GiuMont – Across the river (Ars Spoletium)

Cantautorato in rock che si staglia all’orizzonte incrociando attimi che rosseggiano e parlano al cuore con voce graffiante, con voce che vuole comunicare uno stato emozionale apparentemente infinito. Il disco d’esordio del cantautore GiuMont, all’anagrafe Giuliano Montori, riesce a toccare le corde dell’anima attraverso una musica folk che parte dall’Irlanda e arriva sino al delta del Mississippi facendoci assaporare, in modo delizioso e convincente, un modo di fare musica del tutto naturale, un modo di fare musica proprio di chi ha radici profonde, di chi è capace di ascoltare, di chi riesce ancora a stupirsi davanti ad un disco ben fatto e ben soppesato. Across the river guada l’acqua dei nostri pensieri interiori grazie a dieci pezzi omogenei che riescono a dare continuità e veridicità ad un album capace di ricercare perennemente una strada da seguire. Una strada ritrovata laddove tutto sembrava essere perduto.


Ferro Solo – Almost Mine: The Unexpected Rise and Sudden Demise of Fernando – Pt. 2 (Riff Records)

Prosecuzione naturale del volume uno attraverso suoni che riempiono l’etere di polvere e sudore e imbrigliando luce capace di diventare bisogno di scoprire e portare avanti un pensiero, un mondo, un concetto. Torna Ferro Solo. Torna con un disco fatto di rabbia e sporco blues che non si accontenta, ma che piuttosto intona un inno alla vita attraverso un’elaborazione concettuale di speranze da conquistare e pezzi di cielo su cui scrivere una parte del proprio pensiero, una parte interiore pronta a decollare. L’album del nostro conclude forse un percorso di unione e comunione con un qualcosa di viscerale, di autentico e di prezioso. Le tracce sembrano coordinate per implementare energia ascolto su ascolto perpetuando un’idea di luminescenza che contrasta con l’oscurità che avanza, con l’oscurità che tentiamo di combattere giorno dopo giorno. Il secondo Almost Mine colpisce quando meno te lo aspetti e intensifica un mondo in decostruzione permanente attraverso una musica sincera e forte interiormente.


-FUMETTI- Eliana Albertini – Malibu (Becco Giallo)

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Titolo: Malibu

Autrice: Eliana Albertini

Casa Editrice: Becco Giallo

Caratteristiche: brossura, 160 pp.

Prezzo: 18 €

ISBN: 9788833140728

Storie di provincia, storie che riassumono concetti incastonati in momenti, in istantanee vissute, momenti di periferia raccolta dove la pianura inghiotte, dove i canali a confine dei campi si stagliano a delineare in modo marcato uno spartiacque, un confine tra chi esiste e chi non c’è più. Malibu è un racconto corale, un racconto multistorie che riassume la vita di tutti i giorni nel Polesine, tra un contaminarsi di regioni e di spazi da guadagnare, di incidenti da percorrere e vita da travolgere.

Racconti quindi, momenti, ricordi soprattutto che possono essere naturale prosecuzione di ciò che è stato e di ciò che deve ancora avvenire. Discoteche, luna park, argini da percorrere sono l’emblema di una generazione nata in un mondo che ha bisogno di essere raccontato per poi essere ulteriormente sezionato e preso in considerazione, preso non a modello, ma piuttosto fotografato per poi essere cambiato, intrappolato per rinnovarsi anche se alla fine non riesce a cambiare mai.

Questa perla incastonata nella nebbia padana, ideata e scritta da Eliana Albertini, è una vertiginosa conquista di spazi che diventa narrazione fluida e fluviale. Raccoglie il nostro essere provinciali e lo riporta su carta grazie ad un disegno asciutto, ma nel contempo necessario. Un disegno che crea il movimento nella staticità dei luoghi comuni e impreziosisce i respiri di questi e altri corpi attraverso spezzoni di realtà percepibili e in perenne decostruzione.

