Boban – Quater (Autoproduzione)

QUATER | BOBAN

Infrastrutture cosmiche dirette e costruite passo dopo passo intensificano le visioni sempre vive di un mondo dove le energie viscerali si fondono per dare alla luce un disco fatto di sogni, rimpianti e bisogno di gridare alla realtà il proprio senso di appartenenza, l’effettiva concretezza nel ricreare la strada da seguire. Il nuovo dei Boban sa di immediatezza mai generalizzata, mai banale, ma piuttosto profuma di fotografia di un determinato momento storico inglobando punk e rock, rumore di sottofondo e intense architetture modellate e riempite di buone intenzioni. Nel loro album c’è anche la psichedelia e quell’essenza sostanziale nel dare un nome al viaggio di andata e ritorno chiamato vita e che ci ingloba tutti indistintamente fino al midollo. Da Manchester a Zizou i nostri ci regalano una prova che conosce le intemperie di questo tempo infame. Un disco corposo che sa accendere la scintilla necessaria a colorare i pomeriggi grigi e uguali di questa quotidianità.


Elisabeth Grey – I Am! Am I? (Resisto)

I Am! Am I? L'Ep di Elisabeth Grey | Recensione

Ep concentrico per la cantautrice olandese che mette il pop in primo piano nel creare una commistione di bel cantato ed energia soppesata all’interno di tracce che si lasciano ascoltare e introspettivamente accendono le catartiche intenzioni dei sogni a venire. Elisabeth Grey, musicista in continuo mutamento, riesce ad identificare i momenti bui della vita grazie ad una sostanza mai nascosta, ma snocciolata a dovere, in un disco dove i grandi e piccoli progetti di ogni giorno sono necessari per comprendere un quadro d’insieme fatto di meraviglia e strade tortuose da seguire. Ci si perde per un po’ nel labirinto ricreato e pezzi come Don’t stop the dancing, Hold on, Coming home sono utili per interiorizzare una poetica costruita attorno ai sogni che verranno. I Am! Am I? è un disco che si domanda e comunica, un album che profuma di obiettivi da raggiungere e leggerezza da inseguire.


Michelangelo Scandroglio – Gently Broken (Auand Records)

Gently Broken | Michelangelo Scandroglio

Soppesate e sulfuree visioni si interconnettono con il nostro stare per concepire fragranze e sostanze lontane pronte ad intercettare meraviglia e bisogno sempre nuovo di creare, ad ogni latitudine concessa, una nuova realtà in evoluzione. Il disco di Michelangelo Scandroglio, contrabbassista toscano di indiscutibile bravura, è composto da un insieme eterogeneo di pensieri e forme mutevoli capaci di penetrare la carne e tessere le energie di questo tempo attraverso pezzi, brani compositi che si smembrano e ritornano ad essere elementi portanti per i giorni a venire. Una grande scatola cesellata a dovere che si trasforma e continuamente si perfeziona percependo le sfumature intrinseche di una creazione densa e nel contempo fluida, selezionata e concepita per durare nel corso dei giorni. Ecco allora che si fanno spazio momenti come Jazzneverdie The princess of breaking shadows, The space through the process a ristabilire la concezione tra forma e sostanza per un disco davvero sorprendente ed invitante.