K’IN:232 – Quetzal (Autoproduzione)

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Emozioni musicali colorate da quadri e accessori che si stagliano all’orizzonte ricreando cieli d’infanzia che evolvono e si fanno fotografie per un futuro che attende. Il disco dei K’IN:232 parla al cuore, parla con poesie di un’epoca lontana rievocando l’America latina e le antiche civiltà che l’hanno popolata. Quetzal è un disco che prima di tutto si fa narrazione e racconta le vicissitudini dell’uomo moderno sempre più vicino al baratro dell’annientamento. La band ligure racconta stati emozionali con piglio deciso attraverso un rock di frontiera che rientra in modo classicheggiante all’interno di strutture di facile comprensione e adattabilità. Un insieme circolare di canzoni che sanno vedere aldilà dei muri di circostanza e riescono a prendere per mano l’ascoltatore nell’intento di comprendere ogni profondità da svelare, ogni arcano desiderio remoto di vera libertà.


Orizzonte delle genti – Come un gregge (Zenith Recordings)

album Come un Gregge - Orizzonte delle Genti

Sensazioni viscerali che si esprimono attraverso canzoni che abbracciano la migliore canzone d’autore italiana da Lolli a De André passando per una contemporaneità che non segue le mode, ma che piuttosto trova all’interno delle visioni create un senso di abbandono, un senso di ritrovamento. Il disco di Orizzonte delle genti, all’anagrafe Massimiliano Piantini, sa cogliere la dissoluzione di questo nostro tempo. C’è la rabbia, la rassegnazione, ma anche il desiderio di rivalsa, il desiderio di rivincita degli ultimi del mondo. Come un gregge ci parla da vicino. Parla di omologazione in tempi dove tutto è uniformato creando atmosfere e ballate profonde che diventano citazioni per i giorni a venire. Sei tracce per un ep che incontra e si scontra con l’animo umano, con la parte più nascosta di noi. Un disco che mette a nudo il cuore di un’intera civiltà e tenta di imbrigliare gli attimi perduti in canzoni che lasciano il segno.


Surikate – Don’t listen and drive! (Autoproduzione)

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Sonorità alternative estrapolate a dovere all’interno di una musica al limite dello scibile umano. Sonorità contorte racchiuse all’interno di un mondo che si fa sostanza multiforme e cangiante, ricca di situazioni e di possibilità da assaporare. Il disco dei Surikate è un misto di potenza fuori controllo. Un agglomerato umano di idee e passione che diventano rabbia e abbandono, sfogo personale e immagini pronte a coinvolgere l’ascoltatore all’interno di una formula capace di mescolare garage, punk, metal e grunge in un sodalizio estremo ma efficace. Da Fast a Whatever you’ve said passando per pezzi come CO2, Twice, Inception i nostri affinano identità per un risultato d’insieme davvero potente e fuori da ogni categorizzazione. Don’t listen and drive! è un album che ripercorre chilometri di storia musicale. Un album che miscela attese e le sa convogliare in un risultato davvero sorprendente.


Sicko – Sicko (Autoproduzione)

album SICKO - SICKO

Distorsori atomici che riportano inevitabilmente la mente e il pensiero ad un passato musicale che ora non esiste più. I Sicko confezionano un dischetto davvero fresco e coinvolgente carico di potenza incontrollata e quell’amaro gusto che diventa amore per gli anni ’90. La scena di Seattle, la scena grunge coinvolta con passione all’interno di un’evoluzione architettonica capace di inglobare cose più recenti come la cupa oscurità di band come NIN e A perfect circle. Il combo formato da Alberto Milani, Martina Rover, Giovanni Gorgoni e Jessica Birsa non delude e riesce ad intavolare un insieme irripetibile di colori che si dipanano tra le moltitudini di sfumature, tra la miriade concentrica di possibilità e atmosfere create. Sicko è un disco pieno, accattivante e pronto ad ammaliare l’ascoltatore. Un album che non cerca le mezze misure, dieci pezzi che corrono alla velocità della luce.


-FUMETTI- Gabriele Villani – Coma Empirico/Tutta la notte del mondo (Becco Giallo)

Titolo: Coma Empirico/Tutta la notte del mondo

Autrice: Gabriele Villani

Casa Editrice: Becco Giallo

Caratteristiche: brossura, 144 pp.

Prezzo: 15 €

ISBN: 9788833140278

Riflessioni notturne integrate all’interno di pensieri in dissoluzione che scavano dentro la parte più nascosta di noi senza quasi far rumore. Idee, attimi e momenti condivisi che diventano flusso di coscienza, brainstorming viscerale. Ansie e paure disegnate. Una mente che pensa, il disegno che vive.

