Fumo- Sogni (Bulbart)

Risultati immagini per nicola fumo sogni musica

Cantautorato da cameretta, sognante e introspettivo, carico di malinconie autunnali e spettri nell’armadio da nascondere per farli diventare ricordi di un tempo passato legato al celato, al notturno sole, a quella strana sensazione di solitudine che ci attanaglia nelle ore più buie della giornata. Il nostro Nicola Fumo intreccia le musiche di Nick Drake con quelle di Elliott Smith per un risultato interessante pronto a raccontarsi e a consumarsi attraverso l’uso di parole che non sono mai scontate, ma piuttosto scavano e ricercano nella profondità interiore un proprio punto d’appoggio, una via di differenziazione ritrovata, scolpita e annusata nella quotidianità, per un album, un piccolo disco che convince e si lascia trasportare. Chitarra acustica e voce sono i fondamentali per entrare nel mondo di Fumo e canzoni come Viale case sante, Appuntamenti o la stessa title track sono punti d’appoggio per entrare nella poetica del giovane musicista partenopeo. Architetture essenziali quindi fanno da base per i futuri che verranno e con senso crepuscolare convivono con le nostre paure in un film chiamato vita che ingloba e non risparmia nessuno. 


Ambulance – Give it a try (Bulbart)

Cantautorato acustico che si affaccia sulla Manica scrutando l’orizzonte nebbioso di un’isola da dove tutto è partito per una musica concentrata nell’emozionare l’ascoltatore e nel rendere reale un paesaggio in dissoluzione ambientale, creando un tutt’uno con il mondo circostante e riappacificando cuori e amori lontani. Il progetto di Andrea Artistico, cantautore italiano trapiantato a Bruxelles è l’espressione naturale di un amore per le armonie acustiche che intagliano le introspezioni di Glen Hansard, Damien Rice, Elliot Smith e Nick Drake dando luce alla parte più intima e nascosta di ognuno di noi. Le canzoni sono soppesate a dovere e piccoli interventi di archi rendono il vivace contorno un punto da cui partire per sperimentare melodie che sembrano rientrare nella classicità del genere per poi virare in costruzioni architettonicamente essenziali nella loro piccola complessità. Give it a try è un disco che colpisce concedendo però un’atmosfera quasi distensiva, nulla di troppo malinconico, ma piuttosto un racconto di una giornata di sole laddove il sole sembra essere un miraggio lontano.

ELLA GODA- ELLA GODA (Bulbart)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Il gusto per l’orecchiabilità e per i testi di certo non banali si assapora nel disco omonimo degli Ella Goda, band bergamasca che compie l’impresa di uscire dagli stereotipi moderni per dare giusta freschezza e risalto ad una prova in stile power pop piacevole e sicuramente alquanto riflessiva, capace di imbrigliare costantemente una tensione che esplode attraverso schitarrate d’oltremanica a comprimere gli spazi per esaltarne le parole e ambienti d’attesa tra  momenti della nostra vita in costante avvicendamento di citazionismo mosso da uno spirito kubrickiano che si assapora già nel singolo d’apertura La cura Schopenhauer fino ad approdare a terreni di delirio in prosa psichedelica in Uomo e cosa giusto compiacimento di natura filosofica che accompagna poi pezzi come Solo il silenzio o la finale Anni luce da te. Quello degli Ella Goda è un disco che riesce a mescolare le carte in tavola attraverso un uso di stile variegato e prontamente decisivo nello scegliere da che parte stare, dieci tracce orecchiabili che non tralasciano l’importanza testuale nel comunicare qualcosa che riguarda da vicino anche noi.

La bestia Carenne – Coriandoli (Bulbart)

Pazzia sonora che si forma e si contorce nel ricreare labirinti che non danno nulla per scontato, ma piuttosto rafforzano una condizione esistenziale che si estende in questa trasposizione allucinata di pezzi sonori che sfiorano e colpiscono voracemente la potenza dell’intelletto studiando il potere sotto diversi punti di vista e creando un’unione di musica acustica e musica elettronica calibrata a dovere dove gli interventi si fanno veicolo stesso per la spiegazione di concetti originali e del tutto trasportabili nella società moderna, per un disco che parla del quotidiano, ma lo fa in maniera del tutto originale, una specie di concept sugli abusi di poteri che trovano nel singolo Le gambe belle materia di studio per lo stesso Freud incarnando un’idea di ricerca che propria nella sessualità vede la riconduzione di un quadro più ampio che ben si sposa o meglio che ben si accoppia con una musica strampalata, ma mai banale, sdoganando l’easy folk del momento e arrangiando una musica che ha proprio il sapore di una vita intera.