Sofia Brunetta – Evolver (Virgo Vibes)

Visioni notturne incastonate all’interno di paesaggi in evoluzione dove elementi di soul, dance, hip hop, jazz, r’n’b si condensano in uno stato di grazia impressionante e mutevole ad ogni cambiamento. Lasciarsi trasportare dall’ascolto del nuovo di Sofia Brunetta è quanto mai necessario per comprendere una complessità bellissima, luccicante, eterea. I brani proposti sono un concentrato autorale da cui si può respirare tanta di quella internazionalità da far paura. Un’artista di altissimo livello che riesce a mescolare alchimia spettacolare in pezzi che trovano la loro via di sperimentazione in tutte le tracce proposte a parlare di oscurità, luce, città da vivere, amori da costruire, storie in continuo cambiamento. Evolver concentra passato e futuro, lo fa attraversando decenni di musica e approdando in un presente maniacalmente imperfetto e qui raccontato sotto una veste nuova e stupefacente. Nostalgia, introspezione, apertura in una patinata costruzione reale di un paesaggio unico, raro, da custodire gelosamente.


Sofia Brunetta – Former (Piccola Bottega Popolare)

Incursioni soul influenzate da un pop internazionale che scalda le valvole di una musica oltre confine. oltre le barriere a cui siamo abituati, regalando ritmo e decisione, grande caparbietà e precisione nel ricreare e soprattutto nel dare speranze ed emozioni, innovazione sonora quindi, in Italia, per un’originalità indipendente che con difficoltà si può replicare.

Sofia Brunetta parte per un viaggio, quei viaggi che forse ti cambiano la vita, ci mette passione in questo viaggio, ci mette tutta se stessa, un viaggio dove l’onirico si immola ad incontrare il reale, riscoprendo il gusto per il vintage e per il caldo abbraccio di suoni che a fatica possiamo ancora ascoltare.

Il Nord America, il Canada e la natura incontaminata, sento tanta natura in questo disco, un essere tutt’uno con le radici della nostra coscienza che si divincolano e trovano nell’espressione interna la parte più geniale del se e poi il ritorno in un paese diverso, ma sempre pronto ad accoglierla per riversare le fantasie di una donna in un disco che brilla di luce propria.

Ecco allora che come farfalla la nostra esce allo scoperto, e con precisione regala ad ognuno di noi una parte di se stessa, quella parte custodita gelosamente, che pian piano si lascia sciogliere per raccontare un bisogno di essere diversi tra Low e Black Little Star, piccoli paesaggi sonori in bilico tra una poetica d’autunno e uno stato di grazia difficilmente replicabile.