Nero Kane – Tales of faith and lunacy (BloodRock Records/Nasoni Records)

Atmosfere morriconiane impresse nella mente per un disco cinematografico dove il sapore del passato si mescola a qualcosa di più attuale, vicino alle visioni di Nick Cave e alle interpretazioni di una litania oscura e ammaliante. Torna Nero Kane con un progetto stratosferico e impressionante. Melodie polverose e ridondanti imprimono speranze e attenzioni in una sorta di post rock cantato dove le piatte linee vocali si fanno ricorrenza per un risultato concentrico e psichedelico, un concentrato d’autore che amalgama costrutti, elementi fisici, materici e onirici in una continua scoperta del mondo sotterraneo che ci circonda. Tales of faith and lunacy stupisce. Mary of silence ha il profumo del capolavoro come del resto Magdalene fino a scorgere bagliori penetranti nella finale Angelene’s desert. Il disco di Nero Kane, coadiuvato dalla voce di Samantha Stella, amplifica in un passaggio le nostre visioni ultraterrene e dona oscurità necessaria al nostro essere reali.


Alessandro Bertozzi – Trait d’union (Level49)

Africa condensata in elementi jazz che abbracciano una sostanziale visione di world music appassionata, implementata e scardinata per riproporla su piani non allineati, ma necessari per ricreare architetture lounge ed eterni orizzonti da seguire. Alessandro Bertozzi omaggia malinconicamente uno dei più affascinanti continenti della storia. Un sound pieno, ricco, corposo abbraccia l’ascoltatore e lo trascina all’interno di panorami mozzafiato in bilico tra bellezza da scoprire ed esigenze tribali di un vissuto necessario. Trait d’union è un punto di contatto. Un ponte in mezzo al mare che amalgama cori e voci in wolof, la lingua senegalese, con un blues, funky, jazz diffuso, nell’intento di dare vita ad un viaggio immaginario. Un viaggio eterno a riscoprire nuovi colori. Una mescolanza di stili egregiamente suonati ed eterogenei a carpire segreti, fascino e nuove strade. Da Giula fino a Melodies Beweging Trait d’union non è soltanto una prova di stile magistralmente interpretata, ma un vero e proprio bisogno di ritornare alle origini della vita.


-FUMETTI- Davide Tosello – Blue. Nella terra dei sogni/La foresta invadente (Star Comics)

Blue nella terra dei sogni", il primo fumetto dell'illustratore Davide Tosello - Fumettologica

 

Titolo: Blue. Nella terra dei sogni. La foresta invadente

Autori: Davide Tosello

Casa Editrice: Star Comics

Caratteristiche: pag. 72, 17 x 25 cm.,

Prezzo: 12,90 €

ISBN: 9788822619969

 

Nottambuli di giorno, ad occhi aperti, nella terra dei sogni che diventa realtà. Onirica visione di un universo sottosopra, una realtà necessaria e contemporaneamente paurosa, da cui bisogna fuggire per dare un senso ulteriore alla vita che ci troviamo ad affrontare.

Un’avventura quindi, tra legami che via via vanno a crearsi, consolidarsi e quel bisogno sempre necessario di essere partecipi in toto di qualcosa di più grande. Enorme significato da veicolare per un cammino che si fa speranza nella terra della tristezza abbandonando la strada conosciuta per raggiungere sempre nuovi ed emozionanti sentieri da rincorrere.

Primo di una trilogia che mi aspetto essere meravigliosa, Blue nella terra dei sogni, racconta la storia e le vicende di una ragazzina e del vivere la sua costruzione interiore in un mondo coloratissimo e sbalorditivo dove incontri e peripezie saranno punti cardine per comprendere a fondo le vie perseguite dallo stesso autore perpetuando un’idea di bellezza su vasta scala e raccolta nell’osservare da vicino movenze e similitudini con la vita di tutti i giorni.

Un graphic novel di formazione in bilico tra Alice nel paese delle meraviglie, i film di Tim Burton e per certi aspetti Nausicaa della valle del vento di Miyazaki, a ricostruire i tasselli di una crescita propria che si sviluppa grazie ad una potenza espressiva davvero unica e personale.

Davide Tosello, autore del fumetto, ci regala un viaggio all’interno del nostro io. Ci sono le paure da affrontare, le amicizie da scoprire e quella capacità di guardarsi dentro che scioglie il fiume della metafora comune per consegnare allo stesso lettore un prorompente flusso che per il momento sembra avere, in parte, destinazione. Un flusso dove i piani della perdita e dell’incontro si sovrappongono e dove la bellezza astratta e poetica di un’arte personalissima e preziosa colpisce e non abbandona, ci avvolge e stupisce.