Ragazzi di vita, ragazzi in espansione, post adolescenze trasportate dal rumore delle auto. Trasportate da una nauseabonda quotidianità che si fa vicenda su strade infinite, ripercorrendo le sembianze di un nostro voler essere ciò che non saremo mai.

La storia, pubblicata da Becco Giallo dopo Luigi Meneghello, apprendista italiano, si inserisce in un contesto soggettivo e personale di rara intensità. L’introspezione esplode come rabbia sopita riuscendo a cavalcare un’umanità apatica, un’umanità che va a puttane e che non si riscopre capace di vedere, ma piuttosto vegeta nella propria ottusa cecità. Eliana Albertini è un’autrice davvero forte. Una giovane promessa di ciò che sarà.


Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.beccogiallo.it/prodotto/malibu/

Belzeboss – L’ora dell’acquario (New Model Label)

Cantautorato senza peli sulla lingua che parla a gran voce di una quotidianità criptica e separata da ogni qualsivoglia forma di perbenismo in un tessuto sociale da ricomporre e da far nostro. Il disco di Belzeboss, all’anagrafe Paolo Capetta, consolida un amore verso un racconto, verso la prosa, verso una protesta che diventa parte di un abisso da esplorare e si rifà inevitabile al mondo circostante attraverso una canzone d’autore poderosa e sporcata da un blues sempre pronto ad accendere, sempre pronto a regalare emozioni pezzo su pezzo. Il disco, prodotto da Alberto Nemo che lo vede protagonista anche degli arrangiamenti, è un viscerale impianto di bisogni che produce sudate cosmiche ben proiettate in questa nostra vita. L’ora dell’acquario è un album per chi è alla ricerca di un’immediatezza contaminata e ricca di rimandi, ma altamente corrosiva e mai amante delle mezze misure.


Artura – Massive scratch scenario (Matteite Records/New Model Label)

album Massive Scratch Scenario - Artura

Disco che ricerca sperimentazioni elettroniche e psichedeliche cadendo all’interno di una generosità d’insieme sovrapposta e mirante oltre il confine in un’attesa simultanea che scardina pensieri e rinvigorisce anime e speranze. Il nuovo degli Artura, ad un anno da Drone, intensifica quel rapporto tra uomo e macchina attraverso un uso di un’elettronica che diventa ricerca, diventa sogno e parallelismo d’insieme per un insieme di pezzi che campionano voci e ributtano al suolo una circostanza necessaria per comprendere al meglio le forme costruite. Massive scratch scenario è un disco complesso e davvero unico nella sua totalità. Non cede alla massificazione, ma si migliora ascolto su ascolto. Le sovrapposizioni sonore ricreate aprono a spazi siderali e da Smell fino a Koko i nostri camminano sulla strada impervia della novità perpetua con uno stile, una classe e una vivacità elaborata e unica.


Alex Cremonesi – La prosecuzione della poesia con altri mezzi (Riff Records)

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Fenomenale accesso alle intemperie del tempo attraverso una musica sostanzialmente sopraffina che riesce nell’intento morbido e coeso di andare oltre schemi prestabiliti stabilendo progetti con l’ascoltatore, progetti di rinascita. Il disco di Alex Cremonesi è sottile bisogno di interpretare i nostri tempi attraverso un’energia cantautorale e psichedelica ben levigata al suolo e perpetuata nella ricerca, nell’esigenza contemporanea di ristabilire legami, ristabilire forme e pensieri. Rarità quindi incapsulate in una forma canzone desueta che ricorda il primo Marco Parente o le sperimentazioni di Benvegnù in un intreccio di altisonante parabola letteraria e sghemba percezione di vita. Una musica non per tutti questa, per fortuna. Una musica che si riscopre in questo La prosecuzione della poesia con altri mezzi come guida cardine di un pensiero filosofico acceso che si fa cantautorato fuori dagli schemi attualmente imposti.