Guido Festinese, Paolo Gerbella, Maurizio Logiacco – Schiena dritta. Per Gianmaria Testa (Squilibri)

Festinese, Gerbella e Logiacco, Schiena Dritta. Per Gianmaria Testa

Opera sopraffina, umile, ma non per questo modesta. Un disco che accarezza e riscalda, rende parteci di un tutto di difficile narrazione che diventa meta-poesia e lucentezza da accogliere e custodire per i giorni a venire. Un album cesellato sui ricordi. Quei ricordi che inglobano la figura del grande Gianmaria Testa e qui rivissuti da un ensemble di musicisti importanti e la partecipazione unica di Paolo Fresu. Un progetto che unisce i testi e le canzoni di Gerbella, le fotografie di Maurizio Logiacco e i racconti di Festinese, a ricondurre il pensiero all’interno di momenti aspri e nel contempo leggeri, universi paralleli che collimano in un punto preciso chiamato Amore verso un qualcosa che non ha confine. Preziosi momenti che come diamanti incastonati riescono a recuperare il tempo perduto interiorizzandolo in canzoni che diventano pezzi di vita ed esigenza di uscire allo scoperto come valvola di sfogo necessaria. Mille pezzi veri, Gli alberi di canto, Ulisse, Denso, Il costruttore, Stazioni, sono solo alcune delle meraviglie da ammirare. Un omaggio quindi che diventa memoria, un velo di nostalgia dentro la tasca di un qualunque mattino.  


Bright magus – Jungle Corner (IRMA Records)

Substrati alienanti e ritmi tribali riescono a creare, cesellare e rimodellare, stili incastonati all’interno delle rocce del tempo. Imprevedibili visioni sostanziali diventano tangibili producendo una commistione necessaria nel ricreare una sorta di suono ancestrale equilibrato e portentoso. Una musica che affonda e collassa nei territori di Miles Davis per poi uscire allo scoperto ricercando un bisogno sempre nuovo e una fame d’aria inusuale, un desiderio inespresso che qui rivive grazie ad un profumo di jam session sopraffina. Musicisti del calibro di Alberto N.A. Turra, Giovanni Calella, Leziero Rescigno, Gianni Sansone, Mauro Tre, Enrico Gabrielli, riescono a dar vita ad un vero e proprio miracolo sonoro dove l’incrocio della giungla diventa passaggio necessario per carpire una poetica musicale in divenire e ricca di rimandi ad una scena jazz mai banale, ma piuttosto curata in ogni singola parte. Jungle corner è un disco di sfumature. Un inno alla modernità con lo sguardo rivolto al passato. Un presente da ricercare nel futuro che avanza.


Letizia Brugnoli – Crystal flower (IRMA Records)

LETIZIA BRUGNOLI: esce il nuovo album “CRYSTAL FLOWER”

Sovrascritture melliflue intensificano visioni di bellezza nel complicato mondo dei sentimenti umani perpetuando un chiarore e un’esigenza che si fa presenza ad incrociare stili musicali di diversa estrazione e lasciando all’ascoltatore quel senso di nostalgia e di meraviglia che ingloba l’universo intero. Ritorna Letizia Brugnoli con un disco che traccia sentieri reali ad affacciarsi su di un oceano di intenzioni suonate che ammaliano e appaiono sincere e stratificate. C’è il jazz, il lontano Brasile e i suoi ritmi.  Un desiderio innato di recuperare il tempo perduto attraverso visioni necessarie di una musica che parte dal cuore, come sfogo personale e poi si apre ai giorni a venire. Ecco allora che si sciolgono pezzi come la stessa title track, Nostalgiazz, Agua de maio, Le stanze segrete, a dare una visione complessiva di un tutto che convince fin dal primo ascolto. Crystal flower è un elegante desiderio inespresso che produce grazia e fascino e ricrea atmosfere, a tratti, indimenticabili.