Lunar Dump – Lipo (Xo La Factory/Dischi Soviet Studio)

Lunar Dump - Lipo

Ritorna con un Ep sospeso il duo elettronico veronese composto dai fratelli Camponogara. Ritorna attraversando lo spazio e l’etere grazie ad una materia fluida e in divenire capace di sorreggere prestazioni preziose ad annoverare bellezza ascolto su ascolto. Molti spiriti affini per i nostri. Dai Can fino agli Air passando per l’inclusione magmatica dei Massive Attack grazie ad uno spogliare, di orpelli eccessivi, una musica fatta, prima di tutto, per stupire. Ne esce un disco elegante, mai banale. Un album, il terzo questo, dove la sperimentazione la fa da padrone e dove la leggerezza nel creare traspare ascolto su ascolto. Da Psycositar (flow) fino a Waterfall questo breve e intenso EP sa donare coordinate esaustive per colpire al cuore e impressionare in modo del tutto naturale.

LUK – Nove sigarette (XO la factory)

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Intense visioni rapide che scindono la quotidianità e ci riportano a piede sospinto all’interno di un mondo fatto di veridicità e solitudine, di un mondo dove le illusioni crollano con la prima nebbia del cuore e si aggiudicano spazi nuovi per recuperar nuovi respiri. Il disco di Enzo Colursi è un pugno allo stomaco moderno che mescola elettronica e cantautorato attraverso una voce potente e interiore, una voce che riesce a comunicare grazie a queste nove sigarette che sono spaccati di vita e riescono con lucidità invidiabile a raccontare e a raccontarsi. Nove pezzi quindi che corrono guardando la città che ingloba, la città che non risparmia, ma diventa punto di partenza per rinchiudere introspezione e rabbia, bisogno di uscire dagli stereotipi, ritornare a vivere. Da Il centro di Bologna alla stessa title track il nostro costruisce una prova di valore che sfiora le anime errabonde di questa nostra realtà.


Walter Celi – Blend (XO La Factory/Cabezon Italy)

album Blend - Walter Celi

Cascate di colori in simultanea trasformano un pop stagionale in qualcosa di fresco e deciso capace di sorprendere ascolto su ascolto vibrando attesa per i giorni a venire. Il nuovo di Walter Celi è un concentrato autoriale di passione mescolato ad un’intraprendenza che miscela passato e futuro in un suono fondante e veloce nello scardinare i limiti precostituiti. Il nostro, con dimestichezza da primo della classe, intavola un dialogo soul, electro, r’n’b, sporcato da un pop che non diventa mai banale, ma piuttosto si fa suono di ricerca oltre i confini italici. Ricerca internazionale che suona ampia, elegante, mai autoreferenziale. Un mescolanza che già dal titolo, Blend, è un presagio di ciò che verrà, di ciò che andremo ad ascoltare. Le canzoni si susseguono in modo ampio, arioso, concedendo spazio, allargando culture. Due piccoli posti per Perso e Libera, cantate in italiano, aprono a sintonie esterofile dove il nostro si concede a tutto tondo. Ciò che ne esce è un disco pieno che porta con sé i colori dell’arcobaleno. Un album speciale capace di andare oltre. Un insieme di pezzi catalizzatori, unici.


I funketti allucinogeni – Ombre (Xo La Factory/Cabezon Records)

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Funk stradale sotterrato al suolo e pronto a scoprire un mondo lisergico e aperto a cambiamenti che si discosta dal circostante per ampiezza di vedute e capacità originali di ponderare l’ascolto per trovare nelle ombre della vita luce oltre ogni cosa. I funketti allucinogeni, un nome un programma, costruiscono un’impalcatura davvero solida in questa prova, reagendo al mondo esterno in modo del tutto inusuale, implementando un groove sopraffino senza strafare, ma piuttosto sacrificando l’inutile per ampliare vedute assestate da solide basi. Ombre è il primo EP della band proveniente dalla provincia di Brindisi e grazie ad un suono ricercato e curato riesce ad impreziosire una prova davvero interessante sotto molteplici punti di vista. Da Show me the road fino a Ombre i nostri ci regalano un disco che sa stupire e sa convogliare il necessario all’interno di una manciata di canzoni suonate come non ci fosse domani. 


gimlii – Interweave (Xo la factory)

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Intrappolata in una teca di cristallo, tra le montagne siderali e le profondità desertiche, gimlii colora di tinte allucinogene e sintetiche un quadro d’insieme a formare tracce che si dipanano attraverso questo e altri futuri possibili in una coesione e in una immortale eleganza ben scandita dall’incedere del tempo. Interweave intreccia i Radiohead di Kid A, Lali Puna, i Sigur Ros, intreccia la malinconia e l’introspezione a qualcosa di più asettico, ma comunque ben amalgamato in un’elettronica di confine davvero essenziale e da brividi, ascolto dopo ascolto. Il disco della nostra trasforma il minimale in essenziale partendo da wols fino a 0909, passando per be too kind e PLUG in una musica dell’anima che consola e riappacifica, accarezza ed eleva attraverso un cuore che ricerca la propria strada, un cuore che sembra non voler fermarsi mai, tra gli anfratti di questi labirinti che tanto ci appartengono e tanto ci allontanano dal nostro essere interiore.


MinimAnimalist – WOK (XO La Factory/Cabezon Records)

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Duo composito ad intessere relazioni e trame con una musica esplosiva che rinfranca ogni tipo di amplificatore posto al massimo volume in un bisogno essenziale di spolverare palchi e incedere grazie ad una psichedelia blues attraverso il nostro tempo per come lo conosciamo. I MinimAnimalist confezionano una prova esplosiva e potente che ricorda le elucubrazioni di band come Bud Spencer Blues Explosion passando per i Verdena e toccando vertici sonori alla White Stripes e alla QOTSA confinati però in territori nostrani in un classico apparato di esigenze che si mette a disposizione per dare un punto di vista innovativo, per concretizzare storie che trasudano vite e si fanno voci narranti nell’ascolto di questo WOK, di questa mistura cucinata assieme di bellezza e di forza aggiustata a dovere. Pezzi, canzoni come Ing.Giannino, Hai già vinto, Elefante, Giuda, Disturbo tripolare non passano di certo inosservate, anzi permettono all’ascoltatore di entrare all’interno di un mondo nebbioso, ma nel contempo concreto, dove il sudore si mescola alle gocce di pioggia e dove il pensiero, il nostro pensiero in dissoluzione è l’unica arma che abbiamo per affrontare il domani.