Coma Empirico è un fenomeno web letterario dell’ultimo periodo. Un autore capace di elevare la profondità dei nostri sentimenti facendoli interagire con dei vissuti filosofici, con dei vissuti che si pongono domande e tentano di elaborare risposte nel complesso mondo esistenziale, nel complesso universo che cerca costantemente una via di fuga.

Tutta la notte del mondo è una raccolta in primis. Una raccolta di tavole non completamente legate da un filo logico. Una narrazione promiscua evidente che fa della poesia una conquista e una ribellione. Una forma primordiale di sintesi che nelle strip proposte crea un ponte, un legame con tutto quello che siamo o che vorremmo essere.

Insicurezze raccontate per una maturità d’autore complessa ed efficace. Esistenzialismo coinvolto quindi, ma anche romanticismo da nuovo millennio. Nulla è superficiale nelle tavole raccontate da Gabriele Villani. Tutto è forma destinata a far riflettere.

Un moderno Corto Maltese. Un personaggio senza tempo destinato a trasformare la comunicazione in qualcosa di tangibile, pur mantenendo un senso di surreale, misterioso, in simbiosi con l’io presente, con l’io che diventa fondamentale misura per tutto quello che ci gira attorno.

Becco Giallo mette su carta ciò che prima era su web, scommettendo su un giovane autore capace di dare vita ad un mondo di esistenze, un modo atto al confronto, alla comparazione, alla riflessione che diventa interiorizzazione.

Coma Empirico attua inesorabile una fuga dalla realtà. Lo fa attraverso un disegno semplice ed efficace, schematico nella sua bellezza lineare. I testi a corredo poi sono punti essenziali per comprendere un’esigenza multiforme di ritrovare dentro a noi stessi la visione complessa di un mondo che nella sua totalità ci espone al meraviglioso rischio del confronto con gli altri.


Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.beccogiallo.it/prodotto/coma-empirico-tutta-la-notte-del-mondo/

Silvia Oddi – Niente a metà (Gnu Wave)

L'immagine può contenere: una o più persone e persone in piedi

Torna Silvia Oddi con un disco di puro stampo ’80 condito a dovere da sintetizzatori emozionali caldi e avvolgenti capaci di creare refrain contagiosi e di facile appeal. Torna Silvia Oddi con un disco più maturo e più incisivo. Un album sedimentato nel tempo  capace di dare nuova linfa vitale ad un genere di qualche decade fa. In Niente a metà si incontra la Rettore a colloquio con Nada. In Niente a metà c’è l’energia condensata in rapida ascesa pronta a colpire attraverso canzoni che non passano di certo inosservate, Se soffiasse il vento su tutte. Il nuovo della nostra cantautrice sa fondere passato e futuro inglobando un cantautorato dalle mille forme che trova nel rock incrociato al pop un punto essenziale di rinascita, di salvezza e in qualche modo di senso artistico raggiunto per un risultato di fondo che denota una spiazzante ricerca raccolta dalle radici del tempo.


Grand Bal Dub – Benvenguts a bòrd (Self Distribuzione)

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Nuovo album per l’anomalo progetto formato da Sergio Berardo dei Lou Dalfin e Madaski degli Africa Unite, progetto capace di relazionare, mettere insieme la musica elettronica, il dub e la lingua occitana. Dodici tracce davvero spettacolari nella forma composita creata. Un insieme davvero studiato che sfida l’ascoltatore e lo invita ad entrare in un mondo creato per l’occasione, un mondo che proviene da un passato molto lontano e riesce a reinventarsi forma su forma, giorno dopo giorno. Benvenguts a bòrd è un invito ad entrare, a salire sulla nave e godere dei suoni inebriati dai fumi del vino e dai colori vivaci di una musica senza confini. Una musica che abbatte gli ostacoli e le differenze sedimentando un pensiero all’interno di radici profonde e giustamente arieggiate. Da Al belcaire fino a The job i nostri mettono insieme un mondo in continuo cambiamento, un mondo che non ha paura di combattere per un ideale. A riscoprire orizzonti, a segnare la via.


