Giannutri – Avventure tropicali (Autoproduzione)

Pop semplice ed edificato ad arte in modo diretto, senza fronzoli, architettando a dovere un’esperienza sensoriale che attraverso brani squisitamente immediati convince a dismisura sin dalla canzone d’apertura che ammalia e parla di luoghi lontani per poi spostarsi attraverso una musica orecchiabile e quasi d’autore in un vortice che fa il giro del pianeta in modo non banale di certo, ma piuttosto convinto, grazie all’uso della parola e la capacità di intrattenere l’ascoltatore con un mix eterogeneo di  convinzioni e sapori lontani. I Giannutri al primo disco non deludono di certo, anzi, riescono a dare carattere e originalità ad una proposta di ampio respiro, il singolo Soldi di Gloria è già emblema di un non sense velato che ironizza, ma nel contempo fa pensare fino a prodigarsi in canzoni come San Paolo, Otranto, Si che lo sai e la finale Bunny Ray, il coniglio Ray della protagonista Gloria, in un viaggio concentrico dentro alle aspirazioni, un viaggio fatto di vissuti ed emozioni, un viaggio divenuto reale grazie ai racconti di questa band che fa della narrazione un punto di svolta per questa ed altre soddisfazioni.

Eterae – Fermi & Arresi (Scattivorticosi Records)

E’ la velocità che fa la differenza è la velocità che comprime gli spazi e attanaglia il fiato in un respirare affannoso compresso di bolle d’aria e conciso, riflesso e assorto quasi a dimenticare l’attimo prima della grande luce finale. Rock che cavalca i fasti dell’hardcore in un silenzio che poi si fa corale assordante per gli Eterae, trio cosentino che impasta a dovere suoni di almeno una decade fa e si esprime nell’immediatezza del momento, nel salto nel vuoto prima della tempesta, prima che tutti si possa trasformare di nuovo, fino alla fine del nostro tempo, fino alla fine dei nostri giorni. Urgenza quindi che si apre e riflette gli stati d’animo appassiti dentro di noi. Costruzioni che si stagliano e città grigie che opprimono sono le armi vincenti per entrare in questo ed altri mondi, fermi e arresi ad aspettare, arresi e immobili a vedere tramontare il sole ogni giorno senza fare nulla, senza ottenere alcuna rivincita. Gli Eterae non stanno a guardare, anzi, costruiscono assiomi su ciò che verrà e lo fanno così bene da rimanere con il fiato sospeso fino all’ultima nota di questa potente produzione.

Using Bridge – Floatin’ Pieces (Autoproduzione)

Potenza di fuoco incontrollata cavalcata e sormontata da una voce graffiante in un rock che ammicca al grunge degli esordi dove la scena di Seattle dettava legge e aspirava ad entrare nell’Olimpo delle grandi cose. Gli Using Bridge arrivano alla quarta produzione dopo quindici anni d’attività apprendendo la lezione del tempo, soprattutto di quei primi ’90 dove un certo Eddie Vedder cantava di malinconie e disagio esistenziale con una voce che non ci saremo mai più dimenticati, cantava con i suoi Pearl Jam il dolore di una generazione e qui, in parte, quel dolore esplode ancora grazie ai pezzi impattanti della band romagnola che sa dosare la forza e nel contempo ha il giusto grado di maturità per comprendere il cammino svolto fino ad ora. Le canzoni si sciolgono granitiche e convincono, seppur nel già sentito, grazie ad un’emblematica visione di fondo che ci proietta ancora nel passato, per comprendere, capire e carpire i segreti celati in tutta questa magnificenza. Da Amigdala fino a God Knows  i nostri intascano una robustezza capace di scardinare le regole precostituite rispolverando ciò che è stato in precisione assorta, robusta e a tratti malinconica con occhi attenti e vigili protesi al futuro.

Paolo Cattaneo – Una piccola tregua LIVE (Macramè)

