Daniel P. – Atto 0 (Autoproduzione)

Daniel P, “Atto 0”: album d'esordio, dodici brani per segnare inizio e fine  di un percorso – Ottiche Parallele magazine

Incursioni di pop elettronico sfiorano incrociatori stellari che rievocano ricordi, esperienze, vissuti che non torneranno più. Nascondigli per anime tormentate diventano canzoni che si fanno sfiorare e accarezzare lungo l’indefinito vivere e a tratti ricoprono l’etere di miraggi e parole da diario di vita accesa. Il disco di Daniel P. profuma di arrivi e di partenze, di calma abbandonata allo scorrere dei giorni e di sostanziale bisogno di mescolare il proprio stare con il proprio esistere in un cerchio concentrico che non delude, affinando memorie e ricordi nello scatolone, più nascosto, della nostra coscienza. Diciotto pezzi, dodici tracce e i sei singoli usciti in digitale, per un risultato d’insieme che ammalia per concretezza e necessità di apparire nel ricreare, in uno spazio condiviso, la propria visione esistenziale che diventa parte di un tutto in continua evoluzione.


Gennaro Porcelli – Me you and the Blues (Soundinside Records)

Me, you and the Blues | Gennaro Porcelli | Gennaro Porcelli

Blues d’autore si insidia all’interno di anfratti celati dove la parola musica fa rima con la parola amore e dove la sostanza interpretativa è utile per creare, in simultanea, sfumature da cogliere ascolto su ascolto. Il terzo disco da solista, del partenopeo Gennaro Porcelli, è un insieme di tracce ben studiate che come piccoli diamanti risplendono anche grazie alla collaborazione di artisti del calibro di Edoardo Bennato, Guy Davis, Mario Insenga, Vince Pastano, Daniele Sepe ad intrecciare elucubrazioni sonore che perpetuano una sorta di misticismo musicale in chiave blues che profuma di palchi polverosi e notti che non vogliono finire mai. Sono nove tracce che parlano di sogni da recuperare e abbandonato da far risplendere. Un coltivare una passione per farla vibrare nell’universo circostante, un sogno ad occhi aperti che si muove in punta di piedi da Smiling eyes fino a Syde by syde per un album ricco di orpelli ben orchestrati capace di ricavarsi un posto d’onore tra le produzioni di genere contemporanee.