NoN – Sancta Sanctorum (Garage Records/I dischi del minollo)

NoN: esce il 15 luglio su Garage Records e I Dischi del Minollo il nuovo disco Sancta Sanctorum

Ricerca poetica per il nuovo disco dei NoN e aggiungerei anche licenza poetica nel raccontare a parole legami contorti ed esigenze quasi mistiche che intrappolano i pensieri in una tela precostituita e alzano il tiro riciclando prepotentemente una dark wave di fine ’80 che porta con sé il sapore dei CCCP, accompagnando il tutto dalla pesantezza dei tasti del piano che sembra suonato direttamente da Dino Fumaretto, tanta è la passione, tanto è il coinvolgimento, fino ad includere l’inusuale presenza di strumenti non strumenti come scatole per chiodi e orpelli da ferramenta che danno un senso maggiore alla sperimentazione sonora che abbiamo davanti.

Il luogo sacro per eccellenza, il posto mistico e arcano è raccontato nella sacralità bucolica delle canzoni dei Non che dopo l’incisivo Sacra Massa riescono a convogliare le speranze di una nuova musica per questa Italia, grazie ad un lirismo intenso e racchiuso dalle ombre che ricoprono il nostro incedere quotidiano, un’esigenza militante che raccoglie la paura e la ingloba, parlando d’amore vissuto in pezzi capolavoro come Reti e pareti, o Sostanza, quest’ultima scritta e cantata anche da Luca Barachetti, senza dimenticare le meraviglie crepuscolari di Bukowski piange e Come l’ombra, per un disco che insegna ad essere esigenza di non fermarsi alle apparenze, un album che è esso stesso evoluzione verista per città abbandonate grondanti sangue.

Non – Sacra Massa (Garage Records/El-Sop)

I NonviolentateJennifer già recensiti in queste pagine tempo fa si trasformano e fanno della ricerca del suono la loro arma vincente.

Ora si chiamano semplicemente Non e dopo aver già visto e sentito le potenzialità nella loro precedente autoproduzione, i nostri ci regalano un ep che non è un ep per loro volontà, ma un disco completo, composto da un suono oscuro dove il rifiuto del mondo in cui viviamo è la rappresentazione più viva di una stagione in divenire.

Un power trio compatto e granitico, un suono viscerale, compresso, esasperato da distorsioni e urla che si trasformano e ci rendono partecipi della catastrofe a cui stiamo assistendo.

E proprio di questo i Non parlano, della distruzione quotidiana di ciò che ci circonda, noi essere umani-non umani attaccati ad un filo d’erba per sopravvivere.

Ecco allora che il cantato di Andrea Zingoni si dimena tra follie di basso suonato da Massimo Leggieri e la batteria di Alvaro Buzzegoli, un genere che non richiede le mezze misure, un genere che mette alla prova, che si fa ascoltare e che ci fa reagire.

Una reazione che deve essere l’unica nostra arma alla crisi che stiamo affrontando, una negazione, quel Non, compreso da due opposti il bene e il male, specchio di un mondo che non vede altre sfumature.