Flying disk – In the heart of the city (Araki Records/Forbidden place records/Urgence disk/Karma conspiracy)

FLYING DISK - In The Heart Of The City

Urgenza espressiva intrappolata all’interno di gabbie mentali dove costruire un futuro migliore del peggiore trovato. Espressioni di tempo che disorientano per ampiezza sonora e costringono l’ascoltatore a destabilizzanti cavalcate di chitarre distorte a modificare gli spazi di abbandono per generare una musica notturna e incazzata dove assaporare le luci che inesorabili scorrono ad alta velocità. Prospettive quindi di inclusione costringono l’ascolto di sentimenti espressi attraverso una musica che riesce ad incapsulare generi e sottogeneri, dal rock duro e puro passando per lo stoner e il punk in un sodalizio musicale che comprime e riaffiora quando meno te lo aspetti in una forma canzone dal sapore internazionale e soprattutto ben riuscita. Il nuovo EP dei Flying disk è un pugno al perbenismo di facciata. Un’escalation emozionale capace di portarci su territori che riflettono questa realtà e con bravura davvero raffinata, i nostri, riescono ad incontrare un suono personale e ben amalgamato che convince per intensità e passione. Bravi davvero.


Flying Disk – Urgency (Brigante/Scatti Vorticosi/Edison Box)

L'immagine può contenere: notte e spazio all'aperto

Urgenza di definire l’indefinito attraverso canzoni che recuperano un’anima grunge per trasportare nel nostro cuore un rock dal sapore dei novanta intercettato da qualcosa di più moderno e attuale. Urgency non lascia scampo e non lascia tregua senza trovare via di fuga in un cammino sonoro che abbraccia l’anima dura e stoner di un rock che vira verso territori stoppati e meno delineati, ma carichi di un forte appeal emozionale e costruttivo. Flying disk rincorre alla velocità della luce territori inesplorati e concentrici dove la definizione di spaziale va oltre le galassie conosciute valicando umori di un’epoca malata e il desiderio di rivalsa dalle costrizioni perenni. Da One way to forget fino a 100 days i nostri confezionano un lavoro compatto e davvero importante, dal forte sapore internazionale per un trio che trova nell’energia il proprio punto di raccolta; l’insperato da ricercare nella vita di ogni giorno. 


Flying Disk – Cricling Further Down (Etichette varie)

Sporchi e laceranti impressi di quel petrolio vivo che ti colora di nero e ti fa sembrare un altro, una persona diversa davanti alle avversità della vita.

Un progetto complesso e prodotto da numerose etichette punk hardcore della penisola, diciamo anche tra le migliori, che investono per far smuovere aspirazioni che guardano con piglio deciso ad una evoluzione dell’indie rock nostrano.

Hardcore che però si sente in dissolvenza, perché i nostri ascoltano molta musica e si capisce dalle influenze anni ’70 con Black Sabbath, passando per il grunge dei ’90 di Melvins e Soundgarden.

Un disco pieno di rabbia e abbandono, crescente nella metamorfosi che subiscono gli otto brani nel corso dell’ascolto.

Quando meno te lo aspetti il cambio si fa sentire, quasi un cambio musicale che immortala serenità scomparse per lasciar spazio al fragore quotidiano.

Immedesimazione quindi allo stato puro, ascoltare pezzi come Scrape the bottom o Martina’s Shoes tanto per citarne due per capire la voracità che ha questo trio insaziabile di comprendere nell’essenza le difficoltà della vita.

Gran prova di coraggio, in tempi come questi, per i Flying disk, portatori di un suono che non ha definizione, ma potrebbe essere esso stesso un fattore in divenire per generazioni future.