Se devo proprio paragonarli a qualcuno i Thomas per capacità d’azione ricordano i primi MGMT tanto la loro propensione si affaccia ad uno stile che non è incasellabile, ma anzi può essere da spunto per un nuovo, vero, genere musicale.
Fin è un album psichedelico racchiuso da una vivacità sonora che esalta le caratteristiche di poliedricità della band piemontese che alla seconda prova da studio si concede di esplorare ancora più in profondità il subconscio umano fino ad entrare nei pensieri creando un funky Groove per palati da intenditori.
Ascoltare Fin è come ascoltare i grandi album che hanno fatto la storia della musica, ballate caratterizzate da una eterogeneità sconvolgente, ma che nel contempo si apprestano a creare un filo conduttore, una guida rassicurante tra il sogno e la realtà in un condensato sonoro di notevole spessore.
La parte goliardica però è sempre presente e i nostri sono in grado di portare ad un livello di seriosità notevole canzoni come Masturbation fino ad approdare alla riflessione sonora in sprazzi di marcata eleganza come in Miracolo Italiano, passando per le introspezioni di Nine o’clock o nelle bellezze scintillanti di April Fool.
Un disco ricco, pieno di spunti e carico di vivacità, capace di consegnare all’Italia una realtà consolidata e meritevole di successi immediati.