Discorso a parte l’invito ad ascoltare alcuni canzoni che come pillole di saggezza vengono somministrate nelle nuvole colorate del nostro Davide. Io ci vado a nozze perché, tra gli altri, ci sono gruppi e cantautori che amo come i The cinematic orchestra, Iron & Wine, Vance Joy a dare valore aggiunto ad un cartonato a fumetti che sfonda la dimensione adolescenziale per colpire, con una classe unica, quella parte introspettiva e forse malinconica che risiede in ognuno di noi.

Per info e per acquistare il fumetto:

starcomics.com/news/blue-nella-terra-dei-sogni-di-davide-tosello

 

-LIBRI ILLUSTRATI- Christian Voltz – Ancora niente? (Kalandraka)

Amazon.it: Ancora niente? Ediz. a colori - Voltz, Christian, Bono, M. - Libri

Titolo: Ancora niente?

Autori: Christian Voltz

Casa Editrice: Kalandraka

Caratteristiche: pagine 40, ill., rilegato

Prezzo: 14,00 €

ISBN: 9788484644309

 

Illustrazioni d’avanguardia in collage metaforici per una storia che raccoglie il tempo e le speranze e le trasforma in certezze per il domani. Aspettare, attendere, ricercare un punto di contatto aperto con le azioni che facciamo, un punto di contatto che guarda alle nostre aspettative e che non deve mai stancarsi di osservare il nostro presente, di fermare il mondo attorno, lasciando fuori il caos e concentrando il nostro volere attraverso il senso profondo di tutte le cose.

Piccola perla illustrata. Facile, comprensibile, di alto spessore comunicativo e rappresentativo. Un piccolo albo d’autore che attraverso un’originalità esplicita, quasi dichiarata, commenta e narra le vicende del Signor Louis alle prese con la sua opera di seminatore. Un piccolo seme da piantare in un campo, nella speranza che questo possa diventare fiore. Una speranza quindi intrappolata nella vita di tutti i giorni. Un punto da cui partire per sviluppare certezze mai assolute e calma da allenare, sempre, oltre ogni aspettativa e risultato.

Christian Voltz manipola oggetti, li piega, li ritaglia, li custodisce nella rappresentazione e successivamente li fa parlare, li rende vivi, quasi tangibili nelle pagine patinate a riempire di movimento un’azione che a prima vista potrebbe sembrare anche troppo statica. Tecnica sublime, del tutto originale e materica. Priva di qualsivoglia contorno per andare al nocciolo della questione, convincere attraverso testi asciutti, ammaliare grazie a significati da veicolare.

Ancora niente? è un inno alla vita. Un inno a ciò che siamo stati e a quello che saremo. Piccoli semi in cerca di attenzioni che hanno bisogno di tempo per far esplodere la propria bellezza. Una ricerca fatta di pazienza e senso per l’attesa. Un divenire che parte da quello che non percepiamo direttamente, ma che si fa concretezza nel modo di rapportarci, verso tutto ciò che ci appare ai nostri occhi. Occhi per vedere e occhi per sentire. Chi avrà la fortuna di cogliere, in fondo, ciò che siamo veramente?


Per info e per acquistare il libro:

https://www.ibs.it/ancora-niente-ediz-a-colori-libro-christian-voltz/e/9788484644309

 

Ab Quartet – I bemolli sono blu (TrJ Records)

Improvvisazione sonora per una forte capacità d’insieme di andare oltre gli schemi a creare spazi e forme di condivisione che si innalzano a riscoprire, nel cielo, nuovi spazi da occupare. Secondo disco per gli inclassificabili AB Quartet. Secondo album che riesce a mescolare in modo sapiente etno, jazz, avanguardie, rock in un universo metafisico fatto di note e passioni, fatto di oscurità che avanza e disincanto mai celato. I bemolli sono blu non parla di inconsistenza, ma piuttosto delinea un progetto ben chiaro e stratificato. Un progetto generoso che sembra diventare quasi colonna sonora di questi tempi. Sette sono le immersioni nella psiche dell’intera costruzione. Sette sono i movimenti che ci accompagnano in un viaggio bellissimo tra ritmi e passaggi mai regolari a stupire e ad innalzare l’asticella. I bemolli sono blu trionfa con originalità concentrica. I nostri riescono nell’impresa di creare unione laddove questa sembrava essersi smarrita.


Andrea Pellicone Van Gogh Project – Something you should know (New Model Label)

album Something you should know - Andrea Pellicone Van Gogh Project

Interrelazioni di tramonti prog incastonati in un esempio profetico di ideale da raggiungere e da perseverare nel tempo. Un miscuglio eterogeneo che ingloba il ricordo. Ingloba un tragedia. Il crollo di un ponte. Genova. E un disco in qualche modo per ricordarlo. Un album difficile e complesso, di certo non banale che arriva a rincorrere la realtà come i grandi album del passato. Non siamo pronti per tutto questo? Forse è vero, ma nelle composizioni di Andrea Pellicone coesiste una poliedricità di forme e dimensioni da comprendere e studiare nel profondo. Un incrocio tra Pink Floyd e King Crimson, un incrocio viscerale davvero notevole e considerevole. Il nostro suona tutti gli strumenti in un insieme sospinto di passato e futuro che coesiste ed è percepibile. Something you should know non è solo un esercizio stilistico, ma piuttosto una possibilità di rimanere a galla nel mare della mediocrità odierna.


