Elektrobot – Space invaders (Dmi Music)

Copertina di Elektrobot Space Invaders

Elettronica di confine sintetizzata a dovere scava negli anfratti della coscienza cercando di trovare un proprio canale descrittivo, una valvola di sfogo a dare un senso al disegno d’insieme ricreato. Un Synth pop d’oltreoceano apre a visioni sotterranee e underground in un intreccio sonoro fatto di passione e suadente mistero che si svela pian piano durante l’ascolto dell’intero disco. Gli Elektrobot sono un trio capace di dare un senso alle reinterpretazioni proposte. Pezzi famosi degli anni ’80 diluiti, immagazzinati e riproposti. Tracce mai in dissoluzione a ricercare, nel comunque già sentito, un punto di contatto con un qualcosa di interiormente elaborato. Ciò che ne esce è un album ben suonato che in alcuni momenti è mancante di un’anima centrale, ma che nel complesso riesce a regalare le giuste emozioni senza tradire troppo le aspettative. In attesa del primo full length posso dire che nel complesso questo è un buon lavoro.