Prodezze crepuscolari abbracciano un blues d’annata per intessere trame di spessore che non passano di certo inosservate, ma riescono ad aprire nuovi panorami, mondi, costruiti in simultanea con un senso di appartenenza nei confronti di una scena polverosa e fatta per creare meraviglia. Il nuovo di Vince Pastano, con il cantante Tony Farina, racchiude il segreto della notte, parla di solitudine e di amori andati a male, di speranza e bisogno di riscatto. Un album pregno di lirismo da cui poter assaporare costanti visioni e luci di un’altra epoca dove le aspirazioni future sono parti integranti di un risultato da ammirare e da custodire. Sono tredici pezzi che in simultanea danno vita ad un progetto omogeneo, ma nel contempo carico di sfumature, simboli, elementi complessi. Un disco che profuma di concept trasportando il blues in territori da percepire e da assemblare tra sofferte visioni di un mondo in declino e una luce a ricoprire i nostri sogni a venire.
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Daniele Mammarella – Moonshine (Musicforce)
Elementi compositi ad intessere trame all’interno di una solitudine serale capace di addentrarsi all’interno di mondi creati per l’occasione e in grado di attraversare spazi raffinati e costruiti ad arte. Daniele Mammarella fa del fingerstyle la propria missione. Una missione che lo vede protagonista di un disco al chiaro di luna capace di emozionare attraverso spazi di silenzio alternati ad arpeggi per un risultato d’insieme tecnicamente invidiabile. Un musicista unico, tra i più dotati della sua generazione. Vincitrice di numerosi premi e concorrente di concorsi internazionali, il nostro riesce a caratterizzare un disco capace di comunicare oltre i confini prestabiliti. Shadow blues, la stessa title track, Waterfall, Horizon, Windy, Goodnight nel finale sono solo alcuni dei pezzi cardine a creare un puzzle omogeneo e di sicuro interesse per un disco che fa dell’unicità la propria chiave di lettura.