RadioSabir – Cunti e Mavarii pi megghiu campari (Dcave Records)

Evoluzione del progetto Niggaradio per un disco profondo che parla dei problemi della nostra quotidianità attraverso una commistione intelligente di generi che guardano alla world music ammiccando al dub, al blues e a tutti quei movimenti naturali che ci portano ad essere parte di un tutto in continua evoluzione. Ci sono radici da coltivare. Momenti introspettivi che guardano al suono della ragione e fanno del momento interiore la chiave di volta per comprendere da dove veniamo e dove vorremmo andare. Dentro a questa complessità ci sono i sentimenti e il bisogno di cambiare, la sostanza raccolta e l’essenzialità dei significati da veicolare. Pensiamo all’apripista ‘Na buttigghia i vinu, passando per Voodoo Med, Ci voli tempu, l’efficace ‘A rivoluzione un si fa chi social, fino ad approdare ad ampi territori nel finale con pezzi come E resta ‘cca e Seggia Sghemba. Il progetto RadioSabir, riesce, con assoluta naturalezza, ad incrociare mondi diversi per un risultato d’insieme sempre all’altezza delle aspettative e carico di modernità da veicolare.


Ketty Teriaca – Da lontano (Anaglyphos Records)

Da lontano", note d'amore e d'amicizia di Ketty Teriaca: «Un omaggio a mia  madre» - SicilyMag Musica

Introspezioni sonore che attendono l’alba di un nuovo giorno si affacciano al crepuscolo della vita con sinuosa atmosfera ricreata a riconvertire le emozioni attraverso note che suonano come le sfumature di questo nostro tempo. Il nuovo di Ketty Teriaca affronta il minimal piano in modo concettuale, cercando di trovare, nelle collaborazioni essenziali, un punto di svolta necessario per fare della poetica musicale un punto da cui sempre partire. Quindici pezzi firmati da otto compositori e musicisti ad intessere trame variegate di una musica che non riscontrerà mai il peso degli anni, riuscendo a creare, con maestria ed efficacia, un universo di sostanza che si muove con disinvoltura tra i mondi di Einaudi che incontrano l’oriente di Joe Hisaishi e del compianto Ryūichi Sakamoto fino a ritornare in Europa con le composizioni di Yann Tiersen per un risultato d’insieme davvero curato nei minimi dettagli e di notevole e pregevole fattura.