You, Nothing – Lonely/Lovely (Floppy dischi, Non ti seguo Records, Dotto)

Quartetto col botto che assaggia le intemperie di questi giorni dando sferzate indipendenti ad un suono da domare, divincolato e prepotentemente reale. Non semplice shoegaze emozionale, ma anima punk ad includere sonorità già ascoltate, ma sempre inclini ad una certa forma sentimentale che non disdegna il pop creando ponti, relazioni, affiatamento tra generi estrapolandone una cosa davvero interessante. Gli You, Nothing intrecciano i primi Placebo, ai nostrani Soviet Soviet grazie a muri chitarristici impreziositi da una sezione ritmica da far tremare il suolo. C’è potenza disarcionata e bellezza orecchiabile nelle otto tracce proposte. Da segnalare brani come l’apertura di Identity, Waves, Sonder, Closer a riflettere intenzioni mai banali nel creare un qualcosa di proprio, un qualcosa che sappia colpire. Lonely/Lovely è un’ottima prova circolare dove le inquietudini raccolte fanno da sfondo, sempre più vero, al bisogno di relazione e ricerca con tutto ciò che può essere interiorizzato.


Orfeo’s Dreams – You (IRMA Records)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Trip hop esistenziale che amplifica atmosfere sotterrane e si posa laggiù dove tutto sembra morire, laggiù dove la forma e la sostanza si intrecciano grazie ad architetture elettroniche di sicuro interesse per un suono internazionale ispirato da band come Portishead o Massive Attack, un suono che apre la mente ad altre circostanze ed eventualità per una manciata di canzoni che si insidiano all’interno del nostro  inconscio e non ci lasciano facilmente. Pezzi come la title track fanno da ispirazione al corollario quasi metafisico che ingloba il progetto del duo italo/lussemburghese procedendo con pezzi emblematici e tutti di caratura notevole come My Thrill o Dust che attraverso substrati di concezioni sonore ci fanno comprendere l’interezza di ciò che abbiamo ascoltato. Gli Orfeo’s Dreams sono dei sognatori, attraversano un mondo onirico in decadenza per uscirne carichi di essenzialità. Una copertina che racchiude la freddezza urbana assieme a quel qualcosa in più che ci tocca corde nascoste dentro di noi, suoni sempre precisi che in dissolvenza ricreano un’armonia che si fonde con il tempo, questi sono gli Orfeo’s Dreams: degli sperimentatori e questo basta.