VALENTE- Radio sky (Dischi soviet studio)

VALENTE - RADIO SKY - TuttoRock Magazine

Torna la soppesata new wave di VALENTE ad incidere, sui solchi del presente, quella bellissima nostalgia per il passato che sembra non morire mai. Radio sky respira gli anni ottanta in modo fantastico e del tutto personale, riuscendo a recuperare sensazioni e stati d’animo per imbrigliarli, poi, all’interno di un album fatto per conquistare la contemporaneità in un gioco di luci e ombre che ammalia. VALENTE ci regala un disco che si affaccia sul quotidiano. Un insieme di tracce per palati raffinati  che riesce a perpetuare significati attraverso suoni ben idealizzati e trasformati per concepire, nel nulla che avanza, un suono, un’aspirazione, un grido che diventa risveglio nella mediocrità. La title track suona magnetica e riesce a lasciare il dovuto spazio a canzoni riuscite come Fly, Bring back the magic, Walls of love, A dance in the night per un risultato d’insieme ben calibrato che mescola passato e futuro, sogno e realtà.


Federico Fiamma – Fuori stagione (Autoproduzione)

Fuori stagione

Musica d’autore impregnata di bellezza si affaccia all’interno del mosso mare dell’animo umano attraverso canzoni che fanno dell’introspezione e della ricerca la chiave raccolta per mescolare la meraviglia e quell’esigenza, sempre reale, di voler costruire oltre le apparenze del momento. Il giovane musicista abruzzese, assistito nella produzione e negli arrangiamenti da Carmelo Pipitone dei Marta sui tubi, da alla luce un album che racchiude al proprio interno una sorta di particolarità costruita per accendere di speranze suoni e volontà cariche di pathos e atmosfera. Propositi in divenire a ristabilire un contatto necessario con la vita di tutti i giorni senza apparire omologato. Sono nove canzoni partorite in tre lunghi anni di chiusura. Pezzi che fanno dell’estetica suadente un punto di certo a favore per il nostro che si muove con disinvoltura da Cambierò fino a Ventidue per un risultato d’insieme multiforme, a tratti emozionante.


Ottodix – Arca (VREC Records)

Disco multiforme contemporaneo che affronta le cangianti moltitudini del momento attraversando l’etere con suoni a profusione che fanno dell’elettronica un punto di partenza e mai d’arrivo e ottimizzando le aspettative grazie ad un elegante produzione che oltrepassa i mondi fantascientifici riuscendo a comunicare nuove e presenti visioni. Torna Ottodix, artista a tutto tondo, con il suo nuovo e personale album, l’ottavo, prodotto per l’occasione da Flavio Ferri dei DeltaV e registrato con il pianista Loris Sovernigo. Un album di luce e oscurità dove l’attesa per quel che sarà diventa attimo irrimediabilmente unico per tentare di condividere riflessioni da portare dentro al proprio stare. Arca sembra raccogliere speranze e futuro perennemente incerto in un disco fatto e cesellato come concept a rincorrere desideri inespressi da concretizzare. Quindici momenti sonori. Quindici pezzi che costituiscono un viaggio personale che inevitabilmente tocca ognuno di noi in un continuo cercare quell’eterna forma di bellezza che ci rende unici.


Marongiu & I Sporcaccioni – Welcome to Bisiacaria (Boogie Records)

Welcome to Bisiacaria

Imprevedibilità soppesata al filo delle radici fa da contraltare ad un rock che guarda ad un’internazionalità sospinta nell’attrarre seguaci e nel costruire una storia fatta di sudore e amore per la propria terra. Il nuovo, quinto disco, dei Marongiu & I sporcaccioni non tradisce e non delude le aspettative, rimescolando le carte in tavola e riuscendo a dare nuova linfa vitale ad un sound sicuramente già sentito, ma particolarmente e perennemente invitante. Il rock dei nostri è un rock che trova nel dialetto bisiaco, una parlata venetizzata, ma che si parla nel Friuli, una forma espressiva colorata a comporre canzoni che narrano la quotidianità. Storie allegre, storie tristi, malinconia da respirare, cose nuove da vivere. Sabato sera, Mula bisiaca, Furgoncino, Femo l’amor, Istria, sanno costruire architetture sonore da osteria pur mantenendo un filone narrativo e culturale elevato. Welcome to Bisiacaria è un inno al perdersi e al ritrovarsi, un disco che guarda la gente in faccia, ne odora il presente, ne assapora la forma e i contrasti grazie ad un vestito goliardico indossato per vivere il reale.