Frank Sinutre – 200000000 Steps (New Model Label)

album 200.000.000 Steps - Frank.Sinutre

Il numero dei passi che l’uomo compie mediamente nella vita. Cinque giri della terra. Il numero di passi che forse ci accompagnano da qui al futuro in una dance floor concentrica in un’Era dove le distanze sembrano sempre più abissali, dove, da lontano, possiamo solo dirci addio. I Frank Sinutre ritornano con un disco di elettronica ballabile in una convincente e umana rappresentazione di modernità fatta persona. Dieci tracce elettroniche che infiammano e persistono nell’etere grazie ad un’armoniosa interscambiabilità di Air e Chemical Brothers che entra di prepotenza in tutto il disco. Dalla title track fino a Franco cerca un’ora passando poi per All has gone, God bless big bang, Scolapasta i nostri cercano ironia e creatività nella loro sperimentazione sonora intrecciando velata disillusione e grande capacità compositiva. Un insieme di prerogative necessarie per affacciarsi in questa strana vita che avanza.


Altare Thotemico – Selfie ergo sum (Ma.Ra.Cash. Records)

SELFIE ERGO SUM | ALTARE THOTEMICO | MaRaCash Records

Tanta avanguardia e spudorato sudore all’interno di scatole che ingabbiano in una ricerca costante di bellezza soppesata al limite del previsto in un’ineluttabile forma canzone che stupisce e affonda. Il nuovo degli Altare Thotemico, progetto di Gianni Venturi, parla di una realtà che parte dalla guerra di tutti i giorni per affrontare le radici del consumismo con una voce che convince. Una voce recitativa che scalfisce i sogni edulcorati di tutti i giorni per sbatterci in faccia la dura e cruda realtà. Selfie ergo sum non è solo denuncia di questi nostri giorni tristi, ma è anche sopratutto un grido di sofferenza e mai di perdono. Un grido che lacera canzoni che mescolano la psichedelia al tribale in una sorta di concezione astratta e dura di questo nostro venire al mondo. Come sasso inamovibile Altare Thotemico convince per graniticità espressa e tanta dose di coraggio, un coraggio da tramandare ai nostri giovani rivoluzionari globalizzati.


Laika Flee! – Sorte (Autoproduzione)

album sorte - LAIKA FLEE!

Inquietudini in dissolvenza che catturano le esigenze del momento per dare fuoco ai mondi contagiosi che ci circondano e creare una sorta di spazio siderale da dove ripartire di nuovo. Il primo album dei Laika Flee! è un concentrato di post rock e shoegaze, un concentrato di potenza di fuoco che amplifica visioni oniriche, a tratti psichedeliche, incise nelle vene delle nostre vite. Sorte esplode di sudore e in un momento si concede ad aperture cosmiche capaci di intrecciare Explosions in the sky, Mogwai, God is an astronaut per un andirivieni convincente di musica, suoni e parole a creare amalgama e contesto. Muri e bombarde di chitarre attanagliano l’ascoltatore in un irrinunciabile tuffo di sudore e potenza mai scontata, una potenza che diventa viscerale quando meno te lo aspetti e sa conquistare un posto necessario nelle produzioni odierne di genere.


Sofia Brunetta – Evolver (Virgo Vibes)

Visioni notturne incastonate all’interno di paesaggi in evoluzione dove elementi di soul, dance, hip hop, jazz, r’n’b si condensano in uno stato di grazia impressionante e mutevole ad ogni cambiamento. Lasciarsi trasportare dall’ascolto del nuovo di Sofia Brunetta è quanto mai necessario per comprendere una complessità bellissima, luccicante, eterea. I brani proposti sono un concentrato autorale da cui si può respirare tanta di quella internazionalità da far paura. Un’artista di altissimo livello che riesce a mescolare alchimia spettacolare in pezzi che trovano la loro via di sperimentazione in tutte le tracce proposte a parlare di oscurità, luce, città da vivere, amori da costruire, storie in continuo cambiamento. Evolver concentra passato e futuro, lo fa attraversando decenni di musica e approdando in un presente maniacalmente imperfetto e qui raccontato sotto una veste nuova e stupefacente. Nostalgia, introspezione, apertura in una patinata costruzione reale di un paesaggio unico, raro, da custodire gelosamente.