Lennon Kelly – Malanotte (IndieBox Music)

L'immagine può contenere: pianta e spazio all'aperto

Potenza combattiva che apprende dal punk folk la strada da seguire intessendo trame di sicuro appeal che ben si prestano a rappresentare questi animali da palcoscenico  in grado di scaraventare folle grazie ad una musica sempre sul pezzo, attiva, ironica, tagliente e pungente, mai banale. A tre anni dal disco d’esordio i Lennon Kelly tornano con un disco folgorante che non lascia spazio d’azione e non lascia respirare, si mescolano prontamente i suoni dell’Irlanda con un combat rock mescolato alla musica d’autore raccontando di radici e di attaccamento alla propria terra, citando Tolkien e i classici del passato, in una narrazione che si fa leggenda anacronistica e fuori dal tempo quindi per come lo conosciamo. Pezzi come Mazapégul sono necessari per entrare nel mondo dei nostri mentre canzoni come Nobel per gli stronzi non risparmiano di certo nessuno e non si pongono certo il problema della morale o del buon costume. Long John Silver sarebbe perfetta per una partenza senza ritorno, mentre la title track rinsalda il legame di una famiglia che stupisce canzone dopo canzone. Malanotte è una chiara dichiarazione d’amore per il proprio essere, un guardare al passato con gli occhi di un bambino riscoprendo la magia del momento, la magia di ciò che non tornerà più.

Lennon Kelly – Lennon Kelly (IndieBox 360)

I “Lennon Kelly” sono pura passione per il folk sostenuto e ricco di spunti poetici.

L’entroterra rolennon-kelly-musica-streaming-lennon-kellymagnolo dona con stile un progetto quasi immacolato in cui 7 giovani prendono tutto ciò che di buono è stato fatto nel panorama combat – folk trasformandolo alle orecchie in suoni più rock distorti, dando quella sferzata che a mio avviso nei concerti si trasforma in pura energia per gli organi sensoriali.

Nati nel 2011 confezionano questo ep omonimo contenente canti dal piglio post – tradizionale che vengono arricchiti continuamente da strumenti come il banjo, il violino e la fisarmonica.

6 tracce cantate,  eccezione fatta per la strumentale “Berthennin” che apre il disco con leggera attesa e disincanto.

Canzoni che si fanno ben notare sono evidenziate dalla roboante “Sette nodi” e dal sali scendi sonoro in “Voglio il nome”.

Un disco ben suonato che, vista l’età media del gruppo, 25 anni, darà con gli anni, ampie prospettive di riconoscimento nazionale per i 7 giovani.

Un folk che si mescola con il punk, un pop che si fonde con il rock, energia e riflessione, musica cantautorale e ancora, come dicono i “Lennon”, tanta voglia di imparare e maturare assieme.

Sentiremo ancora parlare di loro e del loro albero musicale che sa regalare emozioni.

Parlare di radici senza essere banali: questi sono i Lennon Kelly.