Band mascherata all’insegna del divertimento in una commistione di generi rock che si fonde con gli inizi degli anni ’70 fino ad arrivare ai giorni nostri, passando per Kiss, Turbonegro e Muse e dando vita ad uno spettacolo danzereccio che fa uso di proiezioni di filmati d’epoca e linguaggio teatrale all’insegna di un’impostazione sopra le righe e di sicuro impatto in chiave live.
Un disco mutevole e cangiante che lascia spazio a momenti di respiro e melodia sonora per passare repentinamente a ritmi martellanti e testi disinvolti che parlano di rapporti d’amicizia che finiscono male, tra opportunismo e lealtà mancata, una ricerca costante del proprio posto nel mondo, tra musica scanzonata e testi diretti ben impostati, dove il sapore dell’amaro in bocca scivola velocemente per lasciare spazio ad un sorriso, quel sorriso che ci accompagna già dalle prime note di I loved you so fino alla Wild and lost che chiude il cerchio e muta i sogni in qualcosa di concreto, con la testa alta e gli occhi protesi al futuro attraverso quel viaggio chiamato vita senza fine e dalle grandi aspettative.