Roxenne – Pyroxene (Autoproduzione)

Pyroxene - Roxenne - recensione

Suono avveniristico e coinvolgente per l’esordio della polistrumentista parmigiana Rebecca Magri che per l’occasione sfodera dal cilindro delle magie, prodezze raffinate che ammiccano ad un suono d’oltreoceano da Julee Cruise, Chromatics passando per Lana Del Rey fino ad approdare a territori nostrani interfacciando l’esperienza con le suadenti visioni di band come Amycanbe mescolati ad una sorta di psichedelia concentrica alla Motorpsycho. Il tutto si muove tra cantato in italiano e in inglese. Non ci sono confini, solo barriere da abbattere e questo viaggio stellare racchiude una bellezza che si diffonde e diventa meraviglia. Una profondità raccolta e inedita che strizza l’occhio ai ’90 innescando nell’ascoltatore un senso di continuo fluttuare etereo e sognante, elettrizzante e lisergico. Pyroxene è una miccia pronta per essere accesa. Un raffinato quadro pop che trova nell’elettronica alternative un punto di svolta necessario e sincero.


Above the tree & drum ensemble du beat – Afrofulu (Bloody Sound)

Above The Tree & Drum Ensemble Du Beat - Afrofulu

Trance sonora ed elettronica quanto basta per farci entrare all’interno di un universo che diventa caleidoscopio colorato ricco di sfumature e tanta sostanza da poter tramandare. Il disco composito del duo formato da Marco Bernacchia e Edoardo Grisogani raccoglie l’eredità di questo tempo per dipingere una personale visione rivisitata di una scena in continuo mutamento e soprattutto in perenne esplorazione. Beat rimontati per l’occasione che profumano di contemporaneità intessendo trame uniche e sopraffine in una sorta di viaggio sonoro in grado di attraversare il tempo e incentrando la prosa in visioni di marasma pronunciato, tra suono metropolitano insabbiato dal deserto che avanza. In Afrofulu ci sono pezzi di canti tradizionali incapsulati tra i discorsi di Malcom X e Martin Luther King, un andirivieni cosmico capace di creare un flusso vitale che si materializza davanti ai nostri occhi, un fiume da incanalare e da navigare. Da Bufalo fino a Sabbie i nostri riescono nell’impresa di portare una sorta di vitalità ancestrale nelle pieghe oscure dei nostri giorni.


Bruna – Ibrido (Lo stato dell’arte)

Bruna – Ibrido

Profondità sospese all’interno di un disco omogeneo dove tutto ha il profumo della terra e il respiro concentrico dei giorni a venire. L’album composito e complesso di Bruna, cantautrice siciliana, raccoglie l’eredità di questo tempo dentro ad un puzzle composito ricco di rimandi e momenti simultanei che si sposano con le sensazioni cosmiche di un passato mai scordato, di un’intrigante visione d’insieme che colpisce per sentimenti espressi e desiderio di costruire nuove ed efficaci forme di comunicazione. Due featuring, quella di Picciotto e quella del polistrumentista Peter Bass a dare sostanza ad una prova in bilico tra post adolescenza ed età adulta alla ricerca continua di un posto di mondo da occupare nelle avversità di ogni giorno. Sono dodici pezzi che come diario di vita completano un percorso. Una materiale costruzione di personalità che parte da lontano e come ancora di salvezza accoglie il porto più vicino.