minimovitale – minimovitale (Autoproduzione)

minimovitale

Asfalti abbandonati allo scorrere dei giorni condensano aggressività rock contornata da un suono costruito a dovere ad incasellare, all’interno di scatole mai completamente chiuse, un significato da veicolare, un salto nel vuoto costante, un bisogno sempre vivo e acceso di conturbare l’etere con sogni vani e futuri incerti. I minimovitale, con questo album, danno uno schiaffo alla realtà in cui viviamo cercando di costruire, oltre gli stereotipi contemporanei, uno stile capace di abbracciare desideri mai celati e bisogni sempre nuovi che diventano comunicabilità da percepire. Un indie rock parlato a concentrare Massimo Volume, Offlaga, Elettrofandango e quel desiderio sempre vivo di voler consegnare al nostro esistere un pensiero di denuncia verso un universo in decomposizione. L’autoproduzione dei nostri è una violenta e capace mossa di ribellione, un tentativo, mai vano, di creare, nella saturazione contemporanea, un incastro cesellato a dovere che sappia parlare al cuore della gente. Un disco, a tratti, sorprendente.