LeBron Johnson – Anonymous (Bajun Records)

LEBRON JOHNSON - Anonymous - Radiocoop

Musica di strada complementare ad un’esigenza di sentire lo scorrere interiore del sangue attraverso una perenne contaminazione di momenti, stili, sovraincisioni funk materiche di stampo blues e in continuo movimento. Il disco di  LeBron Johnson suona in modo formidabile sin dalla traccia d’apertura. Un album maturo, vivo e reale. Passato e presente che si intersecano nel creare qualcosa che valga la pena assaporare. Un concentrato di energia che trova nel soul e nel primo rock sperimentale di Hendrix la chiave di volta per far rinascere contesti contenuti nell’attualità. Anonymous è un disco ambizioso e nel contempo diretto. Un insieme di tracce dove la produzione di Riccardo Rinaldi già con Sud Sound System, Neffa, Colle Der Formento è di essenziale importanza per far uscire il massimo da una già potenza notevole sia a livello poetico che compositivo.  LeBron Johnson, con la sua band, ci fa ballare e lo fa grazie ad una qualità globale davvero sorprendente.


Marta Dell’Anno – Tempo di metamorfosi, di Sante e di Madonne (Controra Records di MID SIDE aps)

MARTA DELL'ANNO - Tempo di Metamorfosi, di Sante e di Madonne - Radiocoop

Puzzle emozionale cucito addosso allo scorrere del tempo in grado di amplificare vedute all’interno di un diario di vita dove sensazioni, stati d’animo, momenti che non torneranno più si incrociano per inglobare strade di mondo, strade di vita, strade di un essere oltre ogni cosa. Il nuovo di Marta Dell’Anno, il settimo disco per la precisione, è un lavoro stratificato capace di mescolare lingue e vissuti all’interno di un sentiero perennemente in salita, ma ricco di soddisfazioni, dove jazz, musica d’autore, world music, prog si fondono per creare una sorta di magia da respirare. Dodici acquerelli disegnati attorno ad un accostamento cromatico fatto di vicoli baciati dal sole, notti infinite e poesia in musica che convince per solidità e maturità raggiunta nel corso del divenire. Tempo di metamorfosi, di Sante e di Madonne non è solo una lezione di stile,  come potrebbe ricordare, per certi versi, la musica della nostra, ma piuttosto un’esigenza interiore di raccontarsi amalgamando l’originalità con quel qualcosa in più tipico di chi la musica oltre che farla, la sente.