Lasciati trasportare verso lidi lontani dove l’orizzonte si staglia fino a comprendere parti di te stesso perse lungo il cammino, lasciati inglobare dalla forza coinvolgente, mutevole e disincantata di perle coltivate, per raggiungere una bellezza sopraffina che va oltre l’immaginato e che fa apparire la terra di confine, solo ed esclusivamente materia che si sgretola e che non ha nessun valore, tanto le barriere non sono mai state inutili come oggi, più di ieri.
Nove pezzi che trascinano emozioni e colpiscono per raffinatezza ben cesellata, canzoni che hanno il colore del corallo, lasciato andare tra i flutti di un mare lontano e che si trasforma in un tripudio di impressioni colorate, colpite dalla volontà di accarezzare la pelle con una voce candida di deserti ricchi d’acqua.
La sua musica colpisce per rarefazione e capacità di creare, Rocio Rico Romero con questo esordio si conferma capace di imbastire costrutti sonori in grado di immergerti in un mondo fatto di sogni cangianti e da scoprire, in un vortice continuo di stupore e magnificenza.
Rilassarsi dunque è la parole d’ordine e scoprire le meraviglie del mondo, anche le più piccole, seduti, con lo stereo acceso, sul proprio divano, in attesa di altre, nuove avventure sonore, ammagliati dall’andalusa voce che non è mai stata così vicina.