Diffusioni di rock sporcato dal pop per il nuovo dei Belladonna, disco che abbraccia in costante ricerca una bellezza che al loro sesto album sembra non tramontare mai, ma piuttosto è capace di misurare posizioni esemplificative attraverso un suono unico e dalla forte presa concentrica. La band romana abituata a prestare canzoni in numerosi colonne sonore, film e spot negli Stati Uniti si dimostra all’altezza di una nuova prova registrata completamente in presa diretta che racchiude un’angoscia esistenziale ben espressa in pezzi come Free o Astronomer of life attraversando atmosfere cinematografiche intrise di significati e passione per un qualcosa che luccica, ma a cui non riusciamo a dare un nome. I pezzi, dal forte sapore internazionale, sono l’esemplificazione di un percorso davvero interessante e dalla forte connotazione artistica per un album d’insieme che si sviluppa attraverso un flusso emozionale davvero potente e in stato di grazia.