Chiara Ragnini – Disordine EP (Crea Media)

Chiara Ragnini e il suo Disordine - Oltre le colonne

Elementi della natura, elementi che si fondono a ricoprire spazi e amori raccolti. Un insieme concentrico di suoni delicati e introspettivi, scarni, leggeri. Un mondo in divenire quello di Chiara Ragnini. Un ritorno interiore con un EP davvero ben ponderato dove le rime stagionali riescono ad amalgamarsi con una poetica mai banale, ma piuttosto utile a descrivere storie d’amore imparate a memoria, storie d’amore che si dipanano tra le migliori intenzioni, in una bellezza in grado di costruire architetture e tanta sostanza. Quattro pezzi soltanto, quattro pezzi emblematici che si raccontano e si fanno raccontare. Sembra di ascoltare la profondità di Niccolò Fabi, sembra in qualche modo di poter partecipare alle storie della stessa cantautrice. Da Facciamo finta fino a La sera è ormai notte Chiara Ragnini ci consegna un diario di vita dove le parole sono tutto e la musica un necessario punto d’incontro tra passato e futuro.


Chiara Ragnini – La differenza (Autoproduzione)

Chiara Ragnini esce dal guscio del folk d’autore per condensare l’energia del tempo passato in un sodalizio con l’electro pop potente e confezionato ad arte che ingloba produzioni moderne e si fa spazio tra le produzioni di genere valorizzando contenuti che si esprimono attraverso una ricerca testuale davvero notevole che pur rimanendo nell’ambito pop e nella canzone radiofonica si intensificano grazie ad una ricercatezza di fondo che abbandona parole mielose lasciate al caso per concentrarsi su concetti di vita quotidiana qui raccolti in poesie a tratti ironiche e a tratti vere e sincere dove di fondo l’essere se stessi fino alla fine è l’unica cosa che paga oltretutto. Proprio in questo sta la differenza, un concetto di autonomia d’intenti che in questo disco sboccia e rinasce come crisalide trasformandosi in farfalla, un disco fatto di sogni avverati che in pezzi come l’apertura Un colpo di pistola ci fa risvegliare dal torpore quotidiano per immagazzinare ad arte situazioni che via via si fanno sempre più tangibili fino al finale lasciato a Coda per suoni e canzoni cariche di un’energia vitale che attraverso questa musica trovano il proprio ordine nell’insieme di cose che ci appartengono da vicino.