Me Vs. Myself – Mictlàn (Panidea)

Viaggi all’interno di substrati neuronali capaci di confondere e diffondere suoni a profusione in grado di attraversare corpi inermi e conciliare bisogni di integrazione e bisogni di affondare le proprie radici in qualcosa di arcano, di lontano, di magnifico, un qualcosa che non dorme mai. Il disco di Me vs Myself è interamente composto utilizzando la voce. La voce che veicola avventura, introspezioni della propria anima, intensificazione in divenire che esplode nel buio e non lascia spazio alle mezze misure. Un Demetrio Stratos moderno che scava e cerca, non interrompe il proprio modo di rimanere e di vivere  il mondo, ma piuttosto fa dell’avanguardia in musica un’arte che si fa ricerca, un’arte mai compressa e banale, ma piuttosto punto di contatto con un qualcosa che ha del spirituale. Otto tracce per altrettanti mondi in un sodalizio unico con la scoperta che attraverso la voce stupisce, consola, ama.


Varanasi – Varanasi (Autoproduzione)

Pietre potenti rotolate al suono che intensificano strati su strati di bellezza mai sopita  e pronta ad emergere ad ogni ascolto. Il piccolo disco dei Varanasi è un viaggio nel punk e nella wave senza dimenticare l’intensificare maggiore di un shoegaze che ripercorre tappe fondamentali di una musica che oltrepassa i confini nazionali per attestarsi e imbrigliare luce laddove pochi possono arrivare. Varanasi racchiude soltanto quattro tracce, ma cariche di una potenza incontrollabile. Dentro ci possiamo trovare Interpol e Joy Division in uno spaccato luccicante di sogni e parole ben spese per recuperare il tempo perduto. Da La grande onda fino a 1978 passando per una bellissima Rosemary’s baby i nostri danno vita ad un qualcosa che aspetta solo di essere implementato per poi essere ammirato in tutta la sua veloce solitudine.


-FUMETTI- Ernesto Anderle -Ridammi la mano (Becco Giallo)

 

Titolo: Ridammi la mano

Autore: Ernesto Anderle

Casa Editrice: Becco Giallo

Caratteristiche: brossura, 160 pp.

Prezzo: 17 €

ISBN: 9788833140735

 

 

Difficile parlare di De André senza scadere nel banale. Difficile raccontare la vita del più grande cantautore che l’Italia abbia mai avuto. Ancora più difficile tratteggiare e delineare le caratteristiche di una persona riservata, schiva, eccentrica nella sua pacatezza, misurata nello stile, pregna di sostanza.

Ernesto Anderle va oltre gli stereotipi confezionando un libro/fumetto capace di imprigionare l’essenzialità della parola e del gesto all’interno di un insieme istintivo e colorato di tavole di una bellezza garantita, soppesate dalla forza della poesia, imbrigliate all’interno di una meraviglia cartacea che riassume, in un certo qual modo, una cronologica visione delle produzioni del musicista genovese.

Ridammi la mano è un inno alla vita. La sensibilità dell’autore, in arte Roby il pettirosso, esplode nella visione e nel racconto attraverso una narrazione che si sofferma sui punti più importanti di una storia che affascina, di una storia che intervalla momenti di introspettivo lirismo con altri più didascalici e informativi dando forma e sostanza a sogni d’acquarello di incantevole poesia.

L’autore trentino carica di romanticismo malinconico tutte i suoi racconti. Pensiamo al precedente Vincent van Love, spaccato introspettivo di pregevole fattura. Pensiamo all’ultima fatica, a questo racconto su De André che abbraccia un’idea artistica ampia e completa dove la natura è realtà importante di un percorso personale che vede come protagonista un ostinato, un contrario al ben pensare, un personaggio di china che ha riempito nel tempo i nostri vuoti, la nostra fame di conoscenza, il nostro bisogno di trasformare la musica da strumento a veicolo di condivisione universale.

