The last drop of blood – Season II (VREC)

Deserti dell’anima intensificano meravigliosi anfratti celati allo scorrere dei giorni inglobando la polvere di questi tempi all’interno di un viaggio a tratti onirico, a tratti psichedelico che trova nella granitica visione d’insieme una costruzione preponderante di suoni che si accavallano e lasciano spazio all’oscurità che avanza. Ascoltare il nuovo dei The last drop of blood è come entrare all’interno di una serie televisiva americana dove luci e ombre ricreano una sostanza fatta di miraggi e vagabondaggi estremi da cui attingere esperienze che ci segnano per tutta la vita. L’eccezionale produzione d’insieme regala emozioni ad ogni ascolto e i singoli Postcards from a ghost town, Blood everywhere, Feelin’good sono esempi di come la musica riesca a sposare alla perfezione, quando necessario, testi e racconti che si fanno alterazioni sonore che profumano di necessaria essenza. Un disco davvero importante questo dove internazionalità e capacità interpretativa vanno a braccetto per creare qualcosa di unico.