Boban – Quater (Autoproduzione)

QUATER | BOBAN

Infrastrutture cosmiche dirette e costruite passo dopo passo intensificano le visioni sempre vive di un mondo dove le energie viscerali si fondono per dare alla luce un disco fatto di sogni, rimpianti e bisogno di gridare alla realtà il proprio senso di appartenenza, l’effettiva concretezza nel ricreare la strada da seguire. Il nuovo dei Boban sa di immediatezza mai generalizzata, mai banale, ma piuttosto profuma di fotografia di un determinato momento storico inglobando punk e rock, rumore di sottofondo e intense architetture modellate e riempite di buone intenzioni. Nel loro album c’è anche la psichedelia e quell’essenza sostanziale nel dare un nome al viaggio di andata e ritorno chiamato vita e che ci ingloba tutti indistintamente fino al midollo. Da Manchester a Zizou i nostri ci regalano una prova che conosce le intemperie di questo tempo infame. Un disco corposo che sa accendere la scintilla necessaria a colorare i pomeriggi grigi e uguali di questa quotidianità.