Nuovo disco per la decennale carriera della band triestina che giunta ad un nuovo punto della propria percorrenza alza il tiro dando vita ad un lavoro che mescola una moltitudine sonora di ballate importanti che acquistano il loro splendore direttamente dagli anni ’60 passando al pop, fino al garage rock più sporco e ruvido capace di graffiare e far saltare al primo ascolto.
Tanto cuore e tanta anima dicono i nostri, io aggiungerei anche tanta bravura nel sapere incastonare i numerosi tasselli che caratterizzano questo album, dandogli una forma sempre nuova e cangiante, fresca anche se in qualche modo con un occhio che guarda al passato.
In queste undici canzoni si ascoltano echi di Hendrix, dei Beatles e dei Led Zeppelin senza tralasciare l’importanza che i nostri hanno saputo guadagnarsi oltre oceano, dove i loro pezzi, in passato, sono stati scelti tra le proposte di importanti tv americane.
Un disco proiettato quindi verso il futuro e nello stesso tempo verso il passato, un album elegante e ricercato, capace di essere diretto e raffinato, pronto a conquistare qualche palato esigente, laggiù oltre il mare che conosciamo.