Il libro edito da Becco Giallo è forse una delle migliori interpretazioni dell’universo Faber. Una produzione che in un primo momento ti colpisce agli occhi, ti disarma e successivamente, durante la lettura, ti riempie costringendoti a colmare un vuoto ineguagliabile, costringendoti a fermarti e ad analizzare la profondità di disegni incastonati in parole intramontabili.

Amore che vieni, amore che vai, La guerra di Piero, la Ballata dell’amore cieco, Il suonatore Jones, Khorakhané, sono solo alcuni dei pezzi messi su carta, disegnati e narrati. Ridammi la mano è una volontà sempre accesa, uno sperare di anime inquiete, un far risplendere l’orizzonte convincendo pagina su pagina. Il libro di Ernesto Anderle è un’immediatezza che si apre a riflessioni e quando meno te lo aspetti diventa viaggio di solitudine, viaggio di condivisione, viaggio d’amore.


Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.beccogiallo.it/prodotto/ridammi-la-mano-fabrizio-de-andre/

I randagi – Animali (Autoproduzione)

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Velata malinconia e indiscussa ironia per l’album d’esordio de I randagi. Un disco perennemente in bilico tra lo-fi ed elettronica impreziosito da interventi folk strampalati e sghembi, ma pieni di sostanza. I randagi, con questo progetto audio-visivo, raccontano sette storie partendo dal punto di vista degli animali. Sette quindi animali protagonisti di altrettanti racconti dal retro gusto dolce amaro in grado di scandagliare ottimamente la nostra realtà, rendendo l’ascolto per certi versi tragicomico nel suo essere reale. Animali è un disco da analizzare, la patina in primo piano viene sezionata per lasciare spazio ad una poesia in musica che incrocia la contemporaneità con qualcosa che affonda le radici nel tempo passato, con qualcosa a tratti misterioso ed enigmatico. Un album quindi che non rinuncia al contenuto, anzi, arriva a toccare profondità notevoli in un giro di naturalezza che riempie e a tratti ci scuote.


Willy Wonka Was Weird – 022016032019 (Resisto)

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Punk da cameretta anarchico e sonorizzato a dovere dove gli estremi si attraggono e danno forma e risultato ad una svolta elettroacustica capace di consentire e regalare ambienti di impagabile rarefazione. Substrati di coscienza e di voce intensificano un approccio scarno che nella sovrapposizione trovano un punto focale di veridicità e senso. Il disco di Willy Wonka Was Weird, all’anagrafe Paolo Modolo, coadiuvato da Captain Mantell, è un insieme di canzoni autoriali che mescolano grunge, rock, punk, musica folk e psichedelia cosmica in un approccio quantomai originale e del tutto personale nel favorire vie di fuga da questa nostra realtà. Il cantautore trevigiano magnetizza l’ascolto e grazie ad un noise sempre più incalzante consegna una manciata di canzoni intense, vissute e comunicative. 022016032019 doveva essere solo ed esclusivamente un disco dedicato al figlio, invece si attesta come peculiare descrizione di un mondo che si apre all’esterno, di un mondo fatto di attimi, di un mondo fatto di luce e di oscurità.


-LIBRI ILLUSTRATI – Giorgio Volpe/Paolo Proietti – Prima di dormire (Kite Edizioni)

Prima di dormire

Titolo: Prima di dormire

Autori: Giorgio Volpe/Paolo Proietti

Casa Editrice: Kite Edizioni

Caratteristiche: pag. 32, 21×29 cm., colori

Prezzo: 16,00 €

ISBN: 9788867451166

 

 

Farsi cullare dall’inverno che è alle porte. Farsi cullare da un momento, una sensazione, un rivedersi negli occhi e con gli occhi. Un addomesticarsi a vicenda che rinfranca i sogni che verranno stabilendo legami laddove nessuno potrà mai arrivare, legami che nessuno sarà in grado di comprendere. Amici da sempre, amici a piccole dosi, la giusta distanza, un aprirsi agli eventi e alla naturalità del caso, richiudersi poi alla natura per riapparire di nuovo completi, più vecchi di ieri, più giovani che mai.

