Jazz ed elettronica a ricoprire di sulfuree visioni un tentativo più unico che raro di portare la contemporaneità ad uno stadio superiore, in continua evoluzione, attraverso un suono che diventa parte integrante di un bisogno sempre vivo nel creare similitudini con la realtà che ci circonda. Il progetto sopraffino di Dj Rocca riesce a spaziare con una certa disinvoltura di fondo attraverso un suono strutturato dove le architetture poliedriche dominanti si rifanno a qualcosa di ancestrale che profuma di ambient per una sorta di colonna sonora da cinema futuro. Giovanni Guidi, Luca Roccatagliati, Joe Rehmer, sperimentano con classe la bellezza del domani e ce la consegnano all’interno di un disco notevole sotto molti punti di vista. Dance-floor, trip-hop, un po’ di house, il jazz, il digitale che si trasforma in analogico e viceversa in un continuo divenire che convince, nel panorama, spesso asfittico, delle produzioni odierne.