Arsen Palestini – Social Nearness (Autoproduzione)

arsenpalestini (@arsenpalestini) / Twitter

Album dei cinquant’anni per il matematico che fa rap Arsen Palestini. Album composito, multisfaccettato, pieno di collante con il mondo che ci insegue ogni giorno, a ritrovare, nelle rime perdute, una sorta di armonia urbana a colpire la banalità del male. Social nearness mescola suoni, lo fa ardentemente e senza mezze misure, osando a più non posso e seguendo correnti ascensionali che diventano strutture pronte ad immolarsi ad architetture contemporanee in una ricerca stilistica del tutto personale e originale. L’attrazione per il mondo in dissoluzione è uno dei tanti punti fissi di un disco pieno di influenze. Suoni trip hop, funk esageratamente manipolati riescono a creare un flusso magmatico che non perdona. Un flusso che percepisce gli umori di un tempo e cerca di veicolarli da True fate fino a Ma no non è possibile per un risultato d’insieme aspro e ben congegnato a regalare poesie urbane da poeta di strada contemporaneo.