Prima di dormire è un libro sugli incontri, un libro sulle relazioni, sugli affetti da curare nel corso della vita. Un abbandono e una ripresa, un addio e un arrivederci a riscoprire quella tensione che ci rende vivi. Prima di dormire vede per protagonisti una volpe e un ghiro. Due animali uniti più che mai nella bella stagione, ma divisi dal sonno invernale. Un sonno necessario che racchiude una promessa e cioè quella di rivedersi e di ricominciare in qualche modo a vivere nuovamente.

Il libro scritto e illustrato da Giorgio Volpe e da Paolo Proietti è un piccola perla nel panorama del libro d’autore per l’infanzia. L’alta qualità delle immagini e la cura dei particolari permette ad un testo, esaustivo e centrato, di smussare gli angoli della narrazione, facendo risaltare una descrizione attenta e necessaria per comprendere l’emozione che traspare dalla lettura.

Una poesia dai toni morbidi che rivive nelle pagine di un libro pieno di valori da riscoprire. Una tenera interpretazione antropomorfa di dinamiche similari a quello che ricerchiamo ogni giorno. Una sicurezza cangiante che sfida le intemperie del tempo collegando radici stabili al nostro venire al mondo. Tutto questo è Prima di dormire. Una poesia ad occhi aperti che ci accarezza, ci culla e non ci destabilizza, ma piuttosto ci rende coscienti del nostro amore custodito oltre il tempo che conosciamo.

Per info e per acquistare il libro:

https://www.kiteedizioni.it/it/libri/illustrati/prima-di-dormire

Sex Pizzul – Anticalcio (Annibale Records)

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Disco bomba metafisico punk che scruta radici profonde di fine settanta, inizio ottanta per creare a dismisura contatti terreni e sentiti in un linguaggio protoevolutivo in grado di emozionare, percepire, calpestare, rimodellare e ancorare al suolo. Il disco dei Sex Pizzul è un capolavoro di genere. Uno spaccato quotidiano che parte dal calcio per descrivere vittorie e sconfitte, perculismi vari e psichedelia convinta nell’attivare circuiti neuronali che fanno ballare che trasformano l’ascolto in una tavolozza di colori incontrollata. Anticalcio è metafora di vita, metafora di cambiamento e di raggiungimento dei nostri più lontani obiettivi. Sette pezzi sudati che fanno muovere la testa e che ci fanno incontrollatamente guardare oltre. Un disco dove il disagio è incanalato e dove l’ironia lascia il posto a qualcosa di arcano, celebrale, qualcosa che sembra percepibile, ma nello stesso tempo diventa sfuggente. Anticalcio è un disco punk dove il punk non esiste più.


Antonio Fresa – Piano verticale (The Writing Room)

Suadenti circoscrizioni atte a liberare una parabola metafisica in nome di un jazz stilisticamente ineccepibile che scruta il minimalismo e il pop con disincanto e bisogno di creare atmosfere compositive uniche. Il disco di Antonio Fresa contribuisce a creare sogni ad occhi aperti e lo fa da primo della classe grazie ad intuizioni stilistiche pregne di significati da veicolare e bisogno sempre acceso di dare in simultanea un senso a tutto ciò che viene ascoltato. Sono otto canzoni, otto inclusioni di bellezza che si muovono a ricreare acquarelli di fattura ammirevole, spaziando, ricercando, esponendo la propria anima e il proprio cuore sul palmo della mano. Piano verticale è un disco intenso che culla e conforta, da Inner life fino a Perdita il nostro riesce a ricreare emozioni da ascoltare sul far della sera.


Doriana Tozzi – B-SIDE/L’altro lato delle canzoni/Autunno (Arcana)

Titolo: B-Side/L’altro delle canzoni/Autunno

Autori: Doriana Tozzi

Casa Editrice: Arcana

Caratteristiche: brossura, 170 p.

