e alquanto stravagante dove echi di un tempo passato si fondono con l’eccentricità e l’elettronica del momento in un disco che passa attraverso l’indissolubile movimento dell’essere di Da Palestrina, De Press, Encina, Lemlin in un vortice sostanziale di forme asettiche installate ad arte per un’originalità che vive e si nutre per poi essere scaraventata al suolo e cambiata radicalmente grazie a suoni che ricoprono idee di ambiente circostante che nella sua forma più minimale guadagna e racchiude intrinsecamente una bellezza pura. Giovanni Dal Monte attraverso la sua creatura LaJovenc porta l’avanguardia ad uno scalino di indubbia qualità, un bisogno di imprimere nella pietra una condizione di vita essenziale che si fa movimento continuo, alterità e soppesata metafisica di trasporto e di passaggio. Non sono solo suoni, ma accostamenti verosimili di un mondo che collima in sostanziale attesa verso ciò che cerchiamo nel nostro di dentro più nascosto.