Henry Beckett – Riding monsters (Artis Records)

Riding Monsters

Incedere sonoro ammaliante che intensifica racconti di vita destinati a riempire di inchiostro un diario esistenziale fatto di sostanza e bisogno di comunicare, fuori dalla cameretta, eteree e sognanti stratificazioni di bellezza. Henry Beckett ritorna con un full length pregiato che abbandona territori folk per dare alla luce una musica alternative di stampo americano che convince per maturità raggiunta. Le nove tracce proposte diradano la nebbia interiore attraversando cuori infranti e futuri sempre più incerti, ma che ritrovano, nella partenza, l’unico punto di appiglio destinato a cambiare i sentieri insiti in ognuno di noi. Riding monsters è una dichiarazione di appartenenza, ad alta voce, ad un qualcosa che è perennemente trasportato dal vento, in continuo mutamento. Si sente il profumo di mostri sacri come Bruce Springsteen, Bob Dylan, Tom Petty per un album dal sapore d’altri tempi. Un combattere i propri mostri interiori partendo da I’m calling you e arrivando fino a Butterfly ad incrociare un’esigenza che diventa volo necessario per i sogni futuri.