Prezzo: 16 €

ISBN: 9788862316910

Storie dentro altre storie, più grandi e più piccole di noi. Racconti che divagano all’interno di canzoni, racconti che celano interpretazioni personali, ma piene di similitudini con quello che ci portiamo dentro, dove possiamo riconoscerci, dove possiamo stare bene, dove possiamo in qualche modo riscoprirci esseri in grado di scandagliare emozioni e di viverle come non ci fosse un domani. Partire da qui, partire oltre l’orizzonte di un brano significativo per espandere momenti, espandere importanza e aprire alla narrazione che nell’incedere si riscopre e ci fa assaporare lati nascosti e immaginifici del nostro io.

Doriana Tozzi, giornalista, critico musicale e scrittrice, apre la propria mente ai vissuti, alle infinite sensazioni che la musica, nel tempo le ha saputo dare. Lo fa con occhi nuovi. Non spiega, non analizza, non confronta. Prende canzoni importanti della musica indipendente italiana e da lì parte per creare storie in cui perdersi. L’idea di fondo: scrivere un libro per ogni stagione. Quello uscito in questo periodo riguarda l’Autunno. Il testo in questione si dipana tra malinconie introspettive e bellissime rappresentazioni traslate raccogliendone al proprio interno elaborazioni concettuali di canzoni di gruppi come Afterhours, Perturbazione, Verdena, Marlene Kuntz, Zen Circus, Baustelle, Diaframma.

L’interessante sviluppo di Doriana diventa idea alquanto originale. Un muoversi nell’underground, nel sottosuolo delle ultime decadi musicali italiane partendo dall’anima e da quei personaggi che popolano testi e note sempre udite, ma mai vissute appieno. Un’idea che nella soggettività del caso, diventa condivisibile astrazione e ripone speranze e necessità esplose grazie ad una scrittura personale, ma nel contempo coinvolgente e altamente eterogenea. La frammentazione delle parole ingloba vari piani narrativi, si cambia registro con facilità, si parla con voce leggera, altre volte con voce sospirata, altre ancora le situazioni create si mescolano ai ricordi e ai quei vissuti che non torneranno mai più.

Il libro edito da Arcana, con un’importante prefazione di Rossano Lo Mele, racchiude al proprio interno segreti ed aperture che in contemporanea riescono a dare profondità di campo mai sopita. Un ottimo gusto musicale poi rende maggiormente fruibile il lavoro. B-Side. L’altro lato delle canzoni è un riscoprirsi partecipi di un mondo che si apre pian piano trasformando, la melodia sedimentata, in qualcosa di vivo, in qualcosa che si può toccare, in un qualcosa che diventa trasposizione reale di pensieri in libertà.


Per info e per acquistare il libro:

arcanaedizioni.com/prodotto/doriana-tozzi-b-side-laltro-lato-delle-canzoni-autunno/

Gastone – (II) / (Mattonella Records)

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Suoni suadenti e circoscritti, suoni che sembrano provenire da altre galassie intercalati da passioni oxfordiane di radioteste impazzite pronte a stupire e a coinvolgere ascoltatori e curiosi di ogni ordine e grado. Tornano i Gastone con un disco stranissimo. All’interno c’è una passione viscerale per la bella musica, una passione che smembra e ricuce, una passione che in qualche modo ingloba attimi e ci consegna una prova che incrocia pop, rock, prog in un insieme onirico e a tratti psichedelico di visioni e di sogni da costruire. Pezzi come Letargo, Febbre, Invecchiando, lo stesso singolo Cristalli danno voce ad una sperimentazione di fondo che non si accontenta, ma che cerca in qualche modo di trovare un proprio punto di sfogo, un proprio punto di contatto. Un album immaginifico questo, un disco che ritrova nella poesia di anime errabonde il proprio punto di non ritorno. Bravi.