Massimo Valentini – Nudo (ABEAT Records)

Ascoltare la musica di Massimo Valentini è un po’ come concentrare l’intero suono del mondo all’interno di un disco dove strumenti mai in dissoluzione diventano elemento portante per creare architetture sonore che stupiscono e si fanno colonna sonora di un film chiamato vita che ci vede protagonisti, a volte inconsapevoli, del nostro continuo migrare. Nudo è una sorta di inno interiore che parte dalle nascoste visioni di un universo senza barriere capace di abbracciare contemporaneamente costruzioni che diventano portanti e cariche di luce. Il nuovo di Massimo Valentini è complessità difficile da ricreare. Un’orchestrale estasi mai compiuta che sposa il concetto del vuoto e del pieno alla perfezione, riuscendo ad inglobare la musica araba con le progressioni rock inglesi degli anni settanta fino a convogliare in una sofisticata ampolla jazz da cui far emergere una bravura sorprendente. Nudo è un album pregno di voci e di mondi da interpretare, un insieme di tracce avvolte nel mistero di un sogno meraviglioso.