Improvvisazione sonora per una forte capacità d’insieme di andare oltre gli schemi a creare spazi e forme di condivisione che si innalzano a riscoprire, nel cielo, nuovi spazi da occupare. Secondo disco per gli inclassificabili AB Quartet. Secondo album che riesce a mescolare in modo sapiente etno, jazz, avanguardie, rock in un universo metafisico fatto di note e passioni, fatto di oscurità che avanza e disincanto mai celato. I bemolli sono blu non parla di inconsistenza, ma piuttosto delinea un progetto ben chiaro e stratificato. Un progetto generoso che sembra diventare quasi colonna sonora di questi tempi. Sette sono le immersioni nella psiche dell’intera costruzione. Sette sono i movimenti che ci accompagnano in un viaggio bellissimo tra ritmi e passaggi mai regolari a stupire e ad innalzare l’asticella. I bemolli sono blu trionfa con originalità concentrica. I nostri riescono nell’impresa di creare unione laddove questa sembrava essersi smarrita.