Karin Ann – Side effects of being human (3 am/Artist first)

side effects of being human - Album by Karin Ann | Spotify

Dream pop in parte sognante in grado di riportarti alla realtà attraversando confini, pareti, elementi architettonici che qui si ergono nel loro massimo splendore per poter comunicare un contenuto, un bisogno, una necessità. Il nuovo di Karin Ann, musicista slovacca molto conosciuta in patria, è un disco in grado di creare elementi che vanno a parlare di questi tempi, del nostro stare al mondo. Un album che parla di post adolescenza, di diritti, di amore. Un insieme di canzoni, se vogliamo anche complesso,  in grado di intensificare un bisogno atmosferico con elucubrazioni che ricordano Lorde, Lana Del Rey incrociando la canzone d’autore moderna e il desiderio di dichiarare sempre, a pieni polmoni, da che parte stare. Solitudine raccontata e imbrigliata, quindi,  attraverso la grinta di una musicista che ha fatto del suo essere reale il punto fondamentale di una poetica oggi più che mai necessaria.


Impermeabili – Non ci siamo per nessuno (IRD/Artist First)

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Musica inglobata all’interno di schemi che di certo non possiamo dire definiti, ma piuttosto frutto di un lavoro di cambiamento continuo e necessità di affondare radici nei generi più disparati e comunque concentrici. Il disco del duo Impermeabili è un insieme autorale di bisogni sempre nuovi nel raccontare la nostra realtà attraverso uno stile che diventa emblema, uno stile che si evince nei pezzi proposti. Si passa con facilità da un folk d’autore, all’introspezione sincera, fino ad arrivare allo swing e al blues passando per il pop e attraverso tutto ciò che risulta essere necessario per parlare di un mondo in cambiamento. Tre temi centrali: l’amore, la morte e il fraintendimento, tre temi essenziali per capire una poetica che si dipana tra le nebbie moderne. Da Una mini ballata postmoderna metropolitana fino a La canzone bipolare i nostri riescono nell’intento di creare sapori e percezioni sempre nuove partendo da un mondo in dissolvenza.


 

 

Lapingra – Amore e soldi (Bassa Fedeltà/Artist First)

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Ritorno del duo formato da Angela Pomassone e Paolo Testa, ritorno raccontato attraverso gli occhi di chi scruta la realtà partendo dalla vita reale, quella di tutti i giorni, intensificando rapporti e dando un senso esplicito, sin dal titolo, a ciò che manca ai giovani di oggi: l’amore e i soldi. I Lapingra confezionano un disco fatto di canzoni che ti fanno tornare irrimediabilmente all’era post adolescenziale dove le notti sembrano non finire mai e il desiderio sempre acceso di una vita unica è il punto di contatto essenziale con quel fuoco interiore capace di bruciare all’infinito. La dilatazione del tempo poi prende il sopravvento e la velocità del mondo raccontato rappresenta un punto fermo in una poetica metropolitana che si dipana da Porco mondo fino a Ciao come ti chiami passando per pezzi come 1993,  San Calisto, Male attraversando distese di gioventù in un vortice che via via si assottiglia per scaraventarci inesorabilmente nell’età adulta. I Lapingra danno forma ad una prova d’insieme introspettiva e concentrica, un album di bisogni sul far della sera. 


Tommi e gli onesti cittadini – Mind Kontrol Ultra (Freak&Chic/Artist First)

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E’ il periodo del ritorno punk per Indiepercui, ieri sono uscite in queste pagine le recensioni dei nuovi dischi di Cattive Abitudini e Derozer, oggi parliamo di Tommi già con Pornoriviste e Sbirri che per l’occasione trova aiuto in Carlame ricordato per la presenza negli Skruigners e Discomostro e nell’altrettanto contributo prezioso di Cosi a ridare un senso ad una musica che per le generazioni anni ’90, o perlomeno la mia, ha saputo dare un forte contributo alla follia ribelle punk rock senza tralasciare l’importanza dei testi, in questo caso mai banali, ma direi caratterizzati da un’impronta naif immediata e diretta e capace di scardinare facilmente il nostro mondo attraverso canzoni davvero convincenti che si affacciano alla quotidianità con un pugno allo stomaco alle istituzioni e all’ordine precostituito in verismo di fondo che annienta e nel contempo esplora la nostra mente, attraverso un pogo incentrato sulla forza del cambiamento e del tempo che passa, un pogo che ritorna in questo album a ricordare alle nuove generazioni ciò che è stato, lontano da classificazioni folk attuali, riscoprendo l’energia viscerale che ha contaminato il nostro essere e ribadendo ancora una volta un’esistenza che si prefigge di andare oltre le mode del momento.