Per me, il 2016 musicale, è stato l’anno di Una piccola tregua di Paolo Cattaneo, un disco intenso, rarefatto, poetico e davvero altissimo sotto il profilo artistico e importante nel panorama della musica italica. Dopo un tour raccolto in una manciata di date e altrettanto raccolto in posti intimi e personali, esce nei primi mesi di questo 2018 l’album che raccoglie live alcune delle performance di quel periodo, una piccola composizione artistica che riesce a captare in modo egregio oserei dire, le sensazioni di quelle serate, ma anche la cura del particolare, i suoni mai banali, l’elettronica che non è di certo un qualcosa utilizzato per stupire, ma piuttosto sposa e si lega agli altri strumenti in un vortice indissolubile e soprattutto percepibile ad arte attraverso silenzi che si confondono con le parole per poesie di scoperte e di malinconia mai urlata. Sulle canzoni è già stato detto molto Una piccola tregua live esce per la neonata Macramè Dischi, già attento ufficio stampa che per l’occasione promuove un insieme di canzoni sorprendenti in grado di alzarsi notevolmente dalla mediocrità, soprattutto dal vivo, grazie alla presenza di grandissimi musicisti e grazie anche alle atmosfere ricreate capaci di andare oltre la registrazione, mantenendo un grado elevato di perfezione. Ascoltare Paolo Cattaneo è un po’ perdersi nei labirinti della nostra anima, un perdersi leggero, un tuffo nei ricordi, un’istantanea di un momento che non tornerà più.

-LIBRI ILLUSTRATI- Emily Dickinson/Sonia Maria Luce Possentini – Angeli (Carthusia Edizioni)

Titolo: Angeli

Autore: Emily Dickinson/Sonia Maria Luce Possentini

Casa Editrice: Carthusia Edizioni

Caratteristiche: Volume cartonato

Prezzo: 17,90 €

ISBN: 9788869450587

 

Entrare in punta di piedi all’interno di un bianco necessario e fuggevole ed osservare pian piano l’identificarsi di poesie nel foglio, di colori in forme cangianti che prendono un aspetto più intenso a sfiorare la nostra anima concedendoci il lusso di custodire all’interno del nostro essere le vibrazioni che il testo sposa con le magnifiche illustrazioni che ci troviamo ad affrontare, immagini di grande formato che nell’indefinito spaziano e stupiscono.

Angeli appartiene alla collana Magnifici Versi edita da Carthusia, un insieme di libri dove poesia e disegni combaciano perfettamente per creare all’unisono un’idea di fondo che va ben oltre l’ammirato e proprio qui, grazie ai testi della grande poetessa statunitense Emily Dickinson e le stupefacenti immagini di Sonia Maria Luce Possentini vincitrice nel 2017 del Premio Andersen, il cartonato acquisisce un significato profondo che allo scorrere delle pagine entra in comunione con il lettore amplificando a dovere la bolla d’aria dove tutto sembra essersi fermato lassù e noi sospesi ad osservare fasci di luce catalizzanti che attraversano solitari il cielo.

Descrivere a parole un libro di questo livello è un po’ come descrivere un sogno, c’è un concentrato di cotanta bellezza che le esemplificazioni non rendono l’idea di ciò che l’illustratrice emiliana ha voluto concedere. Un poetessa della matita la nostra che con garbo discreto intesse trame per paesaggi mai del tutto definiti, ma piuttosto comunicativi, elaborati, dove il colore è dominante e le forme eteree vagano nella natura di ogni giorno, anime erranti che poi si riposano ad osservare gli specchi d’acqua divincolandosi e trasformandosi in fiammelle per scaldare il buio della notte.

Angeli, seppur nella didascalica lirica rappresentata, è un’opera di fondo strutturata e complessa, soggettiva e interpretabile, un raffinato e coinvolgente attimo di luce che distorce la realtà e i suoi confini per trasportarci in un mondo dove mettere le ali ai piedi è consuetudine e dove le delicate carezze al tramonto si spengono per lasciare spazio ad un incanto lungo un sogno.

Per info e per acquistare il libro:

http://www.carthusiaedizioni.it/libri/403/angeli

 

 

-LIBRI ILLUSTRATI- Beatrice Masini/Gianni De Conno – Il buon viaggio (Carthusia Edizioni)

Titolo: Il buon viaggio

Autore: Beatrice Masini/Gianni De Conno

Casa Editrice: Carthusia Edizioni

Caratteristiche: pagine 36, cartonato, colori, 28,5 x 28,5 cm

Prezzo: 20 €

ISBN: 9788869450495

 

Spazialità compressa ad arte ingigantita da una forma di notevole impatto e bisognosa di condensare, attraverso poche frasi, un’idea di partenza, un’idea di benessere nell’atto di avanzare oltre l’indefinito, una parabola di vita che abbraccia, divide e riposa nei sensi. Partire dunque, aprire la mente a nuove possibilità e sopprimere quell’idea costante di vecchio che a volte attanaglia, soffoca ed estingue l’amore che resta, partire magari per ritrovare quell’amore, quella speranza racchiusa nello scrigno dei nostri ricordi e pronta ad esplodere pian piano, quando meno te lo aspetti, in un solidale viaggio che portiamo con noi da sempre.

