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Urgenza espressiva intrappolata all’interno di gabbie mentali dove costruire un futuro migliore del peggiore trovato. Espressioni di tempo che disorientano per ampiezza sonora e costringono l’ascoltatore a destabilizzanti cavalcate di chitarre distorte a modificare gli spazi di abbandono per generare una musica notturna e incazzata dove assaporare le luci che inesorabili scorrono ad alta velocità. Prospettive quindi di inclusione costringono l’ascolto di sentimenti espressi attraverso una musica che riesce ad incapsulare generi e sottogeneri, dal rock duro e puro passando per lo stoner e il punk in un sodalizio musicale che comprime e riaffiora quando meno te lo aspetti in una forma canzone dal sapore internazionale e soprattutto ben riuscita. Il nuovo EP dei Flying disk è un pugno al perbenismo di facciata. Un’escalation emozionale capace di portarci su territori che riflettono questa realtà e con bravura davvero raffinata, i nostri, riescono ad incontrare un suono personale e ben amalgamato che convince per intensità e passione. Bravi davvero.
Una corsa contro il tempo, contro tutti, alla velocità della luce. Una corsa fulminea. Il movimento, l’atto irrefrenabile, la lepre che sfida il mondo intero, la lepre che si tuffa nella fantasia per cercare uno sfidante, qualcuno da battere per arrivare al traguardo solo per il piacere di provare l’ebrezza della vittoria, per dimostrare, all’universo, il suo valore.
Catapultato nel mondo delle fiabe, questo curioso essere, sarà il protagonista indiscusso di una gara dove altri animali, tra cui una vecchia tartaruga e personaggi del mondo della letteratura per ragazzi si incontreranno, in modo fortuito, sul cammino della nostra lepre. Sarà un fondere elementi che già conosciamo con una storia moderna e ricca di spunti di riflessione dove la metafora dell’arrivismo della nostra civiltà è genialmente narrata con un espediente originale e unico.
Eva Montanari non ha bisogno di nessuna presentazione. Tra le più importanti scrittrici di illustrati per l’infanzia, riconosciuta non solo in Italia, ma anche all’estero, riesce, con bravura indiscussa, a portare il lettore in una foresta da fiaba.
Un bosco fitto popolato da Cappuccetto rosso, Hansel e Gretel, La bella addormentata. Personaggi necessari per veicolare il significato del racconto. Personaggi unici, principali, inscindibili con il resto della narrazione. Elementi di distrazione per la frettolosa lepre che ambisce alla vittoria, ma nel contempo protagonisti del nostro esistere, del nostro assaporare il momento, del nostro ascolto.
E’ facile immedesimarsi a volte con la lepre, altre con la vecchia tartaruga arrugginita. Il testo proposto ci dona numerosi spunti di riflessione e inevitabilmente il nostro stare raccoglie, involontariamente, tutta quella serie di particolari che fanno viva l’immagine di noi alle prese con una realtà che ci svela le nostre fragilità, i nostri errori.
Più veloce di tutti è una sorta di inno all’umiltà e alla lentezza. Un libro che sottolinea come sia importante, oggi più che mai, fermarsi per percepire appieno ogni esperienza che la vita ci offre. Un modo originale per raccontare la fretta di questo tempo dove la parola competizione è sinonimo di contemporaneità. Una narrazione che nella sua qualità intrinseca sprigiona valore ad ogni lettura.
Una corsa a perdifiato tra le pagine di un cartonato gigante nel tentativo di fuggire da mostri spaventosi, orripilanti, ma nel contempo divertenti e ironici. Una corsa a più non posso nel mondo delle fiabe che conosciamo, ad estrapolare dalla magia orale che ci viene raccontata, un momento di condivisione alternativa dove i protagonisti non sono più i personaggi dei racconti della nostra infanzia, ma in qualche modo siamo noi stessi alle prese con le nostre paure interiori.
Un bambino, per fuggire dai mostri che lo inseguono, si rifugia all’interno di tre case conosciutissime. La casa di mattoni dei tre porcellini, la casetta di dolciumi della strega di Hansel e Gretel, il castello fatato della bella addormentata nel bosco. Luoghi sicuri, illustrati e caratterizzati in modo esemplare, ricchi di particolari preziosi. L’interno delle rispettive abitazioni è costruito ad arte ricorrendo all’uso di finestrelle che si possono sollevare e permettendo di esplorare ulteriormente un mondo che diventa forma e sostanza in una sorta di quarta dimensione da vivere in prima persona.
L’idea geniale di fondo è corredata da una magnifica stampa e impaginazione. Un libro ad alto tasso esperienziale dove la paura e poi il coraggio, sono ingredienti fondamentali per capire significati di un testo di certo non banale che nasconde, dietro la patina di ilarità, un universo fatto di inconscio e di superamento del timore in un susseguirsi vivace di avventure che costituiscono l’impalcatura di un grande cartonato non solo da leggere, ma da percepire.
Edito da Franco Cosimo Panini e scritto dall’autrice e illustratrice francese Clotilde Perrin, AAH! Un nascondino mostruoso aiuta i più piccoli ad affrontare le paure che caratterizzano l’infanzia. Lo fa in modo acuto ed intelligente grazie ad un uso curioso dello svolgersi della narrazione e grazie anche ad una forma-gioco fatta di azione e movimento Un libro capace di costruire realtà partendo dalle conoscenze dei bambini e sperimentando, attraverso diversi linguaggi, il gusto della scoperta, il piacere di perdersi per poi ritrovarsi più grandi e consapevoli.