Marella Motta – And everything in between (Another Music Records)

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Musica profonda, musica soul che si esprime all’interno di una bolla d’aria, una bolla pronta ad esplodere ad ogni nota sussurrata. Dal cilindro di Marella Motta esce un disco che comprime gli spazi e concede nuove aperture, concede legami e parole capaci di coprire un suono in costante cambiamento. Dentro questo And everything in between c’è un mondo sommerso mosso come marea da una capacità intensa di creare paesaggi di blu velluto e intime visioni di un’esistenza in dissolvenza, ma carica di vitalità. Il disco omogeneo nella sua chiarezza incontra strutture e architetture inossidabili. Un insieme centrato di emozioni scaturite da fraseggi emozionali in stato di grazia. Marella Motta torna con dieci pezzi davvero ben suonati e arrangiati dove la voce di fondo crea attrazione seducente per la vita che deve, in qualche modo, ancora arrivare. Un concentrato di energia mai conclamata per un risultato importante.


-FUMETTI- Roberta Balestrucci Fancellu/Luogo Comune – Annie. Il vento in tasca (Sinnos)

annie il vento in tasca

Titolo: Annie. Il vento in tasca

Autori: Roberta Balestrucci Fancellu/Luogo Comune

Casa Editrice: Sinnos

Caratteristiche: brossura, pag. 96, 16,5 x 23,5

Prezzo: 12,00 €

ISBN: 9788876094088

 

Donne fenomenali che incrociano strade e trasformano la vita in qualcosa di importante e unico. Donne alle prese con il mondo che le circonda. Donne al centro, protagoniste attente del cambiamento vissuto in prima persona. Coraggio, avventura, un pizzico di follia, ingredienti necessari per Sinnos nel proseguire il ciclo di storie iniziate con Cattive ragazze, Controcorrente, Una ragazza in cima e ora con Il vento in tasca. Donne oltre la paura e contro i dogmi imposti. Persone prima di tutto, oltre le cose, oltre le apparenze.

Annie. Il vento in tasca è una storia semplice, quasi lineare, ma nel profondo complessa e potente nel messaggio lanciato. Annie nel 1894, all’età di 24 anni, decide di compiere il giro del mondo in bicicletta. Da Boston a Boston passando per New York, Parigi, l’Egitto e poi ancora l’infinità sconfinata della steppa asiatica, l’India, la Cina. Un viaggio in bicicletta dove mettersi in gioco diventa una sfida per la vita, lasciando temporaneamente la propria famiglia per scoprire, attraverso un soffio d’aria, la bellezza del mondo.

Il testo raccolto e raccontato dall’autrice sarda Roberta Balestrucci Fancellu si muove egregiamente, in modo romanzato, raccogliendo, sulla strada ignota della vita, sempre nuove possibilità. Ciò che traspare dalla narrazione è il senso profondo di un percorso che nell’ostacolo ricerca l’essenza, tra paesaggi sconosciuti e l’incontro costante con persone che diventano esse stesse narrazione, aiuto, bene comune nella sua più alta forma di semplicità.

I disegni, affidati a Luogo Comune, intrecciano il fumetto in un contesto da albo illustrato. La predominanza dell’azzurro e del nero diventa forma adatta all’avventura. Il segno veloce, ma selettivo poi riesce a veicolare le parole, riesce a dare forma a contenuti in cambiamento perenne.

Annie. Il vento in tasca è un libro che si fa leggere tutto d’un fiato. Ricco di avventura e di particolari. Un libro illustrato che riesce a veicolare significati trasformando la sfida in bisogno di scoperta. Una ragazza, una bicicletta, il vento fa il suo giro e prima o poi tutto ritorna. Si ritorna diversi, cambiati, ricchi dentro. Tutto ritorna. Nella costante ricerca, nel nuovo millennio, di una corsa a velocità stratosferica, Sinnos pubblica una poesia rallentata capace di guardare ancora negli occhi della gente, osando come sempre, conquistando come mai prima d’ora.  


Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.sinnos.org/prodotto/annie-il-vento-in-tasca/

Luciano Tarullo – L’isola (Autoproduzione)

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Rock autorale lanciato come cometa nel cielo a ricoprire spazi vitali lasciati sospesi a parlare di luci e ombre di questo nostro tempo. Luciano Tarullo confeziona un dischetto che si muove bene tra rock e canzone d’autore, in contesti ascensionali ancorati a terra. Tra un Grignani e un Vasco Rossi d’annata il nostro convince attraverso testi diretti, semplici, immediati. Pezzi molto radiofonici e ben strutturati che non risparmiano architetture classiche. L’isola su tutti forse è il pezzo più incisivo dell’intera produzione. Luciano Tarullo grazie ad un appeal emozionale costruisce mondi all’interno di mondi e sa consegnare al pubblico una manciata di canzoni che si attraggono e si scompongono, si accendono e si spengono in un moto perpetuo che ci porta ad entrare nell’universo di un autore che ricerca nella semplicità un punto di contatto tra la terra e il cielo.