Carthusia fa volare il lettore alla ricerca della propria strada. Le parole di Beatrice Masini e i disegni di Gianni De Conno sono il corollario esistenziale perfetto per sposare ad arte una forma intensificata di poesia che emoziona, rigenera e gratifica attraverso momenti che sono e faranno parte di ognuno di noi. L’atmosfera che si respira all’interno di questo grande cartonato d’autore va dal realismo di Hopper fino all’onirico e surreale mondo di Magritte e forse la chiave di lettura sta proprio nell’intreccio tra realtà e desiderio, vissuto passato e vissuto futuro, mettendo sempre al centro la persona e quel suo istinto di andare oltre in una quotidianità che si fa ogni giorno scoperta.

Non importa quindi il dove questo viaggio troverà dimora, non importa che cosa la vita ci riservi, il senso del tutto sta nel come affrontiamo le nostre scelte e che cosa, attraverso i nostri occhi, decideremo di vedere. Il cammino quindi come veicolo per accrescere il nostro io, dove la soggettività di partenza si mescola per definirsi e via via smussarsi dando forma e coraggio al nuovo che avanza. Ci sono i viaggiatori e ci sono le loro valigie, ci sono le strade e ci sono luoghi non sempre definiti da raggiungere. Non abbiamo sempre tutte le informazioni reali che ci possono servire, quello che conta è scoprire dal nostro interno il come vogliamo affrontare così tanta realtà.

Il buon viaggio quindi è prima di tutto un cammino sulla carta geografica della vita; c’è un viaggiatore solitario che si chiama Io, ma può benissimo essere un Tu, intorno ci sono i paesaggi e le architetture costruite dall’uomo e nel mezzo tanto coraggio e desiderio di scoprire, vita da ampliare e pensieri che come nuvole diventano i mezzi su cui viaggiano le nostre idee.

Per info e per acquistare il libro:

http://www.carthusiaedizioni.it/libri/402/il-buon-viaggio

 

Bluestones – Groupie (Autoproduzione)

Potenza di fuoco sotto controllo capace di intonare i versi di un tempo che fu attraverso  musica contemporanea di un potere devastante e da un lato rassicurante che mescola elementi hard, metal, blues, grunge in sodalizi che aprono allo stoner ingigantendo la proposta in qualcosa che non è di certo di rapida assimilazione. Groupie è un album esageratamente internazionale, non nell’accezione negativa del termine, ma piuttosto viene immortalato laddove le produzioni italiane sono carenti, dando valore aggiunto ad una biografia stampata completamente in inglese, segno che i nostri fanno sul serio e che hanno il desiderio di esportare il proprio pensiero magari anche oltre oceano. Disintegrare costrutti su cui poggiano le consuetudini è un merito di sicuro assoggettato ai Bluestones, composizioni come l’apertura Worn-Out Organism, Death by fire, Mantide o la ballatona finale To those who left us non passano di certo inosservate, ma anzi alzano il tiro dando un senso omogeneo all’intera produzione. Un disco che sembra intrappolato fuori dal tempo, lontano dalle mode, ma che porta con sé il gusto e il sapore di un periodo storico che purtroppo non esiste più.

-FUMETTI- Francesco Cattani – Luna del Mattino (Coconino Press/Fandango)

Titolo: Luna del mattino

Autori: Francesco Cattani

Casa Editrice: Coconino Press/Fandango

Caratteristiche: 272 pp, bicromia, 17 x 24 cm

Prezzo: 19,00 €

ISBN:  9788876183744

Racconto per ragazzi di vita intrappolati in una serie di eventi e inglobati nella contemporaneità ostile e opprimente, priva di un faro a segnare il cammino. Ragazzi gettati nella stessa vita vissuta e abbandonata al destino, abbandonata ad ogni forma di violenza dove l’emarginazione è vista dagli occhi del gruppo e da quegli stessi occhi il protagonista, come iperbole, tenta di cercare una nuova strada verso casa.

Leggere Luna del mattino è un po’ come farsi cullare selvaggiamente dai disorientamenti di questo emblematico periodo del nostro tempo. Periferie al centro della questione, mutazioni climatiche, auto che dirigono la nostra esistenza ed emozioni facili, brevi, veloci, fuggevoli come quegli attimi che non torneranno più. Qui però vince l’istinto, il sopravvivere alla società malata multiforme che sembra ampliarsi laddove la speranza ha smesso di fare il proprio corso, laddove un gesto, come un altro, può sembrare sinonimo di libertà.

L’importante racconto di Francesco Cattani narra la vicenda di un gruppo di giovani presi dal loro essere in divenire, un fumetto capace di entrare nelle loro vite, nei loro umori, nel loro diventare adulti con la grazia e nel contempo con la freddezza di chi sperimenta stili narrativi in grado di far apprezzare appieno il significato da veicolare. Un mondo dove la violenza fisica e psicologica è all’ordine del giorno, una violenza ricevuta ed elargita in un vortice di speranze mancate dove la luce in fondo al tunnel sembra un’apoteosi per un finale sconvolgente, un finale che nella sua drammaticità rimane costantemente aperto ad interpretazioni che non ricercano una propria esaustività, ma piuttosto colpiscono il lettore con ciò che lo rappresenta o che lo ha rappresentato in passato.

Il romanzo illustrato assume anche connotazioni  psichedeliche e lisergiche, c’è una ricerca continua nel tentare di uscire da questa e da altre realtà attraverso mondi onirici rappresentati nella mente del protagonista Tommi che però nell’ineluttabilità della vita rimane intrappolato in un loop crescente di avvenimenti e fatti in grado di segnare la sua fragilità umana, la fragilità dell’adolescente in questo presente, le fragilità dell’uomo che verrà in futuro.

Coconino Press con questa nuova scommessa ricorda per certe tematiche il notevole Il grande prato di Roberto Grossi anche se qui i toni si fanno più vicini al mondo giovanile raccontando di una diversa emarginazione ed estrapolando spaccati di vita riconducibili a tutto ciò che fotografiamo con i nostri occhi giorno dopo giorno. Una prova narrante l’odore della sconfitta, del marcio che respiriamo attorno e di quel voler apparire sempre e comunque ad ogni latitudine del nostro tempo. Luna del mattino è un racconto corale che esplode in un dramma non solo visivo ma si fa piuttosto narrazione alienante di questa nostra natura umana, una natura che prende e che dona nel caos di questo nostro vivere.

Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.fandangoeditore.it/shop/marchi-editoriali/coconino-press/coconino-cult/luna-del-mattino/

Roberto Ventimiglia – Bees Make Love To Flowers (Autoproduzione)

album Bees Make Love To Flowers - Roberto Ventimiglia

Autoproduzione totale che nel lo-fi di facciata nasconde importanti contenuti atti a veicolare sensazioni, emozioni e storie che si fanno racconto in prima persona accompagnate da una luce fioca sul far della sera. Il disco solitario di Roberto Ventimiglia affonda le radici nel cantautorato inglese con spruzzate di folk americano che nella sua accezione più ampia rispecchia stilemi in grado di portare la mente dell’ascoltare all’interno di vortici a raggiungere vertici capaci di intersecare la musica delle ballatone acustiche di Billy Corgan e compagni passando per le introspezioni di musicisti come Elliott Smith e Damien Rice in sei canzoni che sono un diario di vita fatto di schizzi, acquerelli e malinconia a rasserenare i prati di vita della nostra mente. Roberto Ventimiglia percepisce le delicatezze del mondo trasportandole su disco, rassicura con le proprie essenze da cameretta e ci dona l’emblematica presenza di una voce fuori dal coro che possiede il senso del comunicare oltre ogni moda imposta.

Cult of Magic – :O (Autoproduzione)

Percorsi di ricerca, scissione, ambiti immaginifici che prendono spazio, guadagnano tempo, si instaurano e si insidiano all’interno di pensieri in dissoluzione e mantengono sempre costante quel bisogno innato di creare, sperimentare, stupire. Il collettivo Cult of Magic costruisce una prova davvero insolita dove la presenza di più menti permette di aggiungere il giusto apporto per costruzioni sempre diverse, in fase di esposizione attiva e architettonicamente in evoluzione dove le sfumature presenti sono sempre un punto di contatto con qualcosa di indefinito, con qualcosa che non ha una fissa origine, ma piuttosto capace di entrare direttamente nel buio che avanza e dove solo magie di alto livello possono riconsegnarci il mondo che vogliamo. :O è un insieme ben ideato di psichedelia cosmica di difficile decriptazione, ci sono i versi e ci sono le musiche, c’è la sperimentazione del linguaggio-suono e di tutto quel concentrato di rumori che prende vita poco a poco per dare un significato al caos innaturale dell’attualità. I Cult of Magic hanno ideato un labirinto dove la via d’uscita è un fascio di luce accecante bellezza e sostanza da maturare nel tempo.