Enjoy the void – Enjoy the void (Autoproduzione)

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Suoni sopraffini e culturalmente internazionali si espandono nella proposta degli Enjoy the void, un disco di rock atmosferico che mira all’eleganza del classico pur concedendosi spazi di aperture alla sperimentazione abbracciando gli anni ’90 come non mai e intrappolando all’interno della tela in divenire attimi di vita concentrica e di sostanziale interesse tra architettoniche presenze chitarristiche e quel bisogno di comunicare modernità con un’elettronica mai banale, ma piuttosto sedimentata e usata con parsimonia. Enjoy the void è un disco pieno che si fa riascoltare senza dare nulla per scontato, ma piuttosto ingabbiando la presenza costante di una canzone pop contaminata a dovere e ben amalgamata con la forma che non è soltanto apparenza, ma piuttosto intenzione. Tra i Counting Crows, Lenny Kravitz e le evaporazioni di David Sylvian i nostri si affacciano al mondo con malinconie sfocianti attesa, ebrezza mattutina pronta a rinfrancare la sera, melodie oltre le righe che non danno nulla per scontato, ma piuttosto creano un flusso, un andirivieni, un moto ondoso di sogni e speranze che racchiudono vita. 


MinimAnimalist – WOK (XO La Factory/Cabezon Records)

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Duo composito ad intessere relazioni e trame con una musica esplosiva che rinfranca ogni tipo di amplificatore posto al massimo volume in un bisogno essenziale di spolverare palchi e incedere grazie ad una psichedelia blues attraverso il nostro tempo per come lo conosciamo. I MinimAnimalist confezionano una prova esplosiva e potente che ricorda le elucubrazioni di band come Bud Spencer Blues Explosion passando per i Verdena e toccando vertici sonori alla White Stripes e alla QOTSA confinati però in territori nostrani in un classico apparato di esigenze che si mette a disposizione per dare un punto di vista innovativo, per concretizzare storie che trasudano vite e si fanno voci narranti nell’ascolto di questo WOK, di questa mistura cucinata assieme di bellezza e di forza aggiustata a dovere. Pezzi, canzoni come Ing.Giannino, Hai già vinto, Elefante, Giuda, Disturbo tripolare non passano di certo inosservate, anzi permettono all’ascoltatore di entrare all’interno di un mondo nebbioso, ma nel contempo concreto, dove il sudore si mescola alle gocce di pioggia e dove il pensiero, il nostro pensiero in dissoluzione è l’unica arma che abbiamo per affrontare il domani.