Il Diluvio – Frail Skies (Autoproduzione)

L'immagine può contenere: una o più persone, cielo, spazio all'aperto e primo piano

Nuovo Ep per Il diluvio ad impastare l’etere di suoni legati al rock emozionale e stratificato, suoni che rimandano inevitabilmente a band come Radiohead degli inizi, Editors, Interpol, The Smiths in una costante crescita personale che conosce e rinfranca, assapora e rende netto il contrasto tra il buio e la luce. La band di Brescia sfodera cinque canzoni legate dal filo unico e invisibile della malinconia e dei sentimenti in un saliscendi di emozioni che si percepiscono in toto grazie a fulminee vampate di elettricità che si sanno acquietare, che sanno ricercare poi un punto di contatto con la parte più riflessiva che ci portiamo dentro. Questi Frail skies, questi cieli fragili sono l’esemplificazione perenne e costante di un modo diverso di fare musica, un modo che ricerca la bellezza al di fuori di ogni moda preimposta perpetuando l’idea di strada da seguire espressa e mai legata, ma piuttosto lasciata ad una libertà intrinseca davvero unica e irripetibile. 


Il diluvio – Il diluvio (Autoproduzione)

L'immagine può contenere: una o più persone, oceano, acqua, spazio all'aperto e natura

Lande desolate dove il buio sembra vincere su tutto il resto, un tripudio di colori che abbracciano l’intensità del vuoto e ammaliano di luce grazie ad arpeggi che parlano e partono direttamente da altri mondi, si fanno veri in una ricerca testuale che comprende il nostro vivere dissimulato su spazi profondi, in attesa della pioggia che verrà, in attesa di quel salto nel vuoto da poter apprezzare, vivere e completamente abbandonare per lasciare spazio a nuovi slanci poetici, per un indie rock, questo della band bresciana Il diluvio  che sa apprendere da tutto il filone malinconico indie di band come Radiohead su tutti passando per la velata amarezza dei Fleet Foxes in un ep di cinque pezzi che racchiude la forza intrinseca dei viaggi nello spazio, il bisogno di fuggire per non vivere di rimpianti e quella rassicurata certezza che prima o poi l’acqua tornerà per lavare le nostre ferite, per farci dimenticare, anche solo per un momento la